Premi di produttività: novità busta paga! Chi avrà i soldi

Novità per i premi di produttività in busta paga: cambiano le tasse applicate! Ecco i modi per ricevere l’intero importo del premio e chi sono i fortunati.

Arrivano novità in busta paga grazie alla nuova detassazione dei premi di produttività, mediante il quale i lavoratori italiani potranno accedere a benefici e aumenti dello stipendio, qualora sussistano alcuni casi specifici.

Per capire, tuttavia, quali saranno i lavoratori fortunati che potranno accedere ai premi di produttività in busta paga, è importante approfondire come funzionano i premi di produttività e come sono riconosciuti direttamente in busta paga.

È chiaro che si tratta dell’erogazione di un vero e proprio compenso aggiuntivo che potrà essere più o meno aggiunto in busta paga, su richiesta del datore di lavoro, nelle situazioni in cui venga raggiunto una determinata condizione prestabilita.

Per questo motivo, l’erogazione e i pagamenti relativi ai premi di produttività non potrà avvenire in maniera uguale nei confronti di tutti i lavoratori, bensì è fortemente legata ad ogni singolo lavoratore.

A questo proposito, all’interno del seguente articolo, andremo a fornire una serie di approfondimenti non soltanto in riferimento al meccanismo che sussiste alla base dell’erogazione dei premi di produttività nei confronti dei lavoratori. 

Infatti, al fine di  identificare chi saranno i più fortunati che potranno ricevere più soldi in busta paga, grazie appunto al premio di produttività, è importante anche andare ad evidenziare le ultime novità sui premi di produttività in busta paga entrate in vigore per il 2022.

Premi di produttività in busta paga: cosa sono? Le caratteristiche!

Dunque, si ritorna a parlare di busta paga. Questa volta, però, al centro del dibattito non sono finiti gli aumenti generali che potrebbero andare ad interessare l’intera platea di lavoratori, con l’erogazione del famoso bonus 200€.

Infatti, tra i vari fattori che potrebbero di fatto determinare un aumento dello stipendio non vi sono soltanto bonus ed indennità, ma anche altri aspetti, come ad esempio i premi di produttività. 

I premi di produttività rappresentano di fatto un compenso che viene erogato e pagato da parte del datore di lavoro nei confronti di una platea ben definita di lavoratori, attraverso un premio riconosciuto direttamente all’interno della busta paga.

Si tratta, nello specifico, di compensi che potranno essere conferiti nei confronti di lavoratori e collaboratori, in aggiunta agli importi che compongono l’effettivo stipendio base

L’obiettivo, dunque, dell’introduzione e del continuo riconoscimento da parte delle aziende e dei datori di lavoro dei premi di produttività in busta paga è quello di motivare maggiormente i propri collaboratori, al fine di incentivare un miglioramento delle loro performance sul posto di lavoro.

Chi può ricevere i premi di produttività in busta paga? I fortunati

In questo senso, innanzitutto occorre precisare che la possibilità di accedere o meno ai premi di produttività dipenderà essenzialmente da una serie di fattori, in particolare dagli accordi che sono stati intrapresi con il proprio datore di lavoro. Allo stesso tempo, anche gli importi saranno di fatto molto variabili, in quanto correlati all’attività svolta dal lavoratore.

In linea generale, si può confermare che il riconoscimento dei premi di produttività percepiti attraverso il pagamento della busta paga mensile, avviene essenzialmente nei casi in cui grazie al lavoro e alle attività svolte da un determinato gruppo di persone, l’azienda è riuscita a raggiungere determinati obiettivi. 

Questi ultimi possono essere misurati in relazione non soltanto all’effettiva produttività, dunque al numero di prodotti, ma anche in termini di qualità, efficienza oppure innovazione, a seconda del contesto di lavoro a cui si riferisce.

Premi di produttività in busta paga nel 2022: cosa c’è da sapere? 

Prima di descrivere ed approfondire le ultime novità legate ai premi di produttività in busta paga che si sono susseguite nel corso degli ultimi mesi, è importante fare alcune precisazioni, necessarie per comprenderne a pieno la portata degli effetti.

A questo proposito, infatti, l’erogazione e dunque il riconoscimento dei premi di produttività direttamente in busta paga potrà avvenire esclusivamente in quei casi in cui sia stato stipulato un effettivo accordo tra l’azienda o il datore di lavoro e le associazioni dei lavoratori o i sindacati più rappresentativi che operano nel territorio nazionale.

Un ulteriore aspetto da mettere in evidenza quando si parla della possibilità per i lavoratori di accedere a dei premi di produttività che saranno riconosciuti direttamente in busta paga, riguarda la decontribuzione. 

Effettivamente, sulla base del decreto-legge numero 318 dell’anno 1996, il quale fu successivamente convertito nella legge di conversione numero 402 del 1996, anche i premi di produttività in busta paga dovranno essere interessati dal meccanismo di decontribuzione.

Dunque, secondo quanto definito dall’attuale normativa, è necessario precisare che il premio di produzione in busta paga risulta essere assoggettabile ad un’imposta sostituiva pari al 10%. A questo proposito, è stato fissato un ammontare massimo di 3.000 euro di imposta sostitutiva.

Tale soglia aumenta fino a 4.000 euro nei confronti di quei contratti che sono stati accordati e firmati prima della data del 24 aprile del 2017, esclusivamente se vi siano dei casi di coinvolgimento paritetico dei dipendenti.

Tassazione per i premi di produttività in busta paga: cosa cambia nel 2022?

Sicuramente la questione della tassazione sui premi di produttività in busta paga non fa affatto piacere ai lavoratori che si ritrovano a dover perdere non pochi soldi dallo stipendio, anche in quei casi in cui il datore di lavoro decide di riconoscere loro un piccolo compenso aggiuntivo.

Ma non è finita qui. Infatti, a seguito della formulazione e dell’entrata in vigore della recente Legge di Bilancio 2022, la squadra dell’esecutivo guidata dal premier italiano Mario Draghi, ha deciso di introdurre un’importante novità per la busta paga che riguarderà in particolar modo anche i premi di produzione.

Effettivamente con la nuova manovra finanziaria, il Governo Draghi ha approvato una nuova soglia limite, entro cui i benefici accessori alla normale retribuzione dei dipendenti, tra cui appunto i premi di produttività, non sono tassati.

A questo proposito, occorre sottolineare che mentre per gli anni 2020 e 2021, era stata fissata l’applicazione della tassazione in busta paga per i premi di produttività che superavano i 516,46 euro, ora cambiano di nuovo i limiti.

Questa volta, infatti, potranno non essere tassati esclusivamente quei Fringe benefit, come appunto i premi di produttività, che non superano i 258,23 euro.

Come beneficiare dei premi di produttività in busta paga? 

Dunque, i lavoratori avranno la possibilità di scegliere come utilizzare e beneficiare dei premi di produttività a loro riconosciuti. In tal senso, potranno quindi prendere la decisione di convertire tali premi in servizi di welfare aziendale, qualora sussista tale possibilità nel contratto.

In questo modo, i lavoratori in questione potranno così evitare di vedere il proprio premio di produttività coinvolto dalla tassazione annuale, trasformandosi dunque in un vero e proprio supporto alla vita quotidiana del lavoratore.

Per questo motivo, i premi di produttività potrebbero quindi non essere percepiti direttamente in busta paga, bensì attraverso il riconoscimento di una serie di benefit, come ad esempio il sostegno alle spese scolastiche oppure la previdenza di tipo integrativo.

Allo stesso tempo, un altro modo per poter convertire i premi di produttività potrebbe essere quello dei buoni acquisto, ovvero di servizi o beni aggiuntivi rispetto alla tradizionale retribuzione che non concorrono alla formazione del reddito lavorativo, in quanto non si presentano sotto forma di denaro.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate