INPS conferma assegni familiari aboliti: cosa puoi fare ora?

Gli assegni familiari, di recente, sono stati aboliti dall'Inps: ecco cosa puoi fare ora!

Gli assegni familiari, da parecchio tempo a questa parte, sono sempre stati una vera e propria attrazione. Gli assegni familiari, storicamente, sono sempre stati infatti una meta ambita da tante persone. Questo, in quanto le famiglie di beneficiari costituiscono un numero particolarmente alto. Dati i requisiti accessibili, è tendenzialmente normale che sia così. Ma ovviamente, sono dati che vanno contestualizzati.

Una folta platea di beneficiari, in ogni caso, non sempre è in grado di costituire un indice che sia positivo. Nonostante questo meccanismo abbia sempre funzionato bene, l’organo dell’INPS ha sentito la necessità di tornare sui suoi passi. In che mondo? Optando per la loro abolizione. E facendo un breve passo indietro, si può capire perfettamente il motivo di questa scelta.

Prima di introdurre l’argomento, tuttavia, è bene inaugurare questo discorso presentando la definizione ufficiale di assegni familiari. Naturalmente, a fornirci maggiori delucidazioni riguardanti queste tematica è proprio il sito dell’INPS, con una pagina di approfondimento molto specifica:

L’Assegno per il Nucleo Familiare (ANF) è una prestazione economica erogata dall’INPS ai nuclei familiari di alcune categorie di lavoratori, dei titolari delle pensioni e delle prestazioni economiche previdenziali da lavoro dipendente e dei lavoratori assistiti dall’assicurazione contro la tubercolosi.

Come ulteriore rafforzativo, consigliamo invece la visione di un video pubblicato dal canale Youtube della Fiom Milano.

Assegni familiari, cosa sono?

Come detto sopra, gli assegni familiari spettano solamente a determinate categorie di persone. Tra queste, figurano infatti lavoratori o pensionati di vario genere. Ultimi ma non per importanza, all’interno di questo elenco, si possono trovare anche tutti quei lavoratori che hanno malauguratamente avuto a che fare con la tubercolosi.

Naturalmente, a giocare un ruolo fondamentale è la tipologia di nucleo familiare in questione. Ma nel complesso, si può dire come effettivamente la lista di beneficiari sia particolarmente estesa. L’importo devoluto ai beneficiari, viene suddiviso in scaglioni di differente valore. Inoltre, le cosiddette “fasce di reddito” fanno sì che si abbia una suddivisione decisamente più ampia.

Stando a quanto riferisce la fonte che è stata citata nel corso dello scorso paragrafo introduttivo, il diritto di spettabilità di tale assegno entra in gioco dal momento in cui si avvia il primo periodo di paga. O comunque, il primo periodo di pagamento della prestazione occasionale che è stata di fatto pattuita con il proprio committente.

Naturalmente, come specificato poche righe fa, si ha diritto solamente ad un numero ben definito di assegni giornalieri. Fondamentalmente, non si possono ricevere più di circa sei assegni al giorno per ogni settimana e 26 giorni di ogni mese dell’anno. Questa, è una regola ben precisa che di fatto ha una valenza altrettanto specifica. E che giustamente subentra al verificarsi di determinate condizioni.

Assegni familiari nel 2022: come funzionano?

Nel corso del 2022, la tematica collegata agli assegni familiari ha subito un cambiamento radicali. A partire anche solo dalla sua esistenza, come si avrà modo di vedere nel giro di poco tempo. Infatti, la premessa dell’articolo seguente è di per sé piuttosto chiara: gli assegni per nucleo familiare sono di fatto stati aboliti.

Tuttavia, la loro funzione specifica non pecca di alcuna validità. Infatti, tale misura è stata semplicemente sostituita da un provvedimento economico ben più ampio. Infatti, i provvedimenti elencati in precedenza sono stati sostituiti dall’assegno unico e universale per i figli.

Questo, tuttavia, non è un sostegno economico che si deve intendere come estensione totalitaria. Infatti i beneficiari riguardano solamente l’interesse di alcuni nuclei familiari. In tal senso, dunque, il requisito fondamentale è quello di avere appunto una sorta di restrizione per quanto concerne i beneficiari.

Per esempio, il requisito imposto in precedenza era quello di avere a carico almeno un figlio minore di 21 anni oppure un figlio disabile, il cui limite di età non era affatto specificato. In questo caso, appunto, tale vincolo non è più valido. Ed è sostanzialmente questo, uno dei primi cambiamenti avvenuti in tal senso nel corso dell’anno corrente del 2022. 

Le prestazioni erogate in precedenza, alla luce di quanto annunciato, non saranno più valide. Tuttavia, l’assegno del nucleo familiare verrà comunque riconosciuto a tutti quei nuclei familiari che sono composti unicamente da coniugi e da fratelli. Naturalmente, i membri coinvolti in questo procedimento devono essere inferiori a 18 anni compiuti. In alternativa, la presenza di un disabile fa sì che questo requisito anagrafico venga di fatto annullato per direttissima.

Dunque, il cambiamento principale riguarda la cessazione del requisito inerente al richiedimento da parte delle famiglie con nucleo familiare composto anche da un figlio di età inferiore ai 21 anni. A partire dal prossimo pararafo, capiremo dunque come bisogna agire da questo momento in poi.

Assegni familiari, come comportarsi ora?

Una volta appresa la notizia dell’abolizione degli assegni familiari, non rimane che capire come bisogna comportarsi. Per prima cosa, bisogna tenere a mente come questa formula non sia più disponibile. Pertanto, è bene arrangiarsi come si può. Agendo per vie logiche, si dovrà ovviamente optare per altre richieste.

In questo caso, naturalmente, presentare l’apposita domanda di assegno unico universale potrebbe rivelarsi molto utile. I suoi requisiti, in caso di mancanza di informazioni proprie, si possono consultare tranquillamente nel sito apposito dell’INPS.

Oppure, si possono consultare altre alternative. Nel complesso, si può tranquillamente sostenere come la scelta in tal senso non manchi affatto. Ovviamente, si agisce sempre in funzione della propria situazione reddituale. Soprattutto, più che della propria situazione personale, di quella relativa all’interno nucleo familiare.

Assegni familiari, come richiedere i propri arretrati?

Nonostante gli assegni familiari siano stati aboliti in via del tutto ufficiale, si può comunque richiedere e avere di conseguenza una loro traccia. Seppur minima, naturalmente. Il sito di Informazione Fiscale, infatti, elenca i modi in cui richiedere il pagamento dei propri arretrati.

Naturalmente, si va a fare leva su un lungo lasso di tempo, che permette di agire con tranquillità e fermezza decisionale. Nonostante questa misura sia infatti stata abolita, gli arretrati si possono chiedere fino a 5 anni da tale circolare. Naturalmente, il tutto si riferisce al fatto che li assegni familiari verranno comunque riconosciuti ad alcune categorie.

Per esempio, a quelle che ospitano nel loro nucleo familiare dei soggetti personali diversi dai figli. Dunque, i già citati coniugi, fratelli oppure sorelle. Mantenendo sempre lo stesso requisito anagrafico che non è più valido se si parla di membri della famiglia disabili.

La deadline di 5 anni, dunque, sarà un requisito vincolante da rispettare per forza di cose. Naturalmente, si parla di un lasso di tempo ampio abbastanza da poter tenere agevolmente conto di eventuali contrattempi. O cambi decisionali, il più delle volte. Quel che è stato dichiarato in via ufficiale, è che l’attuale assegno unico ha totalmente soppiantato la validità degli assegni familiari.

Di conseguenza, bisogna ripensare alle proprie priorità in maniera maggiormente ordinata, per far sì che si abbia un quadro completo ed esaustivo della situazione. Il prossimo nonché ultimo paragrafo, ci andrà ad elencare tutti i metri di valutazione che vengono utilizzati per stabilire l’importo spettabile in base al proprio ISEE.

Per il momento, si può concludere questa parentesi ribadendo come l’assegno unico attuale sarà confermato presumibilmente anche per tutto il periodo del 2023. Naturalmente, onde evitare ulteriori fraintendimenti, sarà ugualmente possibile presentare la propria richiesta verso gli inizi del nuovo anno corrente.

Assegni familiari: come viene calcolato l’ISEE? 

Una domanda indubbiamente meritevole di una risposta, riguarda essenzialmente l’importo degli assegni familiari in base all’ISEE. Benché temporalmente questa risposta non possa essere più utile, è comunque corretto fornire una soluzione ad un problema che è sempre stato di prerogativa comune.

Ebbene, in numerosi siti appartenenti al settore si legge che l’importo presentato è corrispondente alla cifra di 147,90 euro. Tuttavia, la soglia accettata per il reddito è di 8.955,98 euro. Il discorso riguardante l’assegno di maternità, risulta dunque differente.

L’assegno di maternità, per poter fornire un quadro contestuale chiaro ed esplicito, è un indennizzo economico che riguarda sostanzialmente tutte quelle madri che hanno a sé dei figli con età inferiore ai 18 mesi.

A decorrere da quel momento, dunque, non sarà più possibile usufruire di tale incentivo. Ad ogni modo, tale importo, considera al suo interno anche gli affidamenti prima delle adozioni vere e proprie. E sarà valido a partire dai primi dell’annata attuale del 2022. Per poi passare anche per la sua parte finale, ovviamente.

L’importo in sé, riguarderà dunque 5 mensilità che arrivano ad un valore corrispettivo e totale di quasi 2.000 €. La soglia minima e indispensabile di cui bisogna tenere conto per quanto riguarda la propria fascia di reddito, corrisponde ad una cifra di circa 17.747,58 euro. Il tutto, viene ovviamene confermato da varie fonti.

Come si è potuto intuire da questo articolo, l’argomento di cui si è parlato non risulta affatto complicato. Per trattarlo nel migliore dei modi, bisogna naturalmente cercare di capire che sia stato sostituito da un altro incentivo di tipo economico. Sicuramente, tale incentivo è in grado di fornire un sostegno monetario molto più significativo.

Ma ad ogni modo, benché possa sembrare assurdo, la situazione potrebbe evolversi nuovamente. Questo potrebbe comportare un ritorno al passato? Ancora non è dato saperlo.

Andrea Marras
Andrea Marras
SEO Copywriter, classe 1998.Ho 22 anni, un diploma presso l'Istituto Magistrale Baudi di Vesme Iglesias, e una passione per il SEO Copywriting. In passato, mi sono occupato dell'ottimizzazione di articoli di stampo sportivo per conto di testate web quali Termometro Politico e Calcio d'Angolo. Ho studiato il mondo dei social e dell'editoria online con grande impegno e dedizione, sperando che questa possa divenire la mia professione principale. Nel frattempo, oltre alle collaborazioni con varie testate di riferimento, curo anche un progetto di personal branding su LinkedIn.Il mio motto è? Chi lotta può perdere
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