Chiude bando imprenditoria femminile: soldi esauriti! Perché

Bando per l'imprenditoria femminile già chiuso! Come mai? Mancano i soldi! Vieni a scoprire cos'è accaduto qui.

Negli scorsi giorni abbiamo molto parlato del bando predisposto dal Governo Draghi per supportare l’imprenditoria femminile. 

Eppure, una notizia dell’ultima ora è che questo bando è stato già chiuso da Invitalia, ente che si occupava di erogarlo. 

Ma per quale motivo? Beh, andiamo a scoprirlo insieme. 

Ti ricordi quando è stato messo a punto quel sussidio che consentiva alle persone si andare gratuitamente alle terme? Ecco, anche in quel caso il bando è stato chiuso quasi nell’immediato. 

Ebbene, in questo caso potevano accedere all’agevolazione solamente le imprese costituite da meno di 12 mesi che presentavano i requisiti necessari (che successivamente andremo ad approfondire meglio).

Fatto sta che in pochissime ore le domande per accedere all’agevolazione hanno ricevuto un numero molto elevato di richieste, tanto da portare Invitalia a chiudere il bando in anticipo. 

Insomma, basti pensare che le domande sono stare ben 4.985! 

Eppure, tutto questo si è trasformato in un problema non da poco per le molte donne che avrebbero usufruito volentieri dell’agevolazione. 

Insomma, i fondi stanziati dal Governo erano troppo pochi per soddisfare la domanda di tutte le donne interessate? Andiamo a capirlo nel dettaglio in questo articolo!

Bando per l’imprenditoria femminile: ecco in cosa consiste la misura!

Ebbene sì, le domande per accedere al bando per l’imprenditorialità femminile sono partire il 19 maggio per tutte quelle imprese che sono state costituite da meno di 12 mesi e che quindi si trovano in una fase di avviamento. 

Invece, quando parliamo di imprese preesistenti dobbiamo prendere in considerazione la data del 24 maggio, quindi di domani, dove l’invio delle domande potrà ufficialmente partire.  

Tuttavia, qualora tu fossi interessata ad accedere a tale bando devi sapere nel dettaglio cos’è accaduto con quello relativo alle nuove imprese. 

Insomma, sono moltissime le donne che sono rimaste con l’amaro in bocca dopo la chiusura anticipata del bando.  

Ma in cosa consiste il Fondo Impresa Donna proposto dal premier Mario Draghi per sostenere le donne che vogliono fare impresa in Italia?

Il Fondo Impresa Donna, da molti chiamato anche Fondo Impresa Femminile è un finanziamento che nasce nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza proposto dall’Unione Europea

L’obiettivo è molto semplice, specie se pensiamo alla condizione delle donne nel mercato del lavoro, sempre soggetta a numerosi ostacoli di diversa natura. 

Dunque, per mezzo di tale bando il Governo ha come obiettivo quello di promuovere e rafforzare lo sviluppo delle imprese femminili. 

Insomma, come ben saprai le donne si trovano ogni giorno a fronteggiare problematiche di diversa natura sul mercato del lavoro e per questo hanno bisogno di un intervento deciso del Governo per sostenere il cosiddetto gender gap. 

Ecco, questo è l’obiettivo della misura che, comunque, non è bastata per garantire a tutte le donne interessate l’accesso alla misura. 

Che il Governo abbia sottostimato il numero di nuove imprese femminili che stavano nascendo in Italia? Oppure che non si aspettava una così massiccia adesione? 

Fondo Impresa Donna: ecco come funziona e gli obiettivi!

Prima di addentrarci a comprendere meglio cos’è accaduto con la chiusura anticipata del bando per l’imprenditorialità femminile proposto da Invitalia, andiamo a chiarire come funziona nel dettaglio il Fondo Impresa Donna.

Degli obiettivi abbiamo in parte parlato nel corso del precedente paragrafo quando abbiamo affermato che il Governo ha lo scopo di incentivare e sostenere lo sviluppo ed il consolidamento delle imprese femminili in Italia. 

Come sappiamo, fare impresa non è certo semplice, specie per le donne che si trovano ogni giorno a dover fronteggiare un numero altissimo di problematiche di diversa natura. 

Ebbene, per mezzo del Fondo Impresa Donna vengono erogati due tipologie di interventi economici di supporto alle attività. 

Il primo intervento consiste nell’erogazione di contribuiti a fondo perduto per coloro che desiderano avviare delle imprese femminili (quindi si tratta del bando che ormai si è esaurito). 

Oltre a questi, il Governo ha anche predisposto la messa a punto di finanziamenti a tasso zero o comunque a tasso agevolato, come previsto nella Legge di Bilancio 2022

Eppure, l’obiettivo, come abbiamo visto, non era solo quello di incentivare la nascita di nuove imprese femminili, ma anche il loro consolidamento, per mezzo di incentivi per le imprese costituite da più di 12 mesi. 

Insomma, le misure pensate per sostenere tutte quelle donne che vogliono fare impresa sono state numerose ma, purtroppo, gli esiti non sono stati esattamente quelli sperati. 

Vediamo i requisiti necessari per accedere al bando e, successivamente, comprendiamo per quale motivo tale agevolazione è già stata bloccata. 

I requisiti per poter accedere al bando per l’imprenditoria femminile! Eccoli qui!

Come abbiamo sottolineato in precedenza, il bando previsto dal Fondo Impresa Donna si divide in due sezioni. 

La prima, ossia quella della quale stiamo parlando in questo articolo, dove le domande sono già state bloccate da Invitalia riguarda le nuove imprese. 

Invece, il secondo bando che sarà aperto a breve, fa riferimento alle imprese che erano già esistenti da più di un anno. 

Quando parliamo dell’agevolazione per le nuove imprese devi ricordare che erano previste spese fino a 100.000 euro dove si sarebbe ottenuta la copertura massima di 50.000 euro. 

Attenzione: la copertura saliva ancora di più nel caso di donne disoccupate. 

Inoltre, è bene sottolineare che la misura si rivolge(va) a quattro categorie di beneficiari.

Prima di tutto potevano richiedere il Fondo Impresa Donna tutte le cooperative e società di persone con il 60% di donne socie. 

Ma non solo! Infatti, l’incentivo poteva essere richiesto anche dalle società di capitali che contavano almeno due terzi di donne in posizioni apicali dell’azienda. 

Gli stessi incentivi erano previsti anche per le aziende individuali dove il titolare era una donna oppure per le lavoratrici autonome provviste di Partita IVA.  

Ora che abbiamo capito anche quelli che erano i requisiti necessari per poter aderire alla misura andiamo a comprendere nel dettaglio per quale motivo questa è già stata bloccata. 

Bando imprenditoria femminile: i fondi sono già esauriti! Cos’è successo?

Ebbene sì, come avrai capito, quando parliamo del bando per le nuove imprese previsto dal Fondo Impresa Donna, questo è già stato chiuso. 

La ragione è molto semplice, probabilmente il Governo mettendo a disposizione i fondi per il bando non ha tenuto in considerazione il fatto che la mole di domande potesse essere così consistente. 

Insomma, il bando è stato chiuso anticipatamente, soprattutto se pensiamo che l’apertura di questo è avvenuta il 19 maggio. Dunque, le donne hanno avuto pochissimo tempo a disposizione per inviare le domande. 

Ma ci sarà la possibilità di ottenere altri soldi per le nuove imprese? Per il momento non possiamo dare nessuna risposta certa. 

Eppure, se andiamo a prendere in considerazione le prime indiscrezioni capiamo che il Ministro Giancarlo Giorgetti ha affermato che tale rifinanziamento avverrà. 

Eppure, non ci è dato sapere quando questo sarà possibile, quindi attendiamo una conferma ufficiale da parte del Governo Draghi. 

Inoltre, è sempre bene ricordare che nonostante le domande arrivate siano state 4.985, non tutte verranno approvate.

Questo vuol dire che, una volta analizzate nel dettaglio le richieste previste per le donne imprenditrici, quelle che non saranno accettate torneranno nel calderone. 

Dunque, i fondi torneranno e le possibilità di accedere all’agevolazione non sono ancora finite. Certamente, però, dobbiamo considerare il fatto che bisognerà essere veloci. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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