“L’effetto Elly Schlein” è già finito? Cosa sta succedendo al PD

I risultati delle elezioni amministrative sono davvero la conferma della fine dell'effetto Elly Schlein? Ecco perché le cose sono più complesse.

Si è conclusa la prima vera prova per i vari partiti politici dopo le elezioni dello scorso settembre, ovvero le elezioni amminstrative, che hanno segnato una netta vittoria del centro destra.

Dopo settimane a parlare di cosiddetto effetto Elly Schlein, in molti hanno attaccato il Pd e la segretaria, sia da destra che da sinistra. Analizziamo allora i fatti, e cerchiamo di capire quanto queste osservazioni siano pertinenti.

L’effetto Elly Schlein è già finito o non è ancora iniziato?

All’indomani dei risultati amministrativi, diversi esponenti di forze politiche di destra e sinistra hanno ironizzato sulla sconfitta plateale del Pd, e soprattutto sul fatto che il cosiddetto effetto Elly Schlein fosse già finito.

Così, Tullio Ferrante di Fratelli d’Italia commenta:

Schlein, mi sa che neanche stavolta ti hanno vista arrivare!

E lo stesso Matteo Salvini commenta la vittoria del centro destra facendo riferimento proprio all’effetto Elly Schlein.

In realtà c’è una prima precisazione da fare, e cioè che l’effetto Elly Schlein finora si era manifestato concretamente soltanto nei sondaggi politici e nelle intenzioni di voto nazionale.

Finora, infatti, non c’erano state ancora occasioni dirette per osservare tale effetto nella pratica, anche perché la segretaria si trova a capo del partito da poco più di due mesi.

Un effetto più mediatico che reale, dunque, e che in un certo senso non ci sarebbe mai stato? Anche qui le cose non sono così semplici, dato che bisogna ricordare come Schlein sia stata eletta non soltanto dai tesserati del Pd, ma anche dagli elettori di altri gruppi di sinistra (secondo le regole elettorali del partito).

Una segretaria, dunque, espressione più del centro sinistra che del Pd stesso. Il fatto che durante queste elezioni le coalizioni siano state praticamente nulle a sinistra, dunque, non sembra un fattore irrilevante per leggere la sconfitta del Pd.

In effetti, se il centro destra può tutt’ora mostrarsi abbastanza unito, a sinistra pare che la lezione delle elezioni nazionali non sia ancora stata del tutto recepita: così, M5S e Pd si contendono una fetta significativa di elettorato, Verdi e Sinistra Italiana cercano di prendere le distanze dal Pd per accentuare il loro essere “più a sinistra” e il Terzo Polo (o le sue rovine) rivendica la propria guerra al populismo.

Insomma, uno scenario decisamente frastagliato, nel quale non si può dunque imputare alla sola segretaria Schlein la sconfitta alle amministrative. Tuttavia, appare piuttosto amaro il confronto con i predecessori, dato che sia Zingaretti che Letta avevano riportato risultati nettamente migliori alle amministrative.

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Lo sguardo già puntato alle europee

Detto questo, è anche vero che nel corso dell’ultimo anno non sono mancati i colpi di scena in termini di elezioni; lo scorso giugno i risultati del Pd alle amministrative erano stati molto buoni, per poi trasformarsi in un tracollo disastroso solo pochi mesi dopo in occasione delle elezioni governative.

Bisogna poi considerare come se, da un lato, il centro destra mantenga un’ottima percentuale nel suo complesso, nelle ultime settimane si è assistito a un lento ma costante abbassamento delle intenzioni di voto nei confronti di Fratelli d’Italia, che rimane però il primo partito del nostro paese.

Per le Europee, dunque, non tutto è perduto per il centro sinistra, ed è proprio a questo nuovo appuntamento che sembrano già guardare gli esponenti del partito. A patto però che si applichino i correttivi necessari, agendo su tutte quegli aspetti che si sono rivelati perdenti in questa tornata elettorale.

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Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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