Bonus psicologo 2022, in quali regioni richiederlo e perché

Il bonus psicologo non è stato inserito nella Legge di Bilancio 2022, ma può essere ancora richiesto in alcune regioni: quali sono e perché è così importante?

Quello della salute mentale è un tema con cui non si scherza. Meno che mai in un periodo che, per molte persone, è stato emotivamente difficile, con alti livelli di ansia e stress, come quello della pandemia di Covid-19, tra paure del contagio, lockdown e restrizioni governative.

Ecco perché fa piuttosto impressione il fatto che il Governo, nella Legge di Bilancio 2022, non abbia confermato il bonus psicologo, che era stato invece disponibile per tutto il 2021.

Inizialmente era stato previsto lo stanziamento di 50 milioni allo scopo di proseguire con l’incentivo anche per quest’anno: 15 milioni dovevano servire per le esigenze di tutti i cittadini italiani maggiorenni, con un’agevolazione di 150 euro indipendente dal reddito e dal fatto di avere ricevuto o meno una diagnosi di disturbo mentale (unica condizione: non avere già utilizzato altri bonus riguardanti la salute mentale).

I restanti 35 milioni dovevano poi essere erogati a seconda dell’ISEE, ed in questo caso l’incentivo avrebbe potuto raggiungere i 1600 euro per i richiedenti con un ISEE inferiore ai 15mila euro annui. In entrambi i casi i fondi dovevano essere messi a disposizione tramite dei voucher da sfruttare come pagamento per la prestazione professionale. 

Questa era però la teoria. Nella pratica tutto è saltato, ed ora i cittadini che si trovano a dover affrontare problemi legati alla propria salute mentale non potranno usufruire di alcuna agevolazione a livello nazionale.

Per delle prime riflessioni interessanti (e decisamente critiche verso le istituzioni) in merito all’annullamento del bonus psicologo, può essere molto utile dare un’occhiata al seguente video, tratto dal canale YouTube Il Bar Della Psicologia.

Bisogna dire che, fortunatamente, alcune regioni hanno mantenuto intatta anche per il 2022 la possibilità di accedere ad un contributo per la lotta contro i disturbi mentali: scopriremo tra poco quali sono le regioni in questione.

Esiste poi anche una petizione online lanciata per chiedere il ripristino del bonus psicologo. Vedremo nello specifico quali risultati sta ottenendo, e cercheremo di comprendere in breve perché la tematica della salute mentale ha raggiunto oggi come oggi un’importanza fondamentale, di cui il Covid è certamente una delle cause, ma non l’unica e forse nemmeno la più determinante. 

Niente bonus psicologo in legge di bilancio 2022!

Perché è saltato un bonus di questo tipo, la cui proposta in Legge di Bilancio 2022 era stata lanciata, politicamente parlando, a livello trasversale (proveniva infatti da senatrici di M5s, Italia Viva, Pd, Leu, Lega e Fratelli d’Italia)?

Non se ne è fatto più nulla, banalmente, per ragioni economiche. Questa almeno è la lettura che dà della situazione il presidente CNOP (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi) David Lazzari, il quale ha dichiarato a riguardo:

È saltato per ragioni economiche, contabili. Credo che ci sia una visione un po’ miope nel fare queste scelte. […] Esistono ormai tantissimi studi che sostengono che problematiche psicologiche non affrontate hanno un costo molto importante per l’economia oltre che per le persone.

E le riflessioni di Lazzari sono proseguite su un articolo a sua firma apparso sull’Huffington Post:

Noi viviamo immersi in un mondo di relazioni, […] la vita, la salute e la psiche sono degli “hub”, cioè degli snodi fondamentali nelle reti che legano le parti di noi, ci legano agli altri e tutti all’ambiente. Se non capiamo l’importanza di queste dimensioni […] la tecnologia o l’economia da sole non basteranno, anzi faranno danni.

[…] Alla luce di tutto questo, 50 milioni per il bonus psicologico, sono un piccolo investimento ma un grande segnale: abbiamo capito l’importanza, siamo con voi, faremo la nostra parte.

Purtroppo questo segnale atteso dalle istituzioni non è giunto, ed è per questo che tale ragionamento assume toni ancora più amari. Di più: il bonus era presente nel 2021 e poi è stato cancellato. E questo, per le persone che soffrono di problematiche legate alla salute mentale, è forse un rammarico ancora maggiore

Le regioni in cui è attivo il bonus nel 2022

Pur venendo meno il contributo a livello nazionale garantito dal bonus psicologo, ci sono quantomeno alcune (poche) regioni che hanno istituito degli incentivi o degli aiuti psicologici a livello locale.

È il caso ad esempio della Regione Lazio, che ha messo a disposizione 2,5 milioni di euro per chi soffre di disturbi mentali.

Questi fondi sono destinati a giovani e fasce deboli della popolazione, e vi si potrà accedere a seconda dell’ISEE. Per ora le modalità per chiedere l’incentivo non sono state ancora comunicate, così come non si conoscono quali saranno i requisiti necessari. Ciò che è noto è che, chi potrà usufruire del bonus, lo farà tramite un voucher da utilizzare nelle strutture pubbliche deputate allo scopo e presenti sul territorio regionale.

Anche la Regione Lombardia si è attivata per fornire un aiuto psicologico a chi ne avesse bisogno, ma in questo caso non sono stati stanziati dei contributi. Invece, in Lombardia, si è optato per istituire un servizio gratuito da erogare all’interno delle Case di Comunità da parte della figura dello psicologo di base.

Discorso simile per la Campania, che ha creato nelle Asl un servizio psicologico di base, operato da psicologi liberi professionisti in convenzione con le aziende sanitarie, per aiutare le persone affette da problemi di salute mentale.

Per ora sono soltanto queste le regioni che si sono fatte avanti per dare almeno un sostegno, e tutto sommato anche un messaggio di speranza, a tutti coloro che sono rimasti colpiti dall’assenza di interesse da parte del Governo verso chi soffre di questo genere di sofferenze psicologiche. Se altre regioni si volessero aggiungere, sarebbero certamente le benvenute.

Le proposte della petizione per il reintegro del bonus psicologo

Nel frattempo, il giornalista Francesco Maesano ha lanciato una petizione online su Change.org allo scopo di chiedere che il bonus psicologo venga ripristinato.

Ecco cosa viene proposto in questo appello:

Nel 2021, dati dell’Istituto Piepoli, il 27,5% dei pazienti che avevano intenzione di iniziare un percorso di salute mentale non ha potuto farlo per ragioni economiche. Mentre il 21% è stato costretto a interromperlo.

Chiediamo al governo di prendere davvero in considerazione questa proposta e di inserirla nel primo provvedimento utile per andare incontro a un’esigenza immediata e pressante. Oltre a realizzare un investimento vero e sensato sul capitale umano e sul benessere personale e in comunità delle persone.

In meno di un mese la petizione ha quasi raggiunto 300mila firme, a testimonianza di come l’argomento sia molto sentito.

La sensibilità dei cittadini su questo tema è certamente cresciuta a causa della situazione generale dovuta alla pandemia di Covid, la quale giocoforza ha contribuito in modo eclatante all’aumento delle difficoltà psicologiche delle persone più fragili.

Bonus psicologo: la salute mentale durante la pandemia

In effetti ciò che risulta piuttosto clamoroso dell’annullamento del bonus psicologo è proprio il tempismo. 

L’Italia è nel cuore della cosiddetta quarta ondata, diverse regioni sono in zona arancione, molti dipendenti si trovano ancora a dover lavorare in cassa integrazione, i costi delle bollette elettriche continuano ad aumentare (in questo caso non direttamente per la pandemia).

Senza contare i continui stress, a volte alla stregua di veri e propri ricatti morali, dovuti alle certificazioni necessarie per svolgere le più elementari attività di vita sociale: il green pass da presentare per andare dal parrucchiere, il super green pass per andare al cinema, il tampone per rientrare dall’estero, e così via.

E se una persona non possedesse queste certificazioni o non fosse vaccinata, il che peraltro sarebbe una scelta perfettamente legale, si troverebbe in pratica isolata da tutto e da tutti, con livelli di ansia che potenzialmente potrebbero diventare elevatissimi.

Oltre a restrizioni e certificazioni, poi, ci sono molte altre problematiche, ad esempio legate alla scuola: la DaD non è facile da gestire sia per i genitori che soprattutto per i ragazzi, i quali non possono socializzare e vivere normalmente le proprie esperienze come sarebbe normale fare alla loro età.

E naturalmente c’è il discorso legato al Covid in sé, alla malattia: chi si ammala e affronta la situazione con paura, ed anche quando guarisce si trova in difficoltà ad entrare nuovamente in contatto con altre persone; e chi invece ha avuto delle perdite tra amici e famigliari, e deve elaborare il fatto che magari non ha potuto neppure stare al loro fianco fino alla fine.

Insomma, tutto il discorso generale legato alla pandemia restituisce un contesto in cui incentivare le persone ad usufruire di un aiuto psicologico dovrebbe essere un ragionamento automatico

Ma a quanto pare le istituzioni la pensano diversamente, nonostante le ultime ricerche svolte dal CNOP mostrino un ovvio aumento del 40% per quanto riguarda la richiesta di aiuto delle persone a psicologi e psicoterapeuti.

Giovani e social, il tema della salute psicologica

Questo aumento, peraltro, non è solo dovuto ad una situazione di emergenza che, chissà, potrebbe finalmente normalizzarsi nel corso del 2022.

In realtà, oltre alla pandemia, nel mondo di oggi così improntato ad un utilizzo spasmodico di strumenti digitali, ci sono molti altri rischi per quanto riguarda il tema della salute mentale, i quali giustificherebbero un numero maggiore di fondi destinati al bonus psicologo, piuttosto che una sua cancellazione.

Pensiamo ad esempio all’uso che fanno i più giovani dei social media. Sempre più ricerche ed analisi hanno mostrato in questi ultimi anni che troppo tempo trascorso sui social da parte dei teenager può portare ad alti livelli di ansia e stress che possono anche sfociare in forme depressive.

Il bullismo online, l’imbarazzo, per arrivare fino a vere e proprie minacce fisiche veicolate sulle piattaforme digitali costituiscono solo alcuni dei problemi più comuni.

I quali peraltro, tornando ancora al fenomeno della pandemia, hanno senza dubbio avuto un terreno fertile su cui attecchire considerando la crescita esponenziale delle ore passate dai giovani davanti ad un pc, sia durante delle lezioni in DaD, sia semplicemente per passare il tempo a socializzare online durante un periodo di lockdown oppure mentre erano in quarantena.

Per tutte queste ragioni, l’augurio è che l’importanza del bonus psicologo in questo particolare momento storico venga maggiormente compresa da chi di dovere, e che tale contributo possa al più presto ritornare disponibile per tutti coloro che ne abbiano bisogno.

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate