Ecco quanto costa veramente il ponte sullo stretto: pro e contro della maxi opera

Torna attuale il tema del ponte sullo stretto. Ecco però quanto costa. Negli anni sono stati spesi miliardi ma l'opera non è mai stata realizzata.

Il ponte sullo stretto che collegherebbe la Sicilia alla Calabria torna attuale insieme al governo di centrodestra. Chi nella propria vita non ha mai sentito parlare del ponte sullo stretto? Dalle barzellette alla satira, dalla possibile costruzione fino alla distruzione dei sogni di molti politici, il ponte sullo stretto è al centro del dibattito pubblico ormai da tanti anni. Ma quanto cosa veramente quest’opera?

Il ponte sullo stretto: dal 1971 al 2011

Prima di parlare del prezzo per la realizzazione dell’infrastruttura bisogna contestualizzare. Tutto ebbe inizio nel 1971quando si decise che un ponte che collegasse la Sicilia con la Calabria era realizzabile. Nel 1986 venne infatti creata la Società Stretto di Messina. Il progetto rimase in cantiere fino al 2001, quando con la vittoria elettorale di Silvio Berlusconi si iniziò a parlare di azioni concrete. La prima gara d’appalto fu vinta nel 2005 e nel 2011 arrivò l’approvazione del progetto per il ponte sullo stretto. Nonostante l’entusiasmo del governo Berlusconi e dei cittadini siciliani e calabresi, nel 2011 cadde il governo ed un professore che divenne presidente del Consiglio dei Ministri di un governo tecnico archiviò il tutto facendo passare il ponte sullo stretto come un’azione non prioritaria nell’agenda del suo esecutivo. Stiamo parlando di Mario Monti.

I piani del nuovo esecutivo: Salvini e Schifani vogliono andare fino in fondo

Dai tempi di Mario Monti sono passati più di 10 anni e nessuno ha più parlato del famoso ponte. Con la vittoria elettorale del centrodestra, però, il tema di questa infrastruttura è diventato nuovamente centrale. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini è deciso a realizzare l’opera e, insieme a lui, anche il neo governatore della Regione Sicilia Renato Schifani (Forza Italia). L’entusiasmo e la voglia di fare ci sono, al punto tale da convocare una riunione al ministero per decidere le sorti del ponte sullo stretto. Ciò che manca forse sono i soldi in quanto nel Recovery Plan e nel Pnrr, alla voce infrastrutture non compare la realizzazione del gigante architettonico. La costruzione della struttura non è da intendere nel breve periodo, poiché il tempo stimato è di oltre 10 anni.

Quanto cosa il ponte sullo stretto

Passiamo adesso alla domanda che tutti si pongono: “Quanto cosa il ponte sullo stretto?“. Il costo previsto è di 4 miliardi di euro. Ma esiste un altro tipo di costo che non riguarda la realizzazione dell’opera, bensì la non realizzazione dell’opera. Il ponte sullo stretto non esiste fisicamente, è solo un progetto, ma tale progetto è costato negli anni 1 miliardo di euro, tra costi di liquidazione delle società e progetti. Le previsioni restano castelli in aria e parole, ma le azioni concrete sono quelle che fanno innervosire molti italiani al punto tale da domandarsi: “Era davvero necessario spendere così tanto per non avere nulla?“.

I pro e i contro

A questo punto allora c’è anche da fare una lista dei pro e dei contro. I pro sono semplici da analizzare e si potrebbero riassumere in pochi punti. Prima di tutto il ponte sullo stretto aumenterebbe il numero di infrastrutture al Sud garantendo spostamenti più agili e forse economici a coloro che abitano in Sicilia, superando le arretratezze infrastrutturali che da anni rendono difficile il collegamento con la terraferma. Un altro pro potrebbe essere la creazione di molti posti di lavoro. Per quanto riguarda i contro, invece, c’è sicuramente il prezzo per la costruzione del ponte e il fatto che qualora dovesse insediarsi un altro governo che non ritiene prioritaria la realizzazione dell’opera si sprecherebbero altri fondi pubblici come è già accaduto. Poi bisogna anche capire se qualche privato è davvero intenzionato a finanziare il progetto. Un altro contro potrebbe essere dato dalla sicurezza della zona. È risaputo che lo Stretto di Messina è una zona sismica e sia in fase di costruzione che con il ponte terminato potrebbero esserci dei problemi.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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