Dossieraggio, Lega chiede una commissione d’inchiesta: “Spiati perché scomodi”

Inchiesta dossieraggio, la Lega non crede al 'modus operandi' e invoca una commissione d'inchiesta: "Italiani devono sapere chi ordinava, chi pagava".

Mentre l’inchiesta della Procura di Perugia sui dossier del luogotenente della Guardia di Finanza va avanti, emergono anche numerose ricerche focalizzate sui fondi della Lega. Salvini non crede alla tesi del ‘modus operandi‘ raccontata da Striano e invoca una commissione d’inchiesta che faccia chiarezza sul presunto dossieraggio contro la Lega. Intanto, si ipotizza anche una seconda ‘talpa‘ nelle falle del sistema.

Inchiesta dossieraggio, Lega chiede i mandanti delle ricerche

L’inchiesta della Procura di Perugia sulle ricerche del finanziere Pasquale Striano sui dati di politici, industriali e personaggi della cultura e dello spettacolo, riserva ogni giorno un tassello in più che, invece di chiarire, complica ulteriormente i contorni poco rassicuranti della faccenda. Dalle indagini emerge infatti la possibilità di una seconda ‘talpa‘ che avrebbe effettuato altre ricerche anche dopo l’inibizione di Striano.

Solo le indagini riusciranno a capire il motivo dei numerosi accessi del luogotenente della Guardia di Finanza e la presenza di eventuali mandanti. I numeri rivelati dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone durante l’audizione in parlamento sono impressionanti. Una mole di dati che il procuratore di Perugia definisce “mostruosa” ed “inquietante”: una sorta di “verminaio”. Sono infatti 33.528 i file che Pasquale Striano avrebbe scaricato dalle banche dati della sola Antimafia. Il totale ammonta a 50 mila e 4.124 sarebbero invece le Segnalazioni di Operazioni Sospette.

“Ho fatto il mio lavoro con dignità e professionalità assoluta e con i miei metodi, non quelli dei burocrati” ha affermato Striano che ha garantito la massima diponibilità a chiarire tutto ai magistrati che si occupano dell’inchiesta.

Il leader della Lega è tra quelli che, in attesa dei tempi della giustizia, non crede affatto alla tesi del ‘modus operandi’ di Striano. E chiede a gran voce una commissione d’inchiesta, già ipotizzata dal ministro della Giustizia  Carlo Nordio, che li ha definiti fatti di “una gravità inaudita”.

“Donne e uomini della Lega sono stati spiati ripetutamente perché scomodi. Serve subito una commissione d’inchiesta: gli Italiani meritano di sapere chi spiava, chi pagava, chi ordinava. E chi ci guadagnava” ha affermato senza mezzi termini Matteo Salvini.

Cantone: “Dossier sulla Lega saranno approfonditi”

Da quanto emerge finora infatti, fra i vari dossier emersi c’è quello ai danni della Lega e dei suoi parlamentari. Da quanto ha riferito Cantone, “Striano ha presentato una sorta di diario di tutte le pratiche che aveva fatto. Abbiamo poi successivamente acquisito altre pratiche tra cui quelle sui fondi della Lega. L’attività che abbiamo acquisito è uno degli oggetti di futuro approfondimento”

“C’è un governo scelto dagli italiani, c’è un partito come la Lega scelto dagli italiani che è il più spiato stando a quello che si legge e voglio sapere: chi paga, quanti sono quelli che spiano perché son pagati dagli italiani e chi diceva loro spia Salvini, spia Tizio e spia Caio perché questo va bene nei film di James Bond o in Unione Sovietica, non nell’Italia libera e democratica del 2024. Quindi se c’è dietro qualcuno vorremmo sapere chi è” ha affermato il vicepremier Salvini.

A prescindere dagli esiti dell’inchiesta, i fatti finora emersi hanno evidenziato la vulnerabilità di diverse banche dati che potrebbero esporre al rischio la sicurezza nazionale. Del resto siamo ormai tutti consapevoli che i dati sensibili sono il nuovo oro dell’era globale. Lo stesso Cantone e il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo dopo l’audizione in Parlamento sono stati ascoltati anche dal Copasir, sempre su loro richiesta.

Vera Monti
Vera Monti
Giornalista pubblicista e precedentemente vice- presidente di un circolo culturale, scrivo di arte e politica - le mie grandi passioni - su varie testate online cercando sempre di trattare ogni argomento in tutte le sue sfaccettature. Ho intervistato vari personaggi della scena artistica nazionale e per Trend online mi occupo principalmente di politica ed economia
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