L'
assegno unico sembra stia diventando una realtà e sono in arrivo importanti novità che interesseranno una vasta platea di italiani a partire da gennaio 2022. Tutti ne parlano, dal
Governo ai cittadini, infatti esso è uno di quegli argomenti che stanno facendo molto discutere in questo periodo.
Tra i più interessati ci sono quei nuclei familiari con a carico uno o più figli minorenni che dal prossimo anno avranno a che fare con nuovi incentivi e sussidi da parte dello Stato.
Per non arrivare impreparati, scopriamo insieme tutti i dettagli sull'assegno unico e su come funziona. In realtà si tratta di un'agevolazione già presente da anni che ha cambiato nome e a cui sono state attuate delle modifiche.
Assegno unico: la definizione
Avrete sentito parlare più volte dell'
assegno unico che soprattutto in questi giorni è diventato uno degli argomenti più in tra i cittadini. Ma avete capito di cosa si tratta veramente?
Esso è un aiuto da parte dello Stato che viene messo a disposizione per tutte quelle famiglie che fanno la domanda affinché acquisiscano una somma di denaro volta a sostenere le spese dei propri figli.
L'agevolazione nasce per supportare e sostenere i nuclei familiari e incrementare le nascite che ad oggi risultano minori rispetto al passato.
L'incentivo è valido solo per i genitori che hanno minorenni in casa, nel dettaglio si parte da quelli che sono al settimo mese di gravidanza. I figli disabili fanno eccezione, vale a dire che potranno usufruire dell'aiuto anche dopo aver compiuto il diciottesimo anno di età.
Family Act e Assegno unico: qual è il collegamento?
L'assegno unico rientra nei punti indicati dal cosiddetto Family Act, un'insieme di linee guida che il Governo ha messo in atto per aiutare e supportare le famiglie del nostro Paese. Più precisamente si tratta di un disegno di legge volto a favorire sussidi per i nuclei familiari e le coppie di giovani che stanno pensando ad una convivenza.
I
l Family Act fa parte del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza, il programma concepito dagli esperti che presenta una serie di iniziative da mostrare ai cittadini italiani che si basano sui fondi investiti e messi a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito del Next generation Eu per incrementare la ripresa nel post pandemia da Covid-19.
I punti salienti del Family Act sono:
- Assegno unico;
- Soldi per l'asilo nido;
- aiuto per le spese per i figli con malattie;
- Congedi parentali;
- Incremento del lavoro femminile;
- Aiuti legati al lavoro agile;
- Sostegni per gli affitti per le giovani coppie;
- Sconti per acquistare i libri universitari;
- Aiuti per affitti per studenti universitari;
Assegno unico: a chi spetta?
I richiedenti dell'assegno unico potranno essere disoccupati, lavoratori dipendenti o autonomi, con partita iva. Inoltre anche i cittadini extracomunitari Ue possono fare richiesta purché presentino i seguenti requisiti:
- permesso di soggiorno;
- permesso di lavoro o ricerca superiore ai sei mesi;
- residenza in Italia da minimo due anni valgono anche i non continuativi;
- domicilio fiscale in Italia.
C'è anche un'altra novità che riguarda l'assegno unico 2022. Dal prossimo anno i maggiorenni potranno fare la domanda, richiedendo la paga diretta dell'importo di assegno che spetta loro, vale tale regola solo se sono in possesso dei requisiti richiesti. Infine, i genitori possono richiedere l'assegno anche per i figli maggiorenni che non superano i ventuno anni di età.
La quota si basa su tre varianti che sono:
- l’indicatore Isee;
- il numero di figli;
- l’età dei figli.
Nel caso in ci si parla di figli maggiorenni, l'importo dell'assegno è ridotto e bisogna fare riferimento ad alcuni aspetti che possono essere:
- seguire un corso di formazione scolastica, professionale o un corso di laurea;
- Praticare un tirocinio;
- se il soggetto lavora, il reddito complessivo non deve superare gli ottomila euro annui;
- chi è disoccupato deve registrarsi e cercare lavoro presso “i servizi unici per l’impiego”;
- Svolgere il servizio civile universale.
Assegno unico: qual è l'importo e come si calcola
Secondo quanto è riportato sulla
proposta di legge,
ogni nucleo familiare può ricevere il sussidio ma a cambiare è l'importo. Infatti ogni famiglia avrà una quota diversa l'una dall'altra a seconda dei parametri Isee.
Generalmente il minimo previsto è di 50 euro e il massimo di 175 euro al mese per ogni figlio minorenne, per i maggiorenni minori di ventuno anni l'importa va dai 25 euro agli 85 euro.
L'isee a cui bisogna fare riferimento è:
- inferiore a 15mila euro per la somma più alta;
- superiore ai 40mila euro per la somma minima.
Nel dettaglio per l'isee più basso, la quota è uguale a:
- 175 euro al mese con 1 figlio,
- 350 con due figli,
- 610 con tre figli,
- 970 con 4 figli.
Per l'Isee più alto:
- 50 euro al mese con un figlio;
- 100 euro con due figli,
- 165 euro con tre figli,
- 330 euro con 4 figli.
Assegno unico, le maggiorazioni previste per il 2022
Il Governo ha lavorato anche ad una serie di maggiorazioni per l'assegno unico in vigore dal 2022. Anche esse si basano sul numero dei figli, sulla presenza dei disabili in famiglia e sull'età dei genitori. Infatti,
tutte le mamme che non hanno compiuto i ventuno anni avranno la possibilità di usufruire ogni mese di venti euro in più a prescindere dall'Isee.
Per i genitori che hanno tre figli si prevede una maggiorazione tra i 15 e gli 85 euro a figlio calcolata in base all’Isee, con quattro figli o più si avrà un'aggiunta di carattere forfettario che vale 100 euro al mese.
Inoltre, se sia la madre che il padre lavorano, ma il nucleo familiare presenta un Isee basso ci sarà una maggiorazione di 30 euro, la cifra sarà inversamente proporzionale all'Isee, vale a dire più esso sale e più diminuirà l'importo fino ad azzerarsi per coloro che presentano l'isee di più di 40 mila euro.
Assegno unico: come fare la domanda
L'assegno unico sarà disponibile a partire da marzo, ma le richieste potranno essere inviate già da gennaio 2022. Fino al 31 dicembre 2021 hanno valenza ancora quelle che riguardano l'assegno unico temporaneo. La quota verrà fornita agli utenti ogni anno nello stesso mese, salvo diversa segnalazione.
Così il Governo darà la possibilità di presentare l'Isee dell'anno precedente, lo stesso su cui si basa l'assegno. Inoltre l'assegno temporaneo sarà prolungato anche nei mesi di gennaio e febbraio.
Un'altra novità riguarda l'arrivo dei soldi.
Essi non saranno più presenti in busta paga ma spetterà all'Inps ad erogarli. Infatti, da gennaio 2022 la domanda dovrà essere inviata sul sito dell'Inps o attraverso il Caf e l'importo arriverà direttamente sul proprio conto corrente.
Assegno unico temporaneo: qualche accenno
Attualmente è in vigore l'assegno unico temporaneo che è stato presentato nel Decreto ponte. Esso è previsto fino alla fine del 2021 e i requisiti per fare la richiesta sono:
- essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea. Gli altri soggetti dello stesso nucleo familiare dovranno avere il diritto di soggiorno o il diritto di soggiorno stabile;
- effettuare il pagamento della quota prevista per il reddito in Italia;
- avere la residenza o possedere il domicilio in Italia, con i figli a carico fino alla maggiore età;
- avere la residenza in Italia da almeno due anni, anche non continuativa, quindi avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato che abbia la durata di minimo mezzo anno;
- avere un Isee in corso di validità.
Anche in questo caso come riporta il
decreto legge 79/2021 i richiedenti dovranno:
- essere lavoratori autonomi. Lavorare in modo indipendente, senza nessun contratto di subordinazione e senza un datore di lavoro, ma seguendo accordi di collaborazione con diversi enti e aziende.
- essere persone inattive, cioè soggetti che non hanno lavorato già dal mese precedente a quello in cui si è fatta la domanda. Tale condizione non deve cambiare per almeno due settimane dopo la richiesta.
- Soggetti con un reddito basso, tutti quelli incapienti che non sono obbligati a fare la dichiarazione, il reddito non deve superare gli 8.174,00 euro l’anno;
- chi è idoneo al Reddito di cittadinanza;
- chi non gode degli assegni familiari.
Assegno unico, cosa pensano i Caf italiani?
Il Decreto legislativo che riporta tutte le modifiche riguardanti l'assegno unico è stato quindi approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri, ora però passerà nelle mani delle commissioni parlamentari che dovranno confermarlo o meno.
In questo giorno speciale,
Alessandro Mastrocinque, presidente dei centri di assistenza fiscale Caf Cia ha affermato che
Si tratta di una rivoluzione delle misure a sostegno della natalità e della famiglia in genere, apprezzabile nello spirito e nelle forme di attuazione. Un problema evidente resta: per poter accedere all'assegno unico, il richiedente.
Ha poi sottolineato un problema, vale a dire
Dovrà avere una certificazione Isee in corso di validità. Il numero delle Isee complessive è destinato ad aumentare in maniera molto consistente: è presumibile stimare un aumento di 4 milioni di dichiarazioni sostitutive uniche e l'attuale copertura finanziaria prevista per il pagamento delle Isee ai Caf non basta a garantire il corretto pagamento di tutta l'attività svolta.
L'esperto si rivolge al Governo chiedendo una soluzione che possa fare in modo che i cittadini vengano aiutati in modo gratuito e senza fare una distinzione. Tutti hanno il diritto all'assegno se presentano le condizioni e i requisiti sopra elencati.