Berlusconi al Quirinale…e fa ridere già così!

Il centrodestra ha deciso di candidare Berlusconi al Quirinale: quando la politica italiana tocca il fondo!

Berlusconi al Quirinale. Tutto potevamo aspettarci meno che associare queste due parole, Berlusconi e Quirinale. Ebbene, si! Il centrodestra ha deciso di candidare in maniera del tutto unanime Silvio Berlusconi come nuovo Presidente della Repubblica.

Sono lontani i tempi in cui potevamo contare su figure come Sandro Pertini, un uomo del popolo e un uomo con una storia alle spalle. Lontani sono i tempi in cui potevamo vantarci di avere un “partigiano come Presidente”, come dice Toto Cutugno nell’italiano.

Adesso al Quirinale candidano chiunque. Anche Silvio Berlusconi. Certo, potremmo non criticarlo per la carriera da imprenditore e come uomo della politica, forse, ma è altrettanto vero che quando pensiamo al suo nome associamo subito lo scandalo del “bunga bunga”!

Come possiamo anche solo immaginare di poter associare la figura del Presidente della Repubblica, simbolo di moralità, di onestà con Berlusconi ed il “bunga bunga”? Ma Berlusconi non è certamente conosciuto solo per questo.

Berlusconi: tra scandali e conflitti di interessi

Facciamo un passo indietro. Chi è Silvio Berlusconi? Ricordiamo Berlusconi con il nome di cavaliere, un soprannome che gli è stato affibbiato dal giornalista sportivo Gianni Brera a seguito dell’onorificenza a cavaliere del lavoro conferitagli dal Presidente della Repubblica Giovanni Leone.

Tuttavia, lo stesso Berlusconi rinunciò a tale carica nel 2014 a seguito di una condanna giudiziaria in via definitiva. Ma Berlusconi è anche un imprenditore: ha fondato la società finanziaria Fininvest nel 1975 e la società Mediaset nel 1993, che ancora tutt’oggi registra miliardi di fatturato.

A Mediaset convergono altre due società: Mondadori e Silvio Berlusconi Communication. Questa, attualmente viene gestita dal figlio, Pier Silvio Berlusconi. Nello stesso anno, ovvero nel 1993, Berlusconi fa il suo primo esordio in politica con il partito Forza Italia che successivamente confluirà nel gruppo Il Popolo delle libertà.

La coalizione del centro destra ci accompagnerà per fino alla XVI legislatura, segnando gran parte della storia politica del paese, tanto che proprio in quegli anni nascono delle fazioni pro e contro Berlusconi, un movimento che potremmo definire antiberlusconismo.

Gli oppositori denunciano molte volte i conflitti di interessi e le leggi ad personam emanate per tutelare le spalle dell’imprenditore, leggi emanate appositamente per difenderlo dai processi che lo coinvolgevano in prima persona. Ma lui va avanti e non si ferma. 

Fino a quando dopo aver ricevuto la carica di deputato nel 1994, nel 2013 riesce ancora una volta a solcare le porte del Parlamento e ad essere eletto senatore, per poi riuscire a ricoprire addirittura la carica di Europarlamentare nel 2019.

Ma già allora Berlusconi dovette confrontarsi con soggetti del calibro di Angela Merkel. Anche in quel periodo il cavaliere Silvio Berlusconi era conosciuto per gli scandali giudiziari e per lo scandalo del Rubygate: proprio per questo venne deriso e sbeffeggiato da tanti politici europei.

Nel corso della sua carriera politica è stato imputato per oltre venti procedimenti giudiziari, condannato a quattro anni di reclusione per frode fiscale con sentenza passata in giudicato e gli è stata irrogata una pena accessoria di interdizione ai pubblici uffici per due anni.

Per non parlare, poi, dell’accusa di collaborazione con la mafia. A questa accusa, Berlusconi ha risposto in questo modo:

“Scrivono che io sono mafioso? Un’accusa di questo genere è un’infamia. Io sono al contrario una vittima della mafia, lo siamo stati io, i miei figli e le mie aziende”

Ma diciamolo: le vittime di mafia non possono concedersi il lusso di sfuggire ai magistrati attraverso delle leggi create ad hoc, né tantomeno possiedono ville e miliardi. Le vittime di mafia sono altre.

Quindi, Berlusconi non è solamente un imprenditore, ma è anche, secondo il Fatto Quotidiano, un pregiudicato. Davvero dovremmo vedere un uomo come Silvio Berlusconi al Quirinale ad assumere il ruolo del Presidente della Repubblica?

Berlusconi al Quirinale: è davvero la scelta giusta?

Abbiamo appena descritto in poche righe la vita politica di Silvio Berlusconi, caratterizzata da scandali giudiziari e condanne. Non possiamo non ricordarlo per questo. Ma proprio poche ore fa la coalizione di centrodestra si è vista convinta nella presentazione della candidatura del presidente di Forza Italia come nuovo Presidente della Repubblica.

Sempre secondo il Fatto Quotidiano, Silvio Berlusconi, oltre che essere un politico condannato per evasione fiscale, è anche un mafioso. Proprio negli anni delle sue elezioni Marco Travaglio scrive anche un libro sulla vicenda che ha coinvolto il Cavaliere nello scandalo di associazione mafiosa.

E Berlusconi durante uno dei suoi comizi in piazza commenta dicendo:

“Il Falso quotidiano, o il Fatto, come si chiama, mi accusa in questi giorni di aver pagato per tanti anni la mafia. Vi rendete conto che infamia buttarmi addosso un’accusa di questo genere? Io sono stato al contrario una vittima della mafia”

E poi continua,

“Mi fa star male il Falso quotidiano. Adesso che ci sono le elezioni tira fuori questa storia e Travaglio ci fa anche un libro”.

Bisogna anche ricordare però che nel corso di quegli anni Berlusconi ha sempre trovato una scappatoia per difendersi dalle accuse e per scampare a condanne attraverso proprio le leggi ad personam, ovvero leggi create appositamente per agevolarlo e per garantirgli una via d’uscita.

Ma quante leggi ad personam sono state emanate nel corso del decennio 2000 – 2010? In circa 10 anni sono state emanate ben 21 leggi o riforme ad personam. Vediamo insieme quali sono.

Berlusconi e la vita da mediano: le leggi ad personam

Nel corso della sua lunga carriera politica, come abbiamo appena visto, Berlusconi si è sempre circondato di scandali. Imprenditore e politico, è stato spesso accusato dai suoi oppositori e dai media per conflitto di interessi, tanto che nel corso di quegli anni sono state emanate ben 21 leggi ad personam.

Ogni anno venivano emanate più di due leggi ad personam e questo durò per 9 anni consecutivi. Ma vediamo insieme quali sono state e quali benefici gli avrebbero garantito. 

Partiamo dall’ormai lontano 2001. In quegli anni sono state emanate due leggi ad personam. La legge sulle rogatorie internazionali, o legge 367/2001, limiterebbe l’utilizzo delle prove acquisite. Con questa legge sono stati coperti i movimenti illeciti sui conti svizzeri effettuati da Cesare Previti e Renato Squillante.

Sempre nello stesso anno è stata emanata la legge 383/2001, o legge Tremonti bis, con la quale è stata abolita l’imposta sulle successioni e donazioni per tutti i gradi patrimoni. Nell’anno 2002 sono state emanate altre tre leggi: 

  • la legge 289/2002, o legge finanziaria, con la quale venne introdotto il condono fiscale;
  • la Riforma del diritto societario, con la quale venne introdotta una soglia di punibilità per il crimine di falso in bilancio. Con questa legge Berlusconi è stato assolto nei processi Sme-Ariosto 2 e nel processo All Iberian 2; 
  • la legge Cirami, o legge 248/2002, con la quale venne introdotto il “legittimo sospetto” in merito all’imparzialità del giudice. Questa legge permette la ricusazione e il trasferimento del processo ad un altro giudice.

Ma non finisce qui. Nel corso del 2003 è stato emanato il cosiddetto Lodo Schifani, con l’introduzione del divieto di sottomissione a processo delle cinque più alte cariche dello stato, poi dichiarata incostituzionale nel 2004, ed il Lodo Rete quattro.

Poi la Legge finanziaria 2004 e 2005, la Legge Gasparri, la legge sull’estensione del condono edilizio alle zone protette, l’opposizione del segreto di stato sulla “Villa La Certosa” attraverso il decreto del ministero dell’interno 1004/2004, fino ad arrivare al 2009 con lo scudo fiscale, il lodo Alfano, posto in sostituzione al lodo Schifani e dichiarato incostituzionale, e la legge sul legittimo impedimento.

Ci si potrebbe scrivere un libro e molti lo hanno fatto, ma noi ci siamo limitati a pochi stralci della sua biografia, concentrandoci sulle leggi ad personam che hanno suscitato clamore e certamente scandalo all’interno del palazzo. Ma davvero dovremmo assistere all’elezione di Berlusconi al Quirinale dopo tutto ciò?

Se tutto ciò si verificherà, potremmo dire che la politica italiana ha toccato il fondo.

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