La Russia di Vladimir Putin non concede un attimo di tregua all’Ucraina e continua la sua invasione. L’esercito di Mosca ha assediato Kiev e ora invoca il “Golpe” dei militari ucraini. Zelensky guida la resistenza e imbraccia il fucile per proteggere la nazione.
Nella serata di ieri, inoltre, è arrivata la conferma dell’accordo preso dall’Unione Europea per congelare i beni del presidente Putin e del ministro degli Esteri russo Lavrov, ma si discute ancora sull’estromissione di Mosca dal sistema di pagamenti Swift. Tutti in accordo, però, sull’esclusione della Russia dal Consiglio d’Europa.
Gli alleati della NATO hanno, poi, invitato al loro vertice anche la Finlandia e la Svezia, e la risposta di Putin non è tardata ad arrivare:
“L’adesione di Finlandia o Svezia alla Nato susciterà una seria risposta.”
La guerra prosegue.
Guerra, la Russia di Putin non fa accordi con “drogati e neonazisti”
Nella serata di ieri, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato il presidente russo Vladimir Putin a sedersi al tavolo delle trattative, il quale, non solo ha “rifiutato” l’invito, ma ha altresì invocato un golpe da parte dell’esercito ucraino per rimuovere l’attuale presidente.
“In questo modo” ha spiegato il presidente russo “sarà più facile trovare un accordo”. Nel suo discorso Putin si è riferito direttamente ai soldati ucraini, lanciando loro un appello:
“non lasciate che neonazisti e banderovtsi usino i vostri figli, mogli e anziani come scudi umani! Prendete il potere nelle vostre mani, sarebbe più facile trovare un accordo con voi che con questa banda di tossicodipendenti e neonazisti che si è stabilita a Kiev e ha preso in ostaggio l’intero popolo ucraino. In effetti stanno facendo quello che fanno i terroristi in tutto il mondo.”
La guerra procede e la Russia sta attaccando la capitale da più fronti, per ora il bilancio dei cittadini ucraini morti è di 198, tra cui due bambini.
Ecco il video di QuotidianoNazionale con le sue dichiarazioni:
Nella serata di ieri il Presidente ucraino Zelensky, invece, ha risposto alla Russia e alle fake news che parlavano di una sua fuga dall’Ucraina:
“Buonasera a tutti, il capo dell’ufficio del presidente è qui, il primo ministro è qui, Pdolyak è qui, il presidente è qui. Siamo tutti qui, il nostro esercito è qui. I cittadini della società sono qui e difendono la nostra indipendenza e il nostro Stato e così sarà in futuro. Gloria ai nostri difensori, gloria all’Ucraina, gloria agli eroi.”
Secondo il Washington Post, il governo USA avrebbe dato la possibilità allo stesso Zelensky di evacuare dalla capitale Kiev, se fosse necessario per non mettere in pericolo la sua vita. Il presidente ucraino, dall’altra parte avrebbe rifiutato l’offerta dichiarando “la battaglia è qui, non ho bisogno di un passaggio, ma di munizioni.”
E così, il Presidente USA Joe Biden ha dato l’ordine al Segretario di Stato di fornire assistenza militare nell’immediato all’Ucraina, per un valore complessivo di 600 milioni di dollari, suddivisi in 250 milioni in assistenza e 350 milioni destinati al Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per articoli e servizi per la difesa e per istruzione e addestramento militare.
Guerra, gli Alleati della NATO in accordo sulle sanzioni alla Russia
Mentre la guerra procede e il numero di morti aumenta, gli alleati della NATO concordano sull’inasprimento delle sanzioni per Mosca. L’accordo è già arrivato sull’esclusione della Russia dal Consiglio d’Europa e sul congelamento dei beni di Putin e del ministro degli Esteri Lavrov, ma ancora si discute sull’estromissione di Mosca dal sistema SWIFT.
Facciamo un passo indietro. Con SWIFT intendiamo la Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication, che non è altro che una piattaforma di messaggistica che collega migliaia di istituzioni finanziare del mondo per le trasmissioni di denaro, che ha sede in Belgio.
Mediante il codice SwiftSu Swift possono essere eseguiti pagamenti sicuri tra banche di Paesi differenti. Si tratta di uno dei metodi più efficaci per verificare l’identità di una banca o dell’ente finanziario che fa da tramite ai pagamenti.
Ad oggi, sono concordi sull’estromissione della Russia di Putin dal sistema SWIFT il premier britannico Boris Jhonson che ha spronato gli alleati della NATO a procedere con azioni immediate sul sistema SWIFT per infliggere a Mosca la massima sofferenza.
Secondo Jhonson, infatti, Putin starebbe conducendo questa guerra per compiere una vera e propria missione revanscista per rovesciare l’ordine che si è stabilito conseguentemente alla Guerra Fredda.
Anche il nostro Presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi, dopo il misunderstanding di ieri con il Presidente Zelensky, si è schierato a favore dell’esclusione della Russia dal sistema SWIFT
“This is the beginning of a new page in the history of our states