Saipem: un warning da brividi

Il titolo del gruppo attivo nei servizi per l'industria oil&gas affonda in borsa dopo un clamoroso warning.

Autentica bomba di mercato quella piovuta stamattina su Saipem. La revisione del portafoglio ordini ha fatto emergere gravi problemi. L’effetto sui conti è devastante con perdite per l’esercizio 2021 superiori a un terzo del capitale sociale e potenziale violazione dei covenant sui finanziamenti bancari.

Conti in forte deterioramento per Saipem

La riunione del cda di Saipen del fine settimana per la preparazione del bilancio preconsuntivo 2021 ha dato esiti sconcertanti. Il board, nell’analizzare il backlog (portafoglio ordini), si è accorto che per una serie di concause (pandemia, aumento materie prime) i margini economici a vita intera di alcuni progetti relativi all’E&C Onshore e all’Offshore wind hanno subito un “significativo deterioramento”. L’effetto sui conti del gruppo dovrebbe essere per il secondo semestre 2021, una riduzione di circa 1 miliardo di euro rispetto all’outlook di EBITDA adjusted consolidato positivo indicato a fine ottobre, ricavi in calo a 3,5 miliardi di euro rispetto all’outlook di circa 4,5 miliardi, Capex per circa 0,16 miliardi (outlook di circa 0,25 miliardi).

Warning Saipem: prevista maxi-perdita d’esercizio

Tutto ciò comporta che sulla riga finale del conto economico dell’esercizio 2021 (quella che indica utile o perdita) il segno sarà negativo e in modo dirompente: il management prevede infatti “perdite superiori al terzo del capitale sociale, integrando i presupposti previsti dall’art. 2446 del codice civile”. La legge in questi casi prevede la riduzione della perdita entro l’esercizio successivo oppure la riduzione del capitale sociale. Ma il problema più stringente per Saipem nell’immediato sono i covenant sui finanziamenti bancari in essere: in assenza di un accordo con le controparti bancari per la rinuncia (waiver) all’esercizio dei covenant, le banche stesse potrebbero “accelerare la scadenza di alcuni finanziamenti in essere”.

Saipem avvia contatti con banche e azionisti

Saipem ha avviato i negoziati con gli istituti di credito “al fine di curare in via anticipata i potenziali effetti sui contratti di finanziamento”. Il management ha contattato gli azionisti di controllo (ENI e CDP, hanno rispettivamente il 30,4% e il 12,6%, sono entrambe controllate dal MEF) “al fine di verificare anche la loro disponibilità a partecipare a una tempestiva e adeguata manovra finanziaria”. Stupisce però che ad appena tre mesi dal capital markets day, in cui peraltro venivano indicate come criticità l’emergenza pandemica e l’offshore wind, si sia arrivati a un aggravamento di tale portata della situazione.

(Simone Ferradini)

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