Congresso Pd, chi sarà il segretario? La sfida di Schlein. Bonaccini e Nardella in attesa

Congresso Pd, chi sarà il nuovo segretario dopo Letta? La sfida di Elly Schlein. Stefano Bonaccini e Dario Nardella in attesa. Il punto della situazione.

Congresso Pd, chi sarà a succedere a Enrico Letta nel ruolo di segretario del Partito Democratico? La partita è ancora lunga, le primarie al momento sono fissate per il 12 marzo 2023 ma da più parti vista la situazione attuale si spinge per farle prima.

E per accorciare i tempi di un congresso che deve dare una nuova leadership al partito. Come noto Letta ha deciso di non ricandidarsi.

Letta nei giorni scorsi, polemizzando con Giuseppe Conte, Matteo Renzi e Carlo Calenda, ha sottolineato l’unicità del Pd nel contesto nazionale essendo

l’unico partito rimasto in Italia in cui si fa un congresso vero e non si sa prima chi vince.

Elly Schlein, eletta alle ultime elezioni Politiche del 25 settembre ha detto che non starà a guardare nel nuovo percorso congressuale del Pd. Mentre non hanno ancora rotto gli indugi altri due papabili al ruolo di Letta come il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il sindaco di Firenze Dario Nardella. Vediamo il punto della situazione in casa Pd in ottica congresso.

Congresso Pd: al momento nessun passo in avanti chiaro da Stefano Bonaccini 

La situazione è in evoluzione. E’ noto che un nome forte all’interno del Partito Democratico per il ruolo di segretario è quello di Stefano Bonaccini. Il presidente della Regione Emilia Romagna qualche settimana fa non ha escluso la sua candidatura.

Anzi aveva detto che in caso di bisogno e di utilità di una sua candidatura non si sarebbe tirato indietro. Da allora però Bonaccini non ha rilasciato più dichiarazioni in merito. Si sa che il ruolo di segretario del Pd lo attirerebbe ma da più parti si sottolinea come a frenarlo ci possa essere il fatto che prendere le redini in questo momento del Partito Democratico non sia sicuramente la cosa più facile del mondo.

Con un percorso da compiere che per forza di cose lo porterebbe nel nuovo ruolo a dovere alzare i toni contro il Governo nazionale guidato da Giorgia Meloni e che avrebbe una certa difficoltà a conciliarsi con l’incarico di Bonaccini di Governatore di una delle Regioni più importanti del Paese che deve mantenere intensi rapporti con l’esecutivo.

Bonaccini al momento non si è ancora espresso in maniera esplicita. A giorni, è atttesa una sua dichiarazione. Chi vorrebbe il Governatore dell’Emilia Romagna segretario del Pd è in pressing. Le telefonate a Bonaccini sono arrivate anche in questi giorni in cui Bonaccini è impegnato negli Stati Uniti, per la precisione in California, per un tour istituzionale. 

Congresso Pd: c’è il pressing dei sostenitori di Bonaccini sul presidente dell’Emilia Romagna

Ora Bonaccini dovrà prendere una decisione, parte dei suoi sostenitori come detto lo pressa per scendere ufficialmente in campo.

Ed ora qualche discesa in campo c’è gia stata ed è quella della ex vicepresidente della Regione Elly Schlein che ha annunciato in un video sulla sua pagina Instagram la sua intenzione di “non volere stare a guardare” al congresso Pd. Se non è una candidatura poco ci manca ovviamente da parte di Schlein.

Bonaccini probabilmente in questa settimana se intenzionato a correre effettuerà la propria mossa. Vicina alla sua posizione dovrebbe esserci anche Base Riformista la corrente interna al Pd che fa capo all’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini.

Corrente che nel caso Bonaccini tentenni o non corra può guardare da vicino altre mosse di un altro candidato di cui si parla ma che ancora non è sceso in campo come il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Nardella in attesa starebbe lavorando intanto con colleghi sindaci e amministratori, il mondo della società civile, per promuovere un’iniziativa aperta sui temi della sinistra, del lavoro, dello sviluppo sostenibile, dell’ambiente. Che faccia da preludio alla sua candidatura.

Da valutare poi tra Nardella e Schlein quale sarebbe l’orientamento nel caso di Area Dem, corrente di Dario Franceschini, altro leader di peso nel Pd

Congresso Pd: Elly Schlein si è detta pronta a partecipare al percorso congressuale del Pd

In attesa di capire se Stefano Bonaccini si candiderà, chi ha fatto un passo avanti al momento è la sua ex vicepresidente alla guida della Regione Emilia Romagna Elly Schlein. In un video pubblicato sulla sua pagina Instagram ha delineato quelle che sarebbero le linee chiave e i temi portanti del suo Pd. Sarebbe un Pd decisamente più spostato a sinistra il suo e con l’intenzione di riaprire un dialogo con il Movimento 5 Stelle.

A me interessa – ha detto Schlein – aderire a questo percorso costituente, per portare un contributo di proposte e visioni. Non da sola, ma con chi, dentro e fuori dal Pd, ha condiviso queste riflessioni. Non ho mai creduto che le traiettorie individuali potessero cambiare le cose, servono processi collettivi. Se si apre un’opportunità stiamo a guardare? No. Bisogna partecipare al percorso costituente del nuovo Pd perché possa prendere ampio spazio una nuova classe dirigente. 

L’obiettivo, per Schlein, è anche “scalzare le dinamiche di cooptazione che abbiamo visto spesso, non solo nel Pd. Serve una riflessione aperta e profonda su chi vogliamo rappresentare su quale prospettiva di futuro vogliamo”.

Anche il “campo progressista è diviso e in crisi”, ha detto Schlein.

È irresponsabile proseguire in queste divisioni, anche in vista degli appuntamenti regionali. Serve uno sforzo di tutti coloro che sognano di costruire un’alternativa progressista a incontrarsi su un terreno di battaglie condivise.

Congresso Pd, Schlein: “Questo Paese non ce la fa ancora a pensare che una donna possa farsi strada senza avere qualche uomo dietro che la spinge”

E un affondo:

Questo Paese non ce la fa ancora a pensare che una donna possa farsi strada senza avere qualche uomo dietro che la spinge. C‘è da cambiare il modello sbagliato dell’uomo solo al comando, che non si risolve con quello della donna sola al comando. Cambiamo modello e metodo”.

Da segnalare infine che in corsa per la segreteria del Pd ci sono anche Paola De Micheli e il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci.

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