INPS, pensioni minime in aumento più arretrati. Ecco i nuovi importi dal 1° luglio 2023

Scatta finalmente dal 1 luglio 2023 il tanto annunciato aumento delle Pensioni minime INPS. Ecco i nuovi importi.

Novità in arrivo per le Pensioni minime INPS. Scattano dal 1° luglio 2023 gli aumenti previsti dalla legge di Bilancio. Si tratta dunque di ottime notizie per i 1.3 milioni di pensionati italiani.

L’aumento tanto atteso è stato più volte annunciato da Giorgia Meloni ma fino  a questo momento non aveva trovato compimento.

Nella manovra finanziaria il governo Meloni aveva inserito l’incremento ma la platea dei beneficiari risultava non molto chiara.

Cosi l’INPS ha cercato di risolvere i problemi tecnici richiedendo allo stesso governo chiarimenti e ulteriori dettagli.

Secondo le fonti ufficiali l’aumento delle pensioni minime sarebbe assegnato agli over 75.

Il ritardo è stato dovuto all’individuazione della platea di beneficiari cosi da evitare il rischio di erogare gli aumenti anche a chi non ne ha diritto.

Stando dunque alle ultimissime indiscrezioni sarebbe tutto pronto per far partire gli aumenti delle pensioni minime a partire da luglio 2023.

Vediamo nel dettaglio tutti i nuovi importi e le novità a riguardo.

INPS, pensioni minime in aumento più arretrati. Ecco i nuovi importi dal 1° luglio 2023

Aumentano le pensioni minime INPS. Dal 1 Luglio parte finalmente l’adeguamento deciso dal governo nella scorsa legge di bilancio di dicembre.

Dopo 5 mesi dalla decisione presa dal governo Meloni, l’INPS è pronta a partire. Ad inizio aprile infatti l’ente ha emesso una circolare dove vengono individuati i criteri di massima per applicare gli aumenti ma l’effettivo via libera dovrà essere comunicato con un messaggio successivo.

Per intanto i fondi stanziati nella legge di  bilancio sono di circa 480 milioni quest’anno e 379 nel 2024.

L’esecutivo in realtà aveva più volte sottolineato la necessità di procedere nell’immediato all’aumento delle minime per contrastare il tasso inflazionistico salito qualche mese fa all’11,6%.

L’intervento nello specifico prevedeva un rialzo degli importi delle prestazioni previdenziali minime attualmente di 563,74 euro mensili.

Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni, l’INPS starebbe per rendere esecutiva la circolare pubblicata il 3 aprile che contiene tutti i dettagli degli aumenti.

Nello specifico, l’aumento dovrebbe essere concesso da gennaio a dicembre 2024 e dovrebbe essere dell’1,5% per le pensioni pari o inferiori al trattamento minimo INPS per il 2023, e del 2,7% in più nel 2024. Mentre per gli over 75 l’aumento per il 2023 sarà del 6,4%.

Pensioni minime, questi i nuovi importi

Come abbiamo detto, l’incremento non spetta a tutti ma a coloro che ricevono una prestazione pensionistica INPS, pari all’importo minimo cioè 563,74 euro, o cifre più basse.

Dunque per gli over 75 si aspetta un aumento fino a 600 euro. Oltre dunque alla rivalutazione, la legge di bilancio ha previsto una maggiorazione del 6,4% per i pensionati over 75.

Ciò è stato già indicato nella circolare INPS del 3 aprile e dunque i beneficiari over vedranno dal 1 Luglio un aumento di 36,08 euro al mese.

Coloro che percepiscono la pensione minima dunque l’importo dell’assegno sale a 599,82 euro al mese.

Inoltre va detto che chi percepisce più della pensione minima ma meno del nuovo importo l’assegno verrà integrato per raggiungere quella cifra.

Per coloro che hanno meno di 75 anni, invece, l’incremento è più contenuto. L’aumento sarà dell’1,5% passando dunque da 563,74 a 572,20 euro, che vuol dire un aumento di poco più di 8 euro.

Attenzione perché il primo assegno di luglio sarà particolarmente alto. L’INPS pagherà anche gli arretrati a partire da gennaio.

Quindi tutti i beneficiari, ossia coloro che percepiscono un assegno minimo e soprattutto gli over 75 anni riceveranno un assegno particolarmente sostanzioso anche in forza della quattordicesima sempre in pagamento a Luglio.

Si tratta della somma aggiuntiva che spetta a chi ha almeno 64 anni e un reddito complessivo fino a un massimo di 1,5 volte il trattamento minimo annuo del Fondo pensioni lavoratori dipendenti fino al 2016 e fino a 2 volte il trattamento minimo annuo del Fondo lavoratori dipendenti dal 2017.

Cosa succederà nel 2024?

La situazione però nonostante questi aumenti previsti resta instabile.

Infatti tutto dovrebbe cambiare a partire da gennaio 2024, perché l’aumento con queste modalità è previsto solo per quest’anno.

Dal 2024 ci sarà un aumento unico per tutti i pensionati, senza distinzione di età. Dunque l’importo minimo dal prossimo gennaio dovrebbe essere del  2,7%.

Si tratta di indiscrezioni, perché al momento non è possibile fare stime esatte anche perché la percentuale è legata all’’inflazione.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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