Scopri quali sono i lavori che nessuno vuole fare!

Avresti mai pensato che esistono lavori, alcuni dei quali anche ben pagati, che nessuno vuole fare? In questo articolo ne abbiamo elencati alcuni. Scoprili!

Esistono alcuni lavori, anche ben pagati, che nessuno però è disposto a fare. Lo avresti mai pensato? in un momento in cui si dice che ci sia carenza di lavoro, ci sono lavori che molti “rifiutano”.

Forse perché sono strani o perché vengono ritenuti di basso livello o, ancora, perché hanno degli orari di lavoro assurdi. Questi tipi di lavori non vengono nemmeno pensati quando si pianifica la propria carriera.

Scendiamo nei dettagli e vediamo quale tipo di lavori di solito vengono rifiutati. La lista potrebbe sorprendervi!

Tra i lavori che nessuno vuole fare, ma davvero ben pagati, c’è il becchino!

Chi, alla domanda “che lavoro vuoi fare?” risponderebbe “il becchino”? Eppure è uno dei lavori meglio pagati e per i quali non c’è pericolo di carenza o di domanda in calo da parte del mercato. 

Le imprese funebri guadagnano davvero molto bene, soprattutto se hanno una catena di franchising e si basano su un’ottima campagna di marketing (come Taffo per esempio). 

Per fare un lavoro del genere, però, bisogna ovviamente non avere paura della morte, non lasciarsi impressionare dai cadaveri, avere uno stomaco forte, stabilità psicologica e, non ultimo, essere empatici con chi soffre.

Un addetto alle pompe funebri (ovvero un lavoratore dipendente) in Italia può guadagnare dai 1.500 ai 3.000 euro al mese. Figurarsi quanto può guadagnare il titolare dell’azienda!

Solo nel 2019 sono stati realizzati oltre 2.1 miliardi di euro di fatturato nel settore funerario.

Le imprese di pompe funebri organizzano tutto ciò che ha a che fare con un funerale. Preparano il defunto per la sepoltura, consigliano i familiari e organizzano i servizi funebri. Ecco perché, come dicevamo prima, è indispensabile una stabilità psichica non indifferente e un’empatia elevata. 

Tra i lavori che nessuno vuole fare c’è anche il macellaio!

Lavorare come macellaio significa fare un duro lavoro fisico, inoltre per fare questa carriera non deve darti fastidio il freddo. Questo perché i posti di lavoro di un macellaio sono spesso freddi e umidi.

Il macellaio si può occupare di tutte le fasi di lavorazione della carne. Prima della macellazione, collabora con il veterinario e le autorità sanitarie per verificare la salute degli animali.

Dopo si dedica alla disossamento e alla preparazione di tagli primari e secondari di carne destinati alla vendita o a successive trasformazioni industriali.

Anche questo, però, è un lavoro ben pagato. Di solito un macellaio può guadagnare tra i 30.000 e i 49.000 euro annui. 

Un altro dei lavori che quasi nessuno vuole fare: il netturbino!

Uomini e donne che fanno i netturbini hanno il compito (onorevole) di svuotare e pulire i bidoni della spazzatura o guidare i camion dei rifiuti, di pulire le strade, di smaltire i rifiuti.

Ma c’è anche un altro motivo per cui quasi nessuno vuole fare l’operatore ecologico: gli orari di lavoro.

Alzarsi alle 3 o alle 4 di mattina, tutti i giorni non è affatto semplice, se pur significa avere quasi tutto il giorno libero, è dura alla lunga. 

I requisiti per diventare operatore ecologico sono pochi: in genere è richiesto il diploma di licenza media e la patente B, necessaria ad esempio per la guida di veicoli motorizzati per la pulizia stradale.

Tra i lavori che ormai nessuno vuole fare c’è anche il parroco!

La chiesa gioca un ruolo sempre meno importante e chi decide di diventare un parroco, spesso lo fa per vocazione e quindi non lo fa per soldi

I guadagni, comunque, non sono altissimi. I semplici preti guadagnano circa 1000 euro al mese, mentre i parroci guadagnano circa 1200 euro al mese. Più aumenta l’anzianità e si arriva a coprire ruoli di prestigio e più si guadagna. 

Sempre meno persone vogliono lavorare nella ristorazione!

Lo stiamo sentendo spesso ultimamente: ristoranti, bar, pub non riescono a trovare personale. Perché questa difficoltà?

Spesso la difficoltà dei ristoratori nel trovare risorse umane disponibili a lavorare, dipende dalla bassa retribuzione (questo avviene più al Sud che al Nord).

Altri motivi per cui molti rifiutano di lavorare nella ristorazione è il rifiuto di lavorare durante i week end, le festività, la sera, insomma quando gli altri sono liberi.

Inoltre lavorare a contatto con la gente, spesso impaziente, non è un lavoro adatto a tutti. 

Qualsiasi sia la motivazione, c’è carenza di personale nell’ambito della ristorazione. Anche gli stipendi non sono alti: un cameriere prende uno stipendio minimo di 15.000 euro annui e spesso fa anche più di otto ore lavorative al giorno. L’unica cosa che può far aumentare le entrate, sono le mance. 

Tra i lavori che nessuno vuole fare: lavorare sulle piattaforme petrolifere!

Hai mai sentito parlare del lavoro massacrante che si svolge sulle piattaforme petrolifere? Tanti giorni lontani da casa e dalla propria famiglia, ma la retribuzione è assolutamente commisurata a questo sacrificio: un semplice operaio può guadagnare anche 4.000 euro netti al mese, mentre un ingegnere anche 8.000.  

In cosa consiste lavorare su una piattaforma petrolifera e quali pre-requisiti bisogna avere? 

Una piattaforma petrolifera è quasi come un micro-cosmo e su di essa i lavori da fare sono tantissimi. 

Ad esempio sulla piattaforma di perforazione di circa 8.000 metri quadrati “Sleipner A”, a 150 km al largo della costa norvegese, ci sono circa 240 dipendenti (a volte anche di più). Qui vengono estratti circa 22,5 milioni di metri cubi di gas ogni 24 ore. L’alto numero di dipendenti è necessario per far funzionare tutto senza intoppi.

Su una piattaforma petrolifera troviamo operai, idraulici, elettricisti, perforatori, cuochi, meccanici e, ovviamente, ingegneri.  

Per quanto riguarda l’orario di lavoro, ogni azienda ha le sue regole, certo, ma in generale come dipendente di una piattaforma petrolifera si può presumere di dover lavorare dodici ore al giorno per 14 giorni. 

Il riposo che segue, di solito, le due settimane di lavoro è di altrettante due settimane o talvolta anche di più.

Per fare questo tipo di lavoro sono necessari:

Condizione fisica e mentale molto buona ed elevata etica del lavoro a causa di orari di lavoro molto duri

Tra i lavori che nessuno vuole fare c’è anche l’agente assicurativo; lo avresti mai detto?

Il lavoro dell’agente assicurativo si è fatto, con il passare del tempo, una cattiva reputazione. Ciò è probabilmente dovuto all’immagine dell’agente assicurativo che, fino a qualche anno fa, girava di casa in casa. Gli agenti assicurativi si sono guadagnati così un posto nella top ten dei lavori più impopolari. 

Ma di preciso quali sarebbero i compiti di un agente assicurativo? E quanto si può arrivare a guadagnare? 

L’agente assicurativo, senza girarci attorno, ha il compito di “vendere” polizze assicurative e, dunque, di attirare nuovi clienti per la compagnia per la quale lavora. 

Oggigiorno è più difficile ritrovarsi un agente assicurativo dietro la porta a causa del Covid, a causa della diffidenza delle persone. Ecco perché, di solito, si preferisce utilizzare il telefono, i social o il classico passaparola.

Il prodotto che l’agente assicurativo tenta di vendere è una polizza a protezione di qualsiasi cosa (casa, salute, macchina, assicurazione sulla vita e così via) venduta dalla compagnia assicurativa per la quale l’agente lavora. Ci sono molti pacchetti diversi con vari vantaggi e anche vari svantaggi.

Se anche la reputazione che gli agenti assicurativi hanno non sia delle migliori, la retribuzione (di solito formata da una parte fissa e una provvigione sui contratti portati a termine): il reddito mensile di un assicuratore esperto può arrivare anche ai 3.000, 3.500 euro al mese. Più si è esperti e più la retribuzione aumenta. 

Le skills necessarie per fare l’agente assicurativo sono:

  • Atteggiamento affascinante, educato e competenza nella materia trattata;
  • Empatia, simpatia e affabilità con i clienti;

In Conclusione:

Esistono “lavori ben pagati che nessuno vuole fare”, ma ovviamente questi non sono considerati difficili o impopolari senza motivo, lo sono perché hanno delle difficoltà intrinseche. Ma se a voi dovesse piacere uno di questi lavori, potreste trovare delle proposte allettanti!

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate