Editoria, Matteo Renzi sarà il nuovo direttore de Il Riformista

Editoria, Matteo Renzi sarà il nuovo direttore de Il Riformista. Il leader di Italia Viva specifica che rimarrà anche parlamentare di opposizione.

Matteo Renzi è il nuovo direttore de Il Riformista. L’annuncio, probilmente inaspettato dai più, è stato dato presso la sala conferenze dell’Associazione della Stampa Estera a Roma.

Dopo oltre tre anni il direttore Piero Sansonetti lascia la direzione e passa all’Unità. E la scelta per dirigere ora il giornale è caduta su Matteo Renzi.

La notizia l’aveva anticipata lo stesso Matteo Renzi questa mattina con un post su Facebook:

Ho accettato una sfida affascinante: per un anno sarò il direttore de @ilriformista. Ci vediamo in diretta su Facebook alle 12 per raccontarvi questo progetto.

Renzi ha raccontato che tra le prime persone a cui ha dato la notizia c’è stata la premier Giorgia Meloni. Il Riformista a guida Renzi uscirà il 3 maggio. “Ci sarà un direttore responsabile – ha specificato Renzi – perché non sono giornalista. Sarò direttore per un anno, fino al 30 aprile 2024”.

Matteo Renzi è il nuovo direttore de Il riformista

Come si legge sul sito della testata in questione, Renzi ha inteso rivolgere un “Grazie a Piero Sansonetti per il lavoro di questi anni, chiunque di noi è curioso di rivedere in edicola L’Unità, questa è la vera notizia. Sarà bello dialogare a distanza”.

Renzi ha detto tra le parti chiave del suo intervento che ”la verità del Riformista sta nel non essere nel sovranismo di Giorgia Meloni né con la linea del Pd di Elly Schlein e del Movimento 5 stelle di Giuseppe Conte”.

Matteo Renzi: ”Continuerò a fare anche il Parlamentare”

A chi gli chiedeva come fosse possibile conciliare il doppio ruolo di parlamentare e direttore di giornale Renzi ha risposto così:

Non lascio ma raddoppio, citando Mike Bongiorno. Continuerò a fare il parlamentare, continuerò a fare opposizione e inizierò a fare questa operazione di verità con il Riformista.

A chi gli ha chiesto se un parlamentare può fare il direttore di giornale?

Ce ne sono stati tantissimi nella storia di questo Paese. Mi piace ricordare ad esempio Sergio Mattarella, direttore del Popolo.

Matteo Renzi e l’informazione condivisa con Giorgia Meloni questa mattina

Renzi afferma nell’incontro stampa che ”siamo stati bravi a mantenere il segreto fino ad oggi di me successore di Sansonetti. Ho informato Giorgia Meloni questa mattina, è stata la prima a sapere questa notizia perché so quanto tiene ai temi dell’informazione e ho ribadito che continueremo a fare fiera opposizione”.

Con il governo “non faremo discussioni da ultrà come con i rave, i cinghiali, la carne sintetica”. “Vogliamo parlare di cose concrete”.

A chi gli chiede se lascia il Terzo Polo la risposta è stata no: ”Non lascio il Terzo Polo ma, voglio essere molto chiaro, raddoppio. Ho avvisato Calenda e mi è parso entusiasta”.

E il leader del Terzo Polo Carlo Calenda ha già twittato:

Complimenti a Matteo Renzi per il nuovo prestigioso incarico. Il Il Riformista è un giornale che ha fatto tante battaglie di civiltà, con Matteo avrà una voce ancora più forte.

Matteo Renzi, le prime parole da direttore de Il Riformista

Renzi nel suo intervento ha specificato:

“Ognuno di noi è curioso di vedere in edicola L’Unità. Sarà bello discutere e dialogare a distanza con Piero Sansonetti. Questa è molto più notizia della notizia mia. Capisco però che per qualcuno fa sorridere o preoccupare il mio nome per la direzione. Io ho grande passione nella ricerca e nello studio del rapporto tra la verità e la viralità. Nella notte dopo la sconfitta referendaria dissi poche parole ma dissi che entriamo nel tempo della post verità. Sappiate riconoscere il tema delle Fake News. Nessuno sa più che cosa è la verità e cosa è la viralità”.

Matteo Renzi: “Cercheremo di parlare a un mondo che crede nel lavoro e non nel reddito di cittadinanza”

“La forza di un giornale – continua Renzi – sta nella forza di offrire una narrazione che fa l’identità del Riformismo”.

E ribadisce: “Per chi non si riconosce nel sovranismo di Giorgia Meloni e della maggioranza e non si riconosce nella linea di Elly Schlein e Giuseppe Conte. In questo spazio mediano tra un approccio di sovranisti e una sinistra radicale c’è un mondo che è una maggioranza silenziosa. O forse non maggioranza, visto che quando è andata bene bene ha preso il 40%, ma ci sono persone che credono nel lavoro e non nel reddito di cittadinanza e credono che non si possa essere sovranisti in un mondo globalizzato e ritengono assurdo non chiedere il Mes quando i Pronto soccorso esplodono. Questo per noi è essere Riformisti”.

“E il Riformista deve essere “quello” che dà voce a questo mondo qui. Usciamo quotidianamente e cerchiamo di essere la casa di coloro che pensano che l’anima del riformismo sia una comunità accogliente”.

Matteo Renzi: “Non ci sarà una posizione strettamente legata al Terzo Polo”

“Continuerò quello che sto facendo ma ci metto sopra il carico da novanta e tenterò di fare una operazione affascinante che a mio avviso serve al paese”.

Non ci sarà una posizione politica legata strettamente al terzo polo – continua Renzi -. Saremo letti da molte persone che votano Terzo polo ma vorremo essere letti e parlare anche a un mondo dell’area del Pd che non si riconosce del tutto nelle posizioni della Schlein e allo stesso modo dell’area moderata di centrodestra.

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