Iolanda Apostolico: chi è la giudice che ha disapplicato il Decreto Immigrazione

Ha fatto molto parlare di sé la giudice che ha disapplicato il decreto sui migranti del Governo. Vediamo chi è.

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Si chiama Iolanda Apostolico, ha 59 anni ed è un giudice del Tribunale di Catania che ha invalidato il decreto del Governo Meloni per il reinsediamento dei richiedenti asilo nei CPR. Lo ha fatto sulla base degli articoli 3 e 10 della Costituzione. Ma chi è Iolanda Apostolico? Vediamolo in questo articolo.

Chi è Iolanda Apostolico

Il giudice è originario di Cassino, Frosinone. Attualmente non è registrata a correnti politiche. È arrivata a Catania più di 20 anni fa e si è occupata prima di diritto penale e poi di diritto civile nell'ufficio immigrazione. Non ha mai espresso un'opinione politica in relazione al suo lavoro.

Il primo post apparso sulla bacheca di Apostolico è stata una petizione condivisa nel luglio 2018 che chiedeva una "mozione di sfiducia" nei confronti di Matteo Salvini, all'epoca appena nominato ministro dell'Interno.

La sentenza

Con una sentenza del 30 settembre, il giudice Iolanda Apostolico ha accolto il caso di un migrante di origine tunisina sbarcato a Lampedusa il 20 settembre e portato nel nuovo centro di Pozzallo, aperto solo pochi giorni prima nel ragusano. A questo è seguito il trattenimento di altre tre persone nelle stesse condizioni giuridiche, anch'esso dichiarato illegale.

Dopo la sentenza, Meloni ha attaccato il giudice su Facebook: "Sono stupita dalla decisione del giudice di Catania. Hanno rilasciato migranti illegali che avevano già ordini di espulsione contro di loro con motivazioni assurde (come le caratteristiche fisiche dei migranti che credono che fare soldi in Tunisia sia favorevole alle loro attività), hanno dichiarato unilateralmente la Tunisia un Paese non sicuro (non è responsabilità della magistratura) e si sono opposti alle misure di un governo democraticamente eletto.".

Il primo ministro ha aggiunto: "Non è la prima volta che succede e purtroppo non sarà l'ultima. Ma continueremo a fare tutto il necessario per difendere la legalità dello Stato italiano e dei suoi confini. Senza paura".

Gli status su Facebook e il marito

Nel giugno dello stesso anno ha fatto lo stesso in un articolo intitolato "Open Arms e Sea Watch: richieste di archiviazione da parte della Procura di Palermo".

Tra le pagine che Apostolico segue su Facebook non c'è solo "Free Open Arms", ma anche una pagina dedicata alla ONG Open Arms, che ha messo sotto processo il leader della Federazione. Il giudice è sposato con Massimo Mingrini, un ufficiale giudiziario considerato simpatizzante di Magistratura Democratica.

Le petizioni e le pagine seguite

Nel 2016, Apostolico ha condiviso un'altra petizione intitolata "L'Europa dovrebbe aprire le porte ai migranti e utilizzare i fondi per garantire viaggi aerei sicuri". Questo ci ricorda l'appello della rete femminista "No muri, no recinti”. Segue 'Potere al popolo' (sezione di Catania), movimento fondato dal centro sociale napoletano 'Je so' pazzo'. Poi la pagina di "Democrazia e Autonomia", fondato da Luigi De Magistris, e "Possibile", partito di sinistra ispirato da Pippo Civati.

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