Pensioni di invalidità al Sud Italia: dati a confronto con il Nord, importi e novità 2024

Una pensione su quattro, in pratica il doppio rispetto al Nord. Questo è il quadro che emerge dall’Osservatorio Inps sulle pensioni di invalidità in Italia.

Riflettori puntati sulle pensioni di invalidità al Sud Italia, dove è tale una pensione su quattro. In pratica il doppio rispetto al Nord. Questo è il quadro che emerge dall’Osservatorio Inps, che ha analizzato i dati e presentato questi calcoli.

Pensioni di invalidità al Sud Italia: i dati dell’Osservatorio Inps

Il calcolo si effettua su mille residenti, per procedere con i confronti tra Italia settentrionale, centrale e meridionale. 

Per quanto riguarda gli invalidi civili, gli assegni nel Mezzogiorno vanno a 77,4 residenti su mille, a differenza del Nord Itali dove invece se ne erogano 39,4.

Al centro Italia invece ci si assesta su una cifra intermedia di 58,2 invalidi civili su mille.

Ne deriva che una pensione su quattro, per i residenti al Sud, è di invalidità. Una contraddizione fra l’altro considerando che al Nord ci sono molti più pensionati rispetto al Sud ma l’incidenza degli invalidi civili del Mezzogiorno è nettamente più alta rispetto al Nord.

Tra le pensioni infatti bisogna distinguere tra quelle di natura previdenziale, che quindi vengono erogate a seguito dei contributi versati e quelle invece di tipo assistenziale, come accade per l’appunto nel caso di pensioni di invalidità.

Rientrano in questa casistica anche le erogazioni per disagio economico, le indennità di accompagnamento, le pensioni e gli assegni sociali.

Pensione di invalidità: come funziona

Si tratta senza dubbio di uno degli aspetti più importanti del sistema previdenziale italiano e, per quanto siano in vigore le stesse leggi e normative nel Paese, alcuni dettagli possono variare in base alla regione di appartenenza.

In generale, per ottenere una pensione di invalidità in Italia, è necessario soddisfare determinati requisiti di invalidità, che vengono valutati dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) attraverso apposite commissioni mediche. 

La pensione di invalidità si eroga a chi si appura che sia permanentemente incapace di lavorare a causa di una condizione di salute invalidante. Questa tra l’altro è la differenza principale tra la pensione e l’assegno di invalidità, laddove pur percependo l’assegno si può ancora lavorare. Con la pensione invece è vietato.

Tuttavia, le condizioni socio-economiche e le politiche di welfare possono variare da regione a regione e ciò può influenzare il supporto e l’assistenza disponibili per le persone con disabilità nel Sud Italia. Ad esempio, potrebbero esserci differenze nei servizi di assistenza e nell’accesso alle risorse per le persone con disabilità a seconda delle risorse disponibili e delle politiche regionali.

Tra l’altro è bene sottolineare che, per quanto i trattamenti assistenziali siano senza dubbio più frequenti al Sud, come riportato sulla base dei dati Inps, l’importo medio mensile erogato è nettamente inferiore a quello percepito al Nord.

In media si parla di 852 euro contro i 1.248 euro del Nord.

Pensioni di invalidità 2024: ultima ora

Ogni anno l’Inps provvede a rivalutare gli importi degli assegni in base all’aumento stimato del costo della vita.

La novità per il 2024 è che si è provveduto a un incremento anche dei limiti reddituali che danno diritto alla prestazione, aumento che è risultato pari al 8,6%.

Per quanto riguarda gli importi mensili 2024, rivalutati alla luce di quanto qui esposto, degli assegni d’invalidità risultano così aggiornati:

  • Importo mensile per gli invalidi, ciechi parziali e sordi: 333,33€ (nel 2023 era 316,25 €).
  • Importo mensile per i ciechi assoluti (non ricoverati): 360,48 € (nel 2023 era 342,01 €).

L’indennità di accompagnamento invece è slegata da qualsiasi limite reddituale.

In alcuni casi, è prevista una maggiorazione, legata comunque al reddito annuo, che non deve superare gli 8.469,63 euro e che sale invece a 14.447,42 euro, nel caso in cui chi percepisce l’indennità sia coniugato.

Quando arriva la pensione di invalidità di maggio 2024: le date

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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