Borsa, è ancora il momento di comprare i ribassi?

Borsa, è ancora il momento di comprare i ribassi? Secondo un famoso analista di JPMorgan le flessioni attuali sono occasione di acquisto. Ma è davvero così?

Borsa, è ancora il momento di comprare i ribassi? Secondo un famoso analista di JPMorgan le flessioni attuali sono occasione di acquisto. Ma è davvero così?

Borse sotto pressione ma resilienti

Il mercato azionario Usa ha messo a segno ieri un prodigioso rimbalzo dai minimi di giornata: il Nasdaq è riuscito a terminare la seduta di lunedì con un rialzo, anche se solo dello 0,1%, dopo aver fatto segnare in avvio di giornata un crollo del 2,7%. E’ evidente che per il momento gli investitori sono ancora convinti che la tendenza di fondo delle borse sia al rialzo e che quindi ogni flessione si da interpretare come una occasione di acquisto. 

Gli investitori guardano ai bond

Gli occhi sono puntati sui rendimenti dei bond e sull’inclinazione della curva dei rendimenti stessi: quando il rendimento sul decennale sale le borse entrano in fibrillazione, si rilassano invece con i rendimenti in discesa (quello sul Treasury Note a 10 anni ieri è tornato al di sotto dell’1,8%) e quando la curva si appiattisce. 

Per JPMorgan è ancora “buy the dip”

Il “guru” di JPMorgan Marko Kolanovic per il momento sponsorizza una strategia “buy the dip“, ovvero di acquisto sulle flessioni, convinto che i mercati non avranno molti problemi nel digerire i futuri rialzi dei tassi di interesse che le banche centrali adotteranno per contrastare la crescita dell’inflazione. 

Rotazione da “growth” a “value”

Casomai quello che emerge dall’analisi di Kolanovic che il mercato dovrà abituarsi all’idea di una rotazione settoriale fuori dai titoli “growth”, quelli assimilabili all’indice Nasdaq per intendersi, e dentro ai titoli “value”, con un andamento più simile allo S&P500. 

Le borse digeriranno i rialzi dei tassi

La modalità “risk off”, di avversione al rischio, adottata dagli investitori dopo l’uscita delle minute della Federal Reserve relative all’incontro di politica monetaria di metà dicembre secondo Kolanovic è eccessiva: le borse se la caveranno bene anche in un contesto di tassi in crescita dal momento che gli interventi della Fed saranno “graduali e ad una velocità tale che gli asset più rischiosi saranno in grado di gestire”. La ripresa dell’economia è infatti robusta e il ciclo è ancora in espansione, lo stesso dovrebbe quindi essere anche per gli utili aziendali, nonostante l’aumentato costo del denaro.

Kolanovic prosegue la sua analisi affermando che “rendimenti in crescita per i bond non danneggeranno l’azionario, casomai saranno di supporto ad una rotazione dal comparto growth a quello value“. Ecco perchè secondo Kolanovic per il momento vale ancora la strategia “buy the dip”.

Il Covid non spaventa più i mercati

Per quello che riguarda la variante Omicron l’analista di JPMorgan la considera addirittura un fattore positivo per le azioni, dal momento che dovrebbe segnare il passaggio della malattia da uno stato di pandemia ad uno di endemia, con un costo in termini di vite umane più contenuto. I dati dei contagi mostrano infatti che di recente sono aumentati i casi di positività ma non le ospedalizzazioni, permettendo di formulare l’ipotesi che Omicron sia meno letale delle varianti precedenti. Qualche strascico dell’aumento dei contagi potrebbe pesare sull’andamento dei conti del primo trimestre ma quelli del secondo dovrebbero essere in ogni caso in recupero.

Rotazione da growth a value in corso?

Lo studio dei grafici degli indici S&P 500/Barra Growth e S&P 500/Barra Value mostra che effettivamente una rotazione è già in atto: l’indice Value (https://www.spglobal.com/spdji/en/indices/equity/sp-500-value/#overview) si è lasciato nettamente alle spalle già da fine dicembre i massimi di gennaio, l’indice Growth (https://www.spglobal.com/spdji/en/indices/equity/sp-500-growth/#overview) staziona invece ancora al di sotto dei massimi di novembre. 

S&P 500 Growth, ecco i punti chiave

Una cosa deve essere chiara, in passato fasi di rialzo dello S&P500 si sono sempre realizzate solo con il comparto Growth in crescita, quello che potrebbe accadere in futuro quindi è che, pur in un contesto di borsa al rialzo il Growth dimostri una forza relativa cedente rispetto al mercato. 

Viceversa, se l’indice Growth dovesse iniziare una discesa, cosa che verrebbe anticipata dalla violazione del supporto di area 3200 (minimo di inizio dicembre e area di transito della trend line rialzista disegnata dal minimo di marzo 2020 e della media mobile esponenziale a 100 giorni), se confermata in chiusura di seduta, difficilmente la borsa nel suo complesso potrebbe tenere a lungo una direzione opposta. Segnali di forza per l’indice Growth, che a maggior ragione sarebbero di buon auspicio anche per la borsa nel suo complesso, verrebbero invece al di sopra del lato alto della fase laterale disegnata dal picco di novembre, resistenza in area 3430.

(Alessandro Magagnoli)

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
780FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate