Pensioni integrative, ecco il piano per i giovani del Governo Meloni

Pensioni integrative, il piano per i giovani del Governo Meloni. Ecco le misure allo studio che saranno oggetto di confronto con i sindacati.

Il governo Meloni ha intenzione di prendere in mano un dossier molto delicato come quello delle pensioni.

Sul tavolo di confronto con i sindacati di certo le modalità di accesso alla pensione sul breve termine, ma occorre anche ragionare più in prospettiva per trovare una soluzione principalmente per i giovani.

La maggiore flessibilità del mercato del lavoro, i contratti a termine e la mancanza di continuità lavorativa rendono più complesso il percorso per raggiungere una pensione dignitosa.

Con il passaggio al sistema totalmente contributivo molti giovani potrebbero avere pensioni decisamente basse, per utilizzare un eufemismo. Ecco che cosa ha in cantiere il governo per i giovani.

Il confronto tra Governo e sindacati dovrebbe ripartire a fine giugno

Il cantiere sulla previdenza tra Governo e sindacati dovrebbe ripartire entro la fine di giugno. E questa potrebbe essere l’occasione per presentare ai sindacati una bozza di piano giovani.

Il Governo e la presidente del consiglio Giorgia Meloni hanno ben presente questa situazione ma stante la situazione di bilancio dello stato non è che i margini d’intervento dell’esecutivo possano essere così elevati. Ma ci sono alcuni obiettivi per i giovani verso i quali l’esecutivo pare puntare.

L’obiettivo del Governo sarebbe quello di favorire le pensioni integrative

Il Governo starebbe studiando un piano da presentare alle forze sindacali. Obiettivo sarebbe quello di favorire per i giovani l’accesso a fondi di pensione complementare. Chi oggi non ha guadagni elevati e con il contributivo potrebbe avere una pensione molto bassa potrebbe aggiungere una seconda pensione integrativa attraverso l’adesione ad un fondo pensione complementare.

Nelle intenzioni del Governo ci sarebbe la possibilità di dare incentivi a quante più persone decidano di iscriversi ad un fondo per la pensione complementare.

Versare ora ulteriori contributi per una pensione futura però è una situazione che non tutti i lavoratori possono permettersi.

L’esecutivo starebbe cercando soluzioni per favorire l’accesso a queste pensioni integrative ad esempio aumentando gli sconti e gli incentivi fiscali per chi decide di percorrere questa strada.

Altro passaggio chiave quello del riscatto ultra agevolato della laurea

Un altra tematica sulla quale l’esecutivo starebbe riflettendo è quella di dare un riscatto agevolato per la laurea. Si parla da tempo di potere valorizzare gli anni di studio universitario per la pensione.

Ma questa situazione non può risolversi con l’avviamento di un riscatto gratuito e universale. Per la semplice ragione che questa misura costerebbe troppo.

Ma se una gratuità totale al momento non può essere concessa si cercherà da parte dell’esecutivo di arrivare a concedere un riscatto degli anni dell’università che sia più semplice e meno costoso rispetto ad oggi.

Un progetto anche legato all’educazione finanziaria

Il Governo vorrebbe anche puntare sulla promozione dell’educazione finanziaria.

I giovani devono essere informati sulle diverse opzioni previdenziali disponibili e sulle strategie di investimento più adeguate per le proprie esigenze.

Allo studio anche forme di garanzia per chi ha lavorato in maniera discontinua

E ancora in seno al Governo si ragiona su forme di garanzia particolari per legare i periodi contributivi.

Ad esempio: se un giovane in un numero da definirsi di anni ha lavorato un numero di mesi da stabilire, ma in maniera discontinua, magari per via di contratti precari, potrebbero essere considerati ai fini pensionistici tutti gli anni pieni.

La premier Giorgia Meloni ha parlato di una necessità di disinnescare una bomba sociale che potrebbe esplodere

Di certo la premier Giorgia Meloni, ha ben presente come questa situazione possa diventare potenzialmente un grande problema.

E la premier senza giri di parole parlando con le forze sindacali nel recente incontro di fine maggio ha detto che

l’esecutivo è intenzionato a disinnescare questa che ha definito come una bomba sociale e garantendo il proprio impegno e quello del Governo da lei guidato ad arrivare a una ”adeguata copertura previdenziale anche per le giovani generazioni che devono fare i conti spesso con carriere che sono discontinue.

Pensioni accettabili solo per chi è impiegato nelle Forze Armate e nel mondo della Sanità

Il Sole 24 Ore cita una simulazione realizzata da parte della Corte dei Conti che analizza i dati di un campione INPS relativo alle persone quarantenni in attività. Da questo studio emerge che solo gli assunti nelle Forze Armate e nel comparto della sanità pubblica possono aspirare ad avere una pensione accettabile.

Lo studio ha fatto emergere che invece sono in posizione di maggiore fragilità i lavoratori del settore autonomo, i coltivatori diretti e le lavoratrici nel settore privato.

L’ultima relazione annuale della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) mette in evidenza come ai fondi pensione acceda un numero troppo basso di giovani, ovvero di chi avrebbe, almeno sulla carta, maggiormente bisogno di costruirsi un paracadute previdenziale.

LEGGI ANCHE: Cedolino pensione di luglio: ecco come visualizzare in anticipo gli importi dell’assegno

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