Pagamento pensioni marzo 2022: ecco le date in cui arriva!

Grazie all'ordinanza emanata dalla Protezione Civile è cambiato il modo in cui avviene il pagamento delle pensioni, e questo accadrà anche a marzo 2022.

A causa dell’emergenza epidemiologica sono cambiate le modalità con cui avviene il pagamento delle pensioni, e questo accadrà anche per quella relativa a marzo 2022.

Infatti, dallo scoppio della pandemia, l’erogazioni avvengono in anticipo e con la proroga dello Stato di Emergenza questa situazione continua a verificarsi.

Lo scopo è quello di limitare il più possibile gli assembramenti presso gli uffici postali, dato che il ritiro manuale avviene presso le Poste Italiane.

Grazie all’ordinanza n.849 pubblicata dalla Protezione Civile sono state sancite le regole che determinano i pagamenti dei mesi di febbraio e marzo, e INPS e Poste dunque hanno potuto stabilire i giorni cui si potrà andare a ritirarli.

Nel mese scorso i pagamenti sono stati elargiti a partire dal 26 gennaio fino al primo febbraio, seguendo l’ordine alfabetico dei cognomi come da regolamento.

Andiamo dunque a vedere le date del pagamento delle pensioni di marzo 2022.

Prima di proseguire vi consigliamo la visione del seguente video YouTube di Mr LUL lepaghediale, nel quale viene approfondito l’argomento.

Pagamento pensioni marzo 2022: quando arriva?

L’emergenza epidemiologica ha cambiato molte cose dal momento del suo triste arrivo, compreso il pagamento delle pensioni.

La proroga dello Stato di Emergenza ha confermato anche per questi mesi alcune misure che hanno l’obiettivo di salvaguardare la salute, tra queste anche il pagamento anticipato delle pensioni.

Questo fondamentalmente per evitare pericolosi assembramenti negli uffici postali, situazione che prima della pandemia si verificava spesso.

Questa proroga dello Stato di Emergenza potrebbe essere l’ultima, il Governo si sta impegnando affinché lo sia, ma non c’è ancora certezza sul prossimo futuro.

Molto dipende dal numero dei contagi, delle terapie intensive e più in generale dalla situazione sanitaria in cui verterà il nostro Paese, con la speranza ovviamente che le cose vadano per il meglio.

I mesi di dicembre e gennaio sono stati traumatici, le festività natalizie sono state devastanti per l’aumento dei contagi e hanno mandato in tilt il sistema sanitario, con i medici di base costretti a fare ben di più di qualche semplice straordinario.

Ora però la situazione si è nuovamente stabilizzata o almeno così sembra, speriamo dunque che le prossime settimane ci diano ulteriori buone notizie.

Dopo la doverosa divagazione che serve a spiegare perché è cambiato il modo di erogare le pensioni, andiamo a vedere le date del pagamento delle pensioni di marzo 2022.

Per quanto riguarda chi ritira manualmente i soldi presso le Poste Italiane, la pensione arriverà l’ultima settimana di questo mese, e il ritiro avverrà in ordine alfabetico con riferimento al cognome.

Per chi invece attende il bonifico bancario, la pensione arriverà il primo marzo, ovvero il primo giorno utile del mese di riferimento.

Pagamento pensioni marzo 2022: l’ordine alfabetico

Abbiamo detto in precedenza che il pagamento delle pensioni di marzo 2022, presso le Poste, seguirà l’ordine alfabetico relativo al cognome dell’intestatario.

A sancire la conferma di questa regola, oltre alla proroga dello Stato di Emergenza, è anche l’ordinanza n.849 della Protezione Civile, che conferma nuovamente l’anticipo e le modalità con cui si devono comportare l’INPS e le Poste.

Al momento la scaletta dei pagamenti ufficiale non è ancora stata pubblicata, ma possiamo avvalerci di quella relativa allo scorso mese, dato che l’andamento in questi mesi non è praticamente mai variato.

Dunque il pagamento della pensione di marzo 2022, per i beneficiari con il cognome che inizia per A o per B, arriverà mercoledì 23 febbraio.

Il 24 febbraio invece sarà il turno dei beneficiari con un cognome che inizia con C e D, venerdì 25 febbraio, invece, sarà il turno dei cognomi dalla E fino alla K.

Sabato 26 verrà pagata la pensione a chi ha un cognome con iniziale L, M, N e O.

Dovranno attendere la settimana successiva tutti gli altri, lunedì 28 febbraio verranno pagati i cognomi con iniziale P, Q ed R e finalmente, nella giornata di martedì primo marzo, verranno pagati gli ultimi rimasti.

Sempre il primo marzo verranno anche accreditate le pensioni di chi le attende sul proprio conto.

Lo Stato di Emergenza, come detto, svolge un ruolo chiave sul mantenimento di questo sistema di pagamento.

È pur vero però che Mario Draghi e il Governo possano decidere anche di mantenere le stesse modalità anche in post pandemia, staremo a vedere se questo accadrà.

Pagamento pensioni marzo 2022 a domicilio: a chi spetta

A partire dal 6 aprile 2020 lo Stato ha introdotto una nuova procedura davvero interessante, ovvero quella che permette di ricevere la pensione direttamente presso la propria abitazione.

Questo per diminuire il numero di assembramenti e per tutelare i soggetti maggiormente a rischio, ovvero gli anziani.

Questo è il risultato del sodalizio stipulato tra le Poste e e i Carabinieri, saranno infatti quest’ultimi a recapitare la busta a casa del beneficiario.

Questo servizio non è rivolto a tutti ma bensì solamente a chi rispetta il requisito fondamentale, ovvero quello anagrafico.

Potranno beneficiare del servizio a domicilio, che ovviamente è sicuro dato che coinvolge i Carabinieri, solamente chi ha compiuto almeno 75 anni.

Per usufruire del servizio è necessario telefonare direttamente alla caserma più vicina a casa oppure, in alternativa, telefonare al numero 800.556.670, che è completamente gratuito.

Il servizio non ha nessun costo ed è molto utile e apprezzato poiché consente anche di evitare inutili perdite di tempo, oltre che evitare di esporsi a rischi epidemiologici.

Vedremo se al termine della pandemia questo servizio verrà mantenuto oppure se cesserà di esistere.

Pagamento pensioni marzo 2022: obbligo di Green Pass

Nelle ultime settimane è imperversato il dibattito relativo al ritiro presso le Poste delle pensioni, e questo anche a causa di una mala informazione che ha intasato la rete.

I social pullulavano di notizie che asserivano esserci l’obbligo vaccinale per poter entrare negli uffici postali, ma questa notizia è assolutamente falsa.

Non è infatti obbligatorio essere vaccinati per potervi accedere, questa è sembrata piuttosto essere una mossa di denigrazione nei confronti del Governo, ma la realtà è ben diversa.

C’è l’obbligo di esibire il Green Pass, e questo è vero, ma è obbligatorio essere in possesso di quello base.

Di conseguenza non è necessario aver effettuato alcun vaccino, e tutti i non vaccinati possono accedere al servizio.

Il vincolo è quello di aver effettuato un tampone antigenico con una validità di 48 ore, in alternativa va bene anche il molecolare che ha una validità di 72 ore.

Per chi invece risulta essere guarito dal Covid, oppure vaccinato, non è necessario effettuare alcun tampone dato che è in possesso di un Green Pass di livello superiore.

Siamo consapevoli che per qualcuno possa risultare fastidioso e vincolante l’obbligo di presentare il Green Pass, ma questa è stata la scelta del Governo e non sta a noi, in questa sede, discuterne e prendere posizione.

Per il momento bisognerà attenersi alle regole scritte in questo paragrafo, staremo a vedere se nelle prossime settimane queste regole cambieranno, cosa probabile con la fine dello Stato di Emergenza.

Pagamento pensioni marzo 2022: e le prossime mensilità?

Abbiamo fatto il punto su tutto quello che riguarda il pagamento delle pensioni di marzo 2022, abbiamo visto le date, le modalità di ritiro e gli obblighi legati al Green Pass.

La domanda ora sorge spontanea: per quanto ancora dureranno queste normative? Le prossime mensilità saranno uguali a quella in corso?

Per rispondere dobbiamo partire da un presupposto, ovvero che ogni decisione presa dagli enti di riferimento sta prendendo in esame l’andamento della curva dei contagi.

Oltre a questo viene tenuto conto del tasso di mortalità e di posti letto occupati in terapia intensiva, tutti dati ai quali ormai siamo abituati.

Le regole in vigore sono andate di pari passo con lo Stato di Emergenza, e dunque è lecito immaginarsi che, con la scadenza di quest’ultimo, tutto possa ritornare alla normalità.

È però anche possibile immaginare diversi scenari e ora andremo ad analizzarli.

Il primo è quello di una stretta minore da parte del Governo, con restrizioni minori e dunque meno vincoli obbligatori per i cittadini.

Di conseguenza potrebbe essere abolito l’obbligo di presentare il Green Pass base, anche se a questo punto verrebbe tolto anche in tutti gli altri uffici.

L’altro scenario possibile è quello che, anche al termine dell’emergenza epidemiologica, vengano mantenuti i metodi d’erogazione, come ad esempio l’ordine alfabetico e il pagamento in anticipo.

Questo perché la procedura sta funzionando e intasa meno gli uffici postali, evitando dunque di fare inutili code e non sovraccaricando gli impiegati.

Infine, potrebbe essere mantenuta anche la consegna a domicilio per i più anziani, e questa più che una possibilità è una speranza di chi sta scrivendo questo articolo.

Pagamento pensioni marzo 2022: l’anticipo piace ai cittadini

Non tutti i male vengono per nuocere, e nonostante questa enorme piaga che è la pandemia sia troppo grande per vederci un lato positivo, qualcosa è riuscita a migliorare.

Stiamo parlando del sistema di pagamento della pensione, che nonostante sia nato con il solo scopo di evitare gli assembramenti, si sta rivelando un metodo intelligente e piace a molti cittadini.

Piace agli impiegati postali che non si trovano costretti a gestire code chilometriche, e piace ai cittadini che invece non si trovano costretti in coda.

Il pensionato ha una data precisa nella quale presentarsi in posta e può dunque organizzarsi per presentarsi, consapevole che la mole di persone è diminuita di molto.

Anche il sistema di anticipo del pagamento ovviamente piace molto, e sia la procedura sopra descritta che l’anticipo costituiscono una forma di sicurezza per il cittadino.

Staremo a vedere se queste caratteristiche sul pagamento verranno confermate anche al termine di questa enorme piaga che è la pandemia, così potremo definitivamente confermare che non tutti i mali vengono per nuocere

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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