Unicredit e Intesa Sanpaolo corrono: quale salirà di più?

Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno chiuso gli scambi in forte rialzo, ma dagli analisti sono arrivate indicazioni diverse per i due titoli. Qual è buy?

Seduta molto vivace oggi per i due big del settore bancario, Unicredit e Intesa Sanpaolo, che hanno messo a segno le due migliori performance nel comparto di riferimento, mostrando più forza relativa rispetto al Ftse Mib.

Unicredit sale più del Ftse Mib

Unicredit, dopo aver chiuso la sessione di ieri con un progresso di quasi mezzo punto percentuale, oggi è salito per la terza giornata di fila, performando decisamente meglio.

Il titolo si è fermato a a 10,664 euro, con un rialzo del 2,48% e oltre 16 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 29 milioni.

Intesa Sanpaolo corre più di Unicredit

Simile la performance di Intesa Sanpaolo che ieri aveva archiviato la giornata con un progresso più contenuto dello 0,2% dopo tre sessioni consecutive in rosso.

Il titolo oggi è stato fotografato al close a 2,033 euro, con un rialzo del 2,72% e oltre 118 milioni di azioni transitate sul mercato, contro la media mensile pari a circa 133 milioni.

Unicredit e Intesa Sanpaolo aiutati da Spread e BTP

Al pari delle altre banche, anche Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno beneficiato delle indicazioni incoraggianti arrivate dal mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund si è riportato sotto quota 200 punti base, scendendo dell’1,39% a 199 basis points, mentre gli acquisti su BTP hanno favorito un calo dei tassi, con il rendimento del decennale sceso dell’1,01% al 2,945%.

Banche: per Jefferies è positivo un rialzo dei tassi UE. Quali impatti?

Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno guadagnato terreno anche sulla scia di un report di Jefferies, nel quale gli analisti hanno rivisto le valutazioni sui bancari.

Dopo il taglio dei target price deciso a marzo scorso in seguito allo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, il broker ha incrementato i fair value ora in previsione di un aumento dei tassi di interesse da parte della BCE.

Gli esperti di Jefferies hanno calcolato che ciascun rialzo del costo del denaro nell’ordine di 25 punti base, avrà un effetto positivo in media del 13% sull’utile per azione delle banche dell’Europa meridionale, tra cui quelle italiane.

Unicredit tra le top pick di Jefferies. Sale il target price

Tra le top pick degli analisti troviamo Unicredit, per il quale è stata ribadita la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo incrementato da 15 a 16 euro, valore che implica un potenziale di apprezzamento di circa il 50% rispetto alle quotazioni correnti a Piazza Affari.

In vista di un aumento dei tassi di interesse da parte della BCE, gli analisti hanno rivisto verso l’alto le stime di eps su Unicredit, alzandole da 1,14 a 1,27 euro per quest’anno e da 1,47 a 1,65 euro per il 2023.

Intesa Sanpaolo

Ben diversa la strategia suggerita per Intesa Sanpaolo, coperto con un rating “hold” e un target price ritoccato verso il basso da 2,35 a 2,25 euro, valore che offre un potenziale di upside pari a poco più del 10%, ben più contenuto quindi di quello di Unicredit. Nel caso di Intesa Sanpaolo, gli esperti di Jefferies hanno tagliato le stime sulle commissioni per via dell’andamento cauto e incerto dei mercati.       

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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