Meloni attacca Speranza: “Fallimento”. Il ministro: “Invettive somiglianti a quelle novax”

Elezioni 2022, Meloni attacca ancora Speranza. Il ministro della Salute la invita ad un confronto pubblico. Le notizie politiche della giornata.

Il confronto politico arriva di nuovo sul tema della gestione della pandemia.

Lite social tra Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e il ministro della Salute Roberto Speranza. Nei giorni scorsi Giorgia Meloni aveva sottolineato che tra le priorità di Fratelli d’Italia in caso di successo elettorale ci sarà quella di dare vita ad una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia. E ha rincarato la dose con un nuovo post.

Oggi è arrivata anche la risposta di Roberto Speranza. Il ministro della Salute, esponente di Articolo Uno oggi candidato nella lista del Pd Democratici e Progressisti, ha sottolineato che quelle di Giorgia Meloni sono “invettive somiglianti a quelle dei novax”.

Intanto si parla ancora di caro bollette e non accennano a placarsi i conflitti tra Partito Democratico e Terzo Polo. Analizziamo tutte le notizie politiche della giornata.

Elezioni 2022, Giorgia Meloni all’attacco sulla gestione della pandemia in Italia

Per capire al meglio la reazione di Roberto Speranza occorre fare anche un passo indietro. Nei giorni scorsi Giorgia Meloni aveva dichiarato che tra le priorità di Governo di Fratelli d’Italia ci sarà l’intenzione di dare vita ad una commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia nel nostro paese:

In un post social la leader di Fratelli d’Italia ha pubblicato le seguenti righe:

E ha rincarato la dose nelle ultime ore su Twitter:

Meloni scrive:

Elezioni 2022, la replica del ministro della Salute Roberto Speranza a Giorgia Meloni: “Invettive che somigliano sempre più a quelle dei no-vax”

Sul suo profilo ufficiale Twitter, il ministro della Salute ha replicato a Meloni:

Parole che invitano la leader di Fratelli d’Italia ad un confronto pubblico.

Vediamo ora se ci saranno ulteriori risposte da parte di Meloni.

Elezioni 2022, sul caro energia continua il confronto tra i partiti

Si sta lavorando intanto per portare il nuovo decreto contro il caro bollette in Consiglio dei ministri la prossima settimana.

Sul tema da registrare alcune dichiarazioni di esponenti politici.

Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, ha sottolineato che 

Luigi Di Maio, leader di Impegno Civico, ha evidenziato che “la prossima settimana in Consiglio dei Ministri arriverà il decreto bollette. È un intervento necessario per supportare nell’immediato le nostre famiglie, ma bisogna lavorare per ottenere il tetto massimo al prezzo del gas”.

Elezioni 2022, continua la vivace dialettica tra Partito Democratico e gli esponenti del Terzo Polo

Continua il dibattito tra esponenti del Partito Democratico, Enrico Letta in testa e esponenti del Terzo Polo. Letta sottolinea che questa campagna elettorale deve ancora dire tutto perchè a suo avviso

E Letta annuncia: “Sabato 3 e domenica 4 settembre ci troverete in 1000 piazze per l’Italia. Con le nostre proposte contro il caro bollette. Con candidate e candidati, militanti e volontari Pd. Strada per strada presenteremo il nostro programma”.

Benedetto Della Vedova, esponente di Più Europa che è in alleanza con il Partito Democratico sottolinea:

“Noi siamo rimasti fedeli al patto che avevamo siglato con Azione e Letta. Mettersi in mezzo significa fare un regalo ciclopico alla destra: per i 3/8 sono elezioni maggioritarie e mettersi in mezzo come sta facendo il Terzo Polo significa dividere i voti progressisti e dare una maggioranza assoluta a Salvini, Meloni e Berlusconi. Fuori di qui si fa solo un favore alla destra”.

Elezioni 2022, Matteo Renzi attacca di nuovo Enrico Letta

Non la pensa allo stesso modo Matteo Renzi, leader di Italia Viva, e impegnato nel progetto Italia sul Serio, Terzo Polo con Carlo Calenda che nella sua Enews non ci va leggero: 

Il Pd si sta arrabbiando perché teme di perdere qualche voto: tanta gente, infatti, ritiene invotabile Enrico Letta, specie dopo la recente svolta sovietica sulle tasse e la proprietà privata”.

“Ma c’è un punto che vale doppio in Toscana: noi abbiamo le idee chiare, sul rigassificatore, sul termovalorizzatore, sul Mes sanitario, sulle infrastrutture, sull’aeroporto. Il Pd purtroppo tentenna. E dire che attaccare la Meloni su questo punto sarebbe facile: a Piombino è un sindaco di Fratelli d’Italia – d’intesa con il PD del territorio – a bloccare il rigassificatore. Ma preferiscono attaccare noi”.

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