Pasqua di tenebra! Leopoli attaccata: l’appello del Papa

L'Ucraina ha passato la Pasqua sotto le bombe. Mentre a Leopoli muoiono 6 civili, il Papa lancia un appello: fermare questa guerra per la salvezza dell'uomo.

Mentre il resto d’Europa festeggiava la Pasqua in pace e serenità, cadevano le bombe su Leopoli e Kiev, due città chiave dell’Ucraina costantemente attaccate sin dall’inizio della guerra. 

Leopoli è una città sul confine occidentale del paese, molto vicina alla Polonia e generalmente lontana dai teatri di guerra sulla parte orientale. Leopoli è anche dove molte ambasciate straniere (fra cui quella italiana fino a qualche giorno fa) si sono spostate dopo che i russi hanno messo sotto assedio la capitale del paese Kiev. 

E proprio a Leopoli, nel giorno della Pasqua cristiana, sembrava fosse tornata una parvenza di normalità. Il mercatino tradizionale di Leopoli, dove trovare tante leccornie tipiche del luogo, ha aperto in centro città e ha rallegrato la popolazione locale. 

Le babushke ucraine hanno così potuto prepararsi per la Pasqua Ucraina, che verrà celebrata il 24 aprile (una settimana dopo quella cristiana). 

La differenza di date è dovuta al fatto che in Ucraina la maggioranza della popolazione è ortodossa, e quindi segue il calendario Giuliano. Per questo motivo, la maggioranza delle feste cattoliche viene “traslata” di circa una settimana nei paesi ortodossi. Avviene lo stesso, per esempio, anche a Natale. 

In ogni caso, questo periodo sarebbe già di festa anche per le culture ortodosse, in quanto ci si prepara a festeggiare per la domenica successiva. 

La domenica precedente a quella di Pasqua, infatti, è tradizione in Ucraina preparare i “Paska”, ovvero dei tipici panettoni decorati con tutti i colori che vengono preparati e venduti in vista della domenica santa successiva. 

E proprio questi Paska si potevano trovare ieri, giorno della Pasqua cattolica, per le strade di Leopoli, insieme a uova colorate. 

Insomma, un piccolo momento di giubilo per la popolazione martoriata dalla guerra, che però è durato molto poco. Dopo qualche ora, infatti, Leopoli è stata bombardata insieme alla capitale Kiev. La Russia, a quanto pare, non vuole concedere una tregua al paese invaso. 

Per questo motivo, l’Arcivescovo di Milano Mario Delfini ha definito questa una “Pasqua di tenebre”: 

Tenebre per le tante famiglie in difficoltà. Ma oggi celebriamo, come nella Resurrezione, la Luce. Luce che squarcia il male, attraverso il bene”. Con queste parole l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, è intervenuto oggi a Milano al pranzo di Pasqua della onlus Opera Cardinal Ferrari a Milano.

E come dargli torto, a prescindere dal proprio credo religioso. Questo 2022 sembra essere l’inizio della fine per molti popoli, nonché un passo sempre più lontano verso la pace nel mondo. 

Vediamo quindi nel dettaglio il bombardamento di Leopoli, cosa significa questo per l’andamento della guerra e l’appello disperato del Papa per interrompere il supplizio del popolo ucraino

Il bombardamento di Leopoli: cosa è successo?

Questa mattina presto, mentre in Europa si festeggia la Pasquetta, i cittadini di Leopoli sono stati colpiti da alcuni missili provenienti, secondo l’intelligence, dalle profondità della Russia

Gli aerei che hanno colpito la città, infatti, sarebbero partiti dal Mar Caspio, un grande bacino d’acqua fra la Siberia ed il Caucaso, nelle profondità del territorio russo

Come riferisce questo articolo della Gazzetta del Sud

Gli inviati della Bbc hanno riferito di avere visto almeno cinque esplosioni nella parte occidentale della città, «un denso fumo nero e grigio si sta alzando». L’allarme antiaereo ha suonato per 45 minuti prima dell’esplosione, molte persone erano per strada.

L’allarme antiaereo, fortunatamente, sembra aver evitato il grosso dei danni. Il governatore della città Makysm Kozytskyi ha riportato che quattro missili hanno colpito il centro abitato, distruggendo dei magazzini ed un garage

Alcuni civili, purtroppo, sono morti. 6 in tutto, più 8 feriti, che si vanno ad aggiungere alla lista ormai fin troppo lunga di crimini di guerra compiuti dalla Russia. Tra i feriti vi era anche un bambino

Questo raid aereo sembra particolarmente inutile (se non per pura crudeltà da parte di Putin ed i suoi generali) in quanto non ha colpito nessun obiettivo strategico ed ha solamente spezzato altre vite innocenti

Di certo, però, è servito insieme ad altri raid aerei su Leopoli a demoralizzare sempre più la popolazione civile, che come abbiamo detto ha cercato di trovare un pizzico di normalità proprio ieri con il mercatino di Pasqua. 

Leopoli, però, ha anche un’importanza strategica non da poco. C’è un motivo, infatti, se questi apparentemente inutili raid russi nell’ovest dell’Ucraina colpiscono questa città in particolare. 

Cerchiamo di vederlo insieme. 

L’importanza strategica di Leopoli

Leopoli è sempre stata una grande città di importanza strategica fondamentale. Nel corso del 1900, la città ha cambiato nazione per ben 5 volte. 

Inizialmente, era parte del grande Impero Austro Ungarico, ed era addirittura la sua quarta città più grande. Siedeva, all’epoca, al confine con l’immenso Impero Russo, e fu uno dei punti di tensione per cui scoppiò la Prima Guerra Mondiale nel 1914

Poi divenne una città polacca, la terza più grande del paese, sotto il nome di Lviv. Anche in questo caso, divenne causa di tensione con il successore dell’Impero Russo, ovvero l’Unione Sovietica

Qualche anno dopo la presa di Leopoli da parte dell’Armata Rossa, la città venne ulteriormente conquistata dalla Germania Nazista, che la occupò per circa tre anni

Dopo la guerra, rimase città sovietica finché, nel 1991, Leopoli non divenne ufficialmente parte della Repubblica di Ucraina, indipendente dal giogo di Mosca. 

Insomma, capiamo che Leopoli è un premio importantissimo per la Russia, in quanto ha cercato di conquistarla per oltre cento anni ed il breve tempo in cui è riuscita a sottometterla è ormai finito da 30 anni.  

Non solo, ma Leopoli rappresenta un vero e proprio ponte verso l’Europa Occidentale. Se paesi come Austria e Germania sono stati, per un periodo, signori di Leopoli questo dimostra quanto la città sia, culturalmente, vicina all’occidente

Per la Russia, quindi, conquistare Leopoli vorrebbe dire avere una testa di ponte verso altre, possibili conquiste

Al momento, inoltre, Leopoli è importante strategicamente anche per l’Ucraina. Essendo, appunto, il capoluogo più occidentale del paese, ha permesso l’esodo di milioni di profughi ucraini in completa sicurezza. Le strade verso la Polonia sono corte e sicure, e per un momento si è addirittura pensato che il governo ucraino potesse trasferirsi lì. 

Con la liberazione di Kiev, questo trasferimento non è stato necessario, ma Leopoli continua ad essere una città di fondamentale importanza per la Russia, motivo per cui continuerà ad essere bombardata anche se il grosso dei combattimenti avviene altrove nel paese. 

L’appello di Pasqua del Papa per fermare le bombe

E mentre le bombe stavano per cadere sull’innocente popolazione di Leopoli, Papa Francesco, nel suo lungo discorso di Pasqua, ha chiamato nuovamente a cessare i combattimenti in Ucraina e nel mondo

Nel suo discorso di Pasqua, infatti, il Papa ha detto

Ho negli occhi lo sguardo dei bambini rimasti orfani e che fuggono dalla guerra. Guardandoli non possiamo non avvertire il loro grido di dolore, insieme a quello dei tanti altri bambini che soffrono in tutto il mondo.

Sia pace per la martoriata Ucraina, così duramente provata dalla distruzione della guerra crudele e insensata in cui è stata trascinata. Si scelga la pace», che è «possibile e doverosa, responsabilità di tutti. Si smetta di mostrare i muscoli mentre la gente soffre.

L’annuncio di Pasqua, però, ha avuto molto poco effetto. Non solo le bombe sono cadute sulla città di Leopoli, ma nel resto del paese la guerra ha continuato ad infuriare nonostante la Pasqua

Il Papa, però, non è un ingenuo. Sa che le sue parole rimangono inascoltate dai potenti, ma per questo si è voluto rivolgere a loro anche con parole di avvertimento. Come ha detto, infatti: 

Chi ha la responsabilità «delle Nazioni ascolti quella inquietante domanda posta dagli scienziati quasi settant’anni fa: “Metteremo fine al genere umano, o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?”», dice citando il «Manifesto Russell-Einstein» del 1955.

Insomma, il Papa ha voluto avvertire i potenti, chiunque essi siano, che una guerra continuata metterà fine al genere umano, come aveva preannunciato il grande scienziato Albert Einstein quasi 70 anni fa. 

Di nuovo, quindi, si può parlare di “Pasqua delle tenebre”. Tenebre non solo per le popolazioni martoriate dalla guerra, bensì per l’umanità intera. 

Un messaggio di Pasqua molto poco rassicurante, insomma, i cui toni sono però chiaramente comprensibili vista la situazione. 

E sempre nel giorno di Pasqua, il terribile assedio di Mariupol prosegue. 

Cosa sta succedendo ora a Mariupol

La città di Mariupol è un porto estremamente importante sul Mar Nero. Dopo l’invasione della Crimea da parte della Russia nel 2014, è diventato il secondo porto del paese dopo Odessa. 

Da oltre un mese, Mariupol è circondata da tutti i lati dalle truppe russe, che hanno messo sotto assedio la città arrivando praticamente a raderla al suolo. 

Dopo qualche tentativo fallimentare di aprire corridoi umanitari per far evacuare i civili, la situazione si è mostrata per quella che è: un infimo attacco da parte della Russia senza alcuna considerazione per la popolazione locale. 

Da qualche ora, Mariupol è considerata “città chiusa”, terminando definitivamente ogni speranza di aprire corridoi per la popolazione civile. 

Come riportato dalla CNN, infatti: 

Il consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko, ha riferito che russi hanno iniziato a rilasciare un lasciapassare per gli spostamenti all’interno della città, necessario ai cittadini per tutti gli spostamenti.

“Centinaia di cittadini devono fare la fila per ottenere un pass, senza il quale sarà impossibile non solo spostarsi tra i quartieri della città, ma anche uscire in strada a partire da oggi”, ha affermato il consigliere. L’informazione non è stata confermata dalle autorità russe né in modo indipendente.

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