Il nuovo decreto proposto dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti ha avuto approvazione nella seduta del Consiglio dei Ministri e prevede alcune nuove misure per il secondo trimestre del 2023.
Particolare attenzione è stata dedicata alle spese di famiglie e imprese in ambito energetico. Il provvedimento da 4,9 miliardi di euro tiene conto dell'attuale andamento dei prezzi dell'energia. In quest'ottica vediamo come cambiano spese e imposte nelle bollette di gas e luce.
Cosa cambia con il nuovo Decreto Bollette: le spese per luce e gas
Il nuovo Decreto Bollette promosso dal Ministro Giorgetti conferma parte delle misure di sostegno previste già per il primo trimestre, alla luce del caro energia, ma arrivano anche alcune novità.
Per il secondo trimestre del 2023 viene prorogato il taglio dell'Iva sul gas, che resta al 5%. Lo stesso valore di imposta rimane anche per le spese di teleriscaldamento ed energia termica prodotta con il metano. Rimangono inoltre azzerati gli oneri di sistema.
Un primo cambiamento riguarda il contributo previsto per gli utenti che consumano meno di 5.000 metri cubi di gas all'anno. Questo aiuto è stato limitato al solo mese di aprile e ridotto al 35% del valore applicato invece nel primo trimestre.
Ulteriore novità per le spese della luce: l'eliminazione degli oneri finora prevista non viene più citata nella bozza, quindi dovrebbe tornare in vigore la normale imposta degli oneri di sistema sull'elettricità, che pesa sulle bollette della luce per il 20%.
Gli altri bonus previsti dal nuovo decreto
Tra le misure di sostegno alle famiglie previste dal decreto, è confermato per il trimestre aprile-giugno il bonus sociale: l'ulteriore sconto in bolletta predisposto per le famiglie con ISEE fino a 15.000 euro, che ha coinvolto fino a 4,5 milioni di famiglie.
Una novità è invece rappresentata dal bonus previsto per gli ultimi mesi del 2023. In previsione della prossima stagione più fredda, il decreto riconosce un contributo per le famiglie non già titolari del bonus sociale. L'aiuto arriverà in quota fissa, differenziato per zone climatiche e non per reddito ed è previsto per il periodo dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023. Ulteriori specifiche di questa nuova misura devono ancora essere determinate.
Le misure per le imprese e gli altri provvedimenti del decreto
In ambito di impresa, i crediti di imposta vengono confermati per il prossimo trimestre al 40% e 45% solo per le aziende che nei primi tre mesi del 2023 hanno registrato un incremento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore del 30% rispetto alla media del primo trimestre 2019.
Non solo energia, anche in materia di sanità si è pronunciato il decreto, stanziando 1,1 miliardi a favore di Regioni e Province autonome per limitare l’impatto del payback dei dispositivi medici sulle aziende del settore.
Inoltre in ambito fiscale sono state introdotte modifiche ad alcune scadenze: slitta al 31 ottobre la data di scadenza del 31 marzo, per il pagamento della prima rata per regolarizzare le irregolarità, le infrazioni e l’inosservanza di obblighi o adempimenti, di natura formale, commesse fino al 31 ottobre 2022.
Per quanto riguarda il ravvedimento speciale sulle dichiarazioni validamente presentate per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2021 e precedenti, la prima rata slitta dal 31 marzo al 30 settembre 2023.
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