Ecco gli errori da non fare durante un colloquio di lavoro!

Sostenere un colloquio di lavoro è un passo indispensabile per ottenere un lavoro ed è proprio per questo che ci sono degli errori da non fare assolutamente!

Chiunque arrivi a sostenere un colloquio di lavoro ha già superato l’ostacolo più grande del processo di candidatura, ovvero ha ottenuto un feedback positivo dell’azienda dopo l’invio del proprio curriculum vitae.

Quando arrivi al colloquio di lavoro ci sono errori che non devi assolutamente commettere, se vuoi superare in maniera brillante questa importantissima fase di selezione. 

I candidati poco preparati e ingenui rischiano di perdere la possibilità di ottenere il lavoro dei loro sogni. Questo è un vero peccato per coloro che sono arrivati sino al sostenimento del colloquio e falliscono per una serie di errori spesso banali e facilmente evitabili. 

In questo articolo esamineremo proprio quali errori devi evitare per sostenere un colloquio di lavoro.

Il primo errore da non fare durante un colloquio di lavoro: dimenticare il nome del recruiter!

Dimenticare il nome della persona con cui stai sostenendo il colloquio, è davvero imbarazzante. Evita questa gaffe e, per farlo, dai una rapida occhiata allo scambio di mail con il recruiter, oppure all’insegna che c’è davanti alla porta dell’ufficio. 

Il secondo errore da non fare durante un colloquio di lavoro: essere disinformato sull’azienda!

La mancanza di conoscenza dell’azienda, dei suoi prodotti e/o servizi, nonché della posizione ricercata, è un errore particolarmente insidioso, perché durante un colloquio di lavoro, molto spesso vengono poste domande aperte come: “Cosa sai della nostra azienda?”.

In aggiunta (e per questo è importante conoscere attentamente la posizione ricercata ed essere preparati davvero) a volte durante un colloquio si richiedono delle prove pratiche, come utilizzare un software, scrivere una e-mail commerciale e così via. 

Un’altra domanda che spesso i recruiter fanno ai candidati è: “Cosa ti qualifica per questa posizione?”. Farti notare titubante, indeciso o addirittura ammutolito, potrebbe essere un errore fatale. 

Il terzo errore da non fare mai durante un colloquio di lavoro: le critiche sconsiderate verso l’azienda!

Criticare l’azienda o il lavoro del recruiter che ci sta intervistando, è un errore grave!

Alcuni candidati, per sembrare propositivi, si lanciano in consigli non richiesti, come per esempio: “Se fossi in te, strutturerei i materiali di marketing in modo molto diverso; disegnerei il logo in questo modo… Anche il sito web potrebbe essere migliorato”. 

Per quanto sia positivo che tu voglia contribuire con la tua esperienza e le tue idee, dovresti comunque astenerti dal fare aspre critiche durante un colloquio di lavoro. Il reclutatore si chiederà, infatti, perché ti stai candidando per un posto di lavoro in un’azienda di cui hai così tanto da ridire e potrebbe anche sentirsi offeso sul personale. 

Il quarto errore da non fare durante un colloquio di lavoro: dimenticare cosa c’è scritto nel proprio CV!

Il recruiter all’improvviso inizia a comunicare con te in inglese e si aspetta che tu descriva la tua carriera professionale proprio in inglese, perché nel tuo CV c’è scritto “conoscenza fluente dell’inglese”. Ma se l’informazione data nel curriculum era falsa oppure è stata gonfiata, sarà difficile per te padroneggiare questa situazione con successo.

Anche se la maggior parte dei candidati non mente deliberatamente nei propri curricula, farlo fa perdere credibilità al candidato durante il colloquio.  

Evita questo errore sin dall’inizio, scrivendo un curriculum il più veritiero possibile. Solo in questo modo potrai rispondere ad ogni domanda con competenza.

Il quinto errore da non fare durante un colloquio di lavoro: imparare a memoria le risposte alle domande “comuni” che si fanno durante un colloquio

Molti candidati si preparano in modo talmente coscienzioso per un colloquio di lavoro, che imparano a memoria le risposte da poter dare alle domande più comuni che vengono poste durante un colloquio di lavoro.

Di conseguenza, spesso accade che, se il colloquio prende un’altra piega e le domande non sono quelle per le quali ci si è preparati, si perderà la concentrazione e si potrebbe andare in confusione. Questo non porterà ad un esito positivo. 

Il sesto errore da non fare durante un colloquio di lavoro: divulgare segreti commerciali!

In risposta alla domanda: “Perché ti sei candidato per questa posizione?“, dire: “l mio capo non riconosce i miei risultati / Non ricevo abbastanza supporto / Sono finito in un vicolo cieco nell’attuale azienda”; criticare il proprio capo, l’azienda per la quale hai lavorato o stai ancora lavorando, ti metterà in cattiva luce e non ti aprirà nessuna porta.

Limitati alle affermazioni più necessarie sulla tua situazione attuale e parla piuttosto dei tuoi obiettivi professionali futuri e del motivo per cui la posizione pubblicizzata e l’azienda sono attraenti per te.

Il settimo errore da non fare durante un colloquio di lavoro: presentarsi impreparato!

Chi non riesce a rispondere alle domande del recruiter sul proprio successo professionale, sulla propria personalità, le proprie motivazioni e ambizioni, si mette in una brutta posizione durante un colloquio. Devi essere in grado di presentare te stesso e la tua carriera in modo fluente e strutturato, e per far questo devi prepararti in anticipo. 

A casa, prima del colloquio, esercitati in una breve presentazione su di te, inclusi esempi di successi professionali. Se puoi farlo di fronte ad un amico o un parente, è ancora meglio. Ma ricorda, esercitarsi non significa memorizzare le tue risposte. Imparare le risposte a memoria non ti aiuterà a superare il colloquio. Devi sembrare sciolto e naturale, padrone di quello che stai dicendo. 

L’ottavo errore da non fare durante un colloquio di lavoro: non avere domande da fare sull’azienda

I candidati mostrano interesse quando fanno domande sull’azienda. Di solito ti verrà chiesto di farlo verso la fine del colloquio. Purtroppo capita spesso che i candidati a questo punto del colloquio, si blocchino e non sappiano che dire. Pertanto, per evitare di bloccarti a quel punto del colloquio, prepara in anticipo le possibili domande. Le domande dovrebbero riguardare la mission e la vision dell’azienda. 

Ma ci sono domande che sono assolutamente tabù, ecco alcuni esempi: “Sono previsti tagli del personale in futuro?”, “Si fanno spesso gli straordinari in questa azienda?”, oppure “In quanto tempo posso diventare manager e fare carriera?”.

Con queste domande metteresti in imbarazzo il recruiter, nel migliore dei casi, nel peggiore dei casi invece, potresti addirittura irritare il recruiter e perdere l’occasione della tua vita. 

Il nono errore da non fare durante un colloquio di lavoro: dire di non avere punti deboli!

Fare domande sui punti di forza e di debolezza individuali rimane un classico nei colloqui di lavoro e fa ancora esitare la maggior parte dei candidati. Dire che non hai punti deboli sarebbe un passo falso enorme e mostrerebbe solo arroganza e mancanza di riflessione.

Con una simile affermazione puoi impressionare un responsabile delle risorse umane solo in modo negativo. Per aumentare le tue possibilità di superare il colloquio, preparati bene a questa domanda e considera seriamente quali sono i reali tuoi punti di forza e di debolezza, essendo il più sincero possibile. Naturalmente, non dovresti nemmeno buttarti giù e giudicarti in modo troppo critico.

Altri errori da non fare (in breve) durante un colloquio di lavoro

  • Arrivare in ritardo all’appuntamento;
  • Dare il proprio biglietto da visita al recruiter;
  • Vantarsi delle proprie competenze e conoscenze; 
  • Essere eccessivamente timidi e reticenti;
  • Evitare il contatto visivo;
  • Parlare a voce bassa;
  • Incrociare le braccia davanti al corpo;
  • Essere arroganti;
  • Avere una postura decisamente disinvolta; 
  • Presentarsi al colloquio con un abbigliamento inappropriato (sciatto o appariscente). 
Redazione Trend-online.com
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