Giorgia Meloni apre una nuova rubrica sui suoi social “Gli Appunti di Giorgia“. Ed è lei stessa che spiega il motivi della sua azione in un video. “Giro sempre con un quaderno da appunti, spiega la premier. “Ho deciso di aprire il mio quaderno di appunti con una rubrica settimanale per ricordare il lavoro settimanale e dare risposte su tutti i temi pressanti”.
Giorgia Meloni: “Apro questa rubrica per spiegare il lavoro fatto durante la settimana”
Meloni apre così il suo intervento:
Mi chiedono spesso la ragione per la quale io giri con un quaderno di appunti. Io giro sempre con un quaderno di appunti perché scrivo tutto, quello che devo fare, quello che devo ricordare, quel che penso, le risposte alle domande, contenuti.
“In questi quaderni, continua la premier, c’è praticamente tutto il mio lavoro e siccome non ho problemi a condividere quel che faccio con le persone che rappresento ho deciso di aprire il mio quaderno di appunti in una rubrica che vorrei fosse settimanale, anche se magari non sempre riuscirò, per raccontare il lavoro che abbiamo fatto durante la settimana e magari a dare qualche risposta sui temi caldi, più interessanti, o che suscitano più domande. Perché: non c’è problema a rispondere su nulla. Sarà difficile riassumere tutto in questa prima puntata ma abbiamo fatto un lavoro che ci ha dato molto soddisfazione“.
Giorgia Meloni: “Misure contro l’evasione fiscale nella Manovra”
Sull’evasione fiscale Giorgia Meloni è orgogliosa della nuova norma che va a intervenire su “quella piaga che in Italia vale miliardi di euro di evasione all’anno, di aziende che aprono e chiudono prima che lo Stato cominci a fare controlli, mediamente in due anni, non versano un euro allo Stato, spariscono e ricominciano. Di solito è più facile farlo per gli extracomunitari ma succede a 360 gradi”.
Di queste giornate ricorda la “situazione di Ischia e gli interventi del Governo e il fatto che continueremo a difendere l’Ucraina ma non scaricheremo i costi sui cittadini”.
La Manovra è stata fatta in tempi impossibili. Sono molto contenta del lavoro che abbiamo fatto, non c’erano molte altre risorse da spendere tolta la spesa per il caro energia. Ma abbiamo dato un segnale chiaro che crediamo nella crescita e nelle aziende. Non disturbare chi vuole fare. Aiutare ad assumere, aiutare i lavoratori, abbiamo aiutato le fasce deboli, c’è il taglio del cuneo fiscale e abbiamo aumentato le pensioni minime.
“Tutto è oggetto di polemica, spiega Meloni, la sinistra non è d’accordo con la nostra impostazione economica e ci mancherebbe. Ma ci sono alcune cose su cui voglio rispondere. Una cosa è la critica e un’altra raccontare un tema in modo diverso”.
Giorgia Meloni: “Il tetto al contante sfavorisce la nostra economia”
“Ci è stato chiesto – spiega Meloni – perché il Governo aumenta la possibilità di pagare in denaro contante da 1.000 a 5.000 euro. Perché aumentano, perché questa scelta che aumenta l’evasione. Tengo a rispondere che il tetto al contante sfavorisce la nostra economia, siamo in un mercato europeo, il tetto ha senso solo se ce lo hanno tutti“.
In Europa ci sono tanti diversi tetti al contante, e molte nazioni che non ce l’hanno. La Germania, nazione non famosa al mondo per ampiezza evasione fiscale, non ha un tetto al contante, l’Austria che confina con l’Italia nemmeno. Chi ha contante da spendere preferisce andare a farlo in altre nazioni e quindi in Italia non si può fare.
“Falso che la possibilità di avere tetto al contante più alto favorisca evasione fiscale. Più è basso il tetto al contante più favorisci l’evasione“, chiude sul tema Meloni.
Giorgia Meloni e l’obbligo di Pos: “Strumento che incide tantissimo sui commercianti”
Altra accusa che ci hanno fatto: “Ci volete impedire di pagare con il Pos e volete favorire l’evasione’. “Qui affermo che il Governo sta valutando la possibilità di non obbligare i commercianti ad accettare il pagamento elettronico per piccoli importi. La soglia dei 60 euro è indicativa può essere anche più bassa, c’è un’interlocuzione in corso con l’Ue, perché è uno degli obiettivi del Pnrr, e vediamo come andrà a finire“.
Lo facciamo perché per importi così bassi incide tantissimo sui commercianti che pagano una commissione. L’evasione fiscale? Signori, abbiamo gli scontrini. Se non te lo danno lo puoi pretendere ma questo non vuol dire che persone che sono già in difficoltà debbano guadagnare sempre di meno, per cui se potrò dare loro una mano lo farò.
Giorgia Meloni e il Reddito di Cittadinanza: “Facciamo Cassa sui poveri? Falso”
Sul Reddito di Cittadinanza, spiega Meloni, ne ho sentite dire tante:
Il Governo ha mantenuto fede agli impegni presi. Abbiamo sempre sostenuto che non può stare sullo stesso piano chi può lavorare e chi no. Facciamo cassa sui poveri? Falso. Sono risorse che vengono tutte reinvestite. Abbiamo scelto un periodo di otto mesi, ponte per mettere in sicurezza queste persone. Voglio aiutare le persone a uscire dalla povertà con il lavoro.
“Il lavoro – conclude Meloni – porta ovunque, il Reddito di cittadinanza ti tiene dove sei, non c’è scampo. In quella condizione sei e ti troverai e sarai sempre più difficile da inserire nel mondo del lavoro. Voglio dare la dignità del lavoro a persone che non meritano di essere mantenute da certi politici. Non voglio che la gente sia costretta a votarmi, voglio che la gente possa sceglierlo”.