Assegno Unico: a chi spetta il doppio pagamento a marzo?

Se hai beneficiato dell'assegno temporaneo 2021, allora puoi ricevere l'arretrato di febbraio 2022 e la prima tranche dell'assegno unico, a marzo 2022! News!

Ce lo siamo domandati mentre eravamo in procinto di scrivere l’articolo dedicato ai pagamenti degli arretrati dell’assegno unico temporaneo.

Come ormai sa bene chi beneficia di questo contributo economico dallo scorso anno 2021, il pagamento della mensilità sul proprio conto corrente, corrisponde in realtà a quanto maturato nel mese precedente.

Per il mese di dicembre, non abbiamo ricevuto nulla. Nonostante il saldo Imu e le spese da affrontare- volenti o nolenti- per le festività natalizie, non è arrivato alcun accredito a supporto del budget familiare.

L’assegno relativo al mese di dicembre 2021 è arrivato dunque tra il 25-27 gennaio 2022.

Ecco dunque che, con il mese di febbraio 2022, si dovrebbe iniziare a ricevere gli importi spettanti per questo nuovo anno. Nella fattispecie, siamo in attesa della mensilità di gennaio e di quella di febbraio, che verosimilmente dovrebbero arrivare nel corso di questo mese e nella prima metà di marzo.

C’è però un importante aspetto da considerare, giunti a questo punto e riguarda tempi e modi di richiesta del nuovo assegno unico universale, disponibile a partire dal mese di marzo 2022. 

Cosa dobbiamo attenderci dunque, un doppio pagamento di assegno temporaneo in aggiunta all’assegno unico universale?

E i lavoratori dipendenti? Come sarà la loro busta paga?

Ecco le risposte a queste domande.

Assegno Unico 2022: e gli arretrati di gennaio e febbraio?

Il punto della questione è: se dunque alla fine del mese di gennaio abbiamo ricevuto il pagamento dell’assegno unico di dicembre, quando ci spetta di ricevere le mensilità di gennaio e febbraio 2022?

Nel momento in cui si scrive, non abbiamo una pubblicazione ufficiale da parte dell’Inps, con tutte le date degli accrediti, come previsto da calendario.

A rigor di logica, quindi seguendo le orme di quanto fatto fino a oggi, il pagamento della mensilità di gennaio 2022 dovrebbe arrivare di qui a un paio di settimane, quindi sempre tra il 25 e il 27 del mese. 

A questo punto, il pagamento dell’assegno temporaneo di febbraio, stando a questo genere di deduzioni, dovrebbe giungere nello stesso periodo ma posticipato al mese di marzo.

Fino a qui, nessuna perplessità.

Il dubbio però nasce spontaneo nel momento in cui ci accingiamo a parlare del pagamento dell’assegno unico universale, che dovrebbe allinearsi a nuove date e coincidere per tutti nella settimana che va dal 15 al 21 marzo 2022 (e in questo caso, è proprio l’Inps a renderle note).

Chi dunque percepiva già l’assegno temporaneo e ha diritto alla mensilità di febbraio, pagata a fine marzo, nello stesso mese di marzo riceverà anche quella relativa al mese in corso?

Per fare chiarezza, ricordiamo che l’assegno temporaneo si percepisce dal 1°luglio 2021 e si rivolge a:

  • liberi professionisti
  • lavoratori autonomi
  • incapienti
  • disoccupati
  • percettori di reddito di cittadinanza

L’assegno unico universale invece entra in vigore a partire dal 1° gennaio e riguarda anche, oltre alle categorie appena elencate, tutti i lavoratori dipendenti del settore privato o della pubblica amministrazione.

Pagamento assegno unico a marzo: quando arriva?

Come già sottolineato nel corso di articoli già pubblicati, riguardanti questo argomento,

A questo punto, tra il 15 e il 21 marzo 2022, arriveranno i pagamenti per chi ha fatto domanda per l’assegno unico a gennaio (i lavoratori dipendenti).

Per quanto riguarda questa categoria, il dubbio non sussiste. Infatti, l’Inps ha stabilito l’apertura delle domande a partire dal 1° gennaio, fermo restando però il fatto che è necessario allegare alla richiesta anche un’attestazione Isee aggiornata e in corso dil validità. Dunque, dal momento che tutte le attestazioni Isee sono scadute al 31 dicembre, bisogna innanzitutto aver avuto il tempo di procurarsene una nuova.

Per richiedere l‘Isee, c’è la possibilità di averlo online, motivo per cui rimandiamo alla visione del video seguente, realizzato da Lo fai online, così da avere tutte le delucidazioni in merito.

Una volta che abbiamo questo documento nelle nostre mani, è necessario predisporre la domanda sul portale dell’inps, con nome, cognome, codice fiscale, Iban del conto corrente e, per l’appunto, certificazione Isee.

I lavoratori dipendenti hanno tempo fino a giugno 2022 per richiedere l’assegno unico. Per tutti coloro che l’hanno inviata entro il 31 gennaio, allora il pagamento del primo assegno avverrà tra il 15 e il 21 del mese di marzo.

Chi invece presenta la richiesta a febbraio, allora riceverà il primo accredito ad aprile e così via, mettendo in conto sempre un mese di decalage tra la domanda e l’importo spettante inviato in pagamento.

Nel frattempo, i lavoratori dipendenti che ne avevano già diritto, continuano a percepire gli assegni al nucleo familiare (ANF), le quote integrative dell’assegno temporaneo e le detrazioni per figli fiscalmente a carico, anche nelle buste paga di gennaio e febbraio 2022.

Il dubbio dunque resta solo per le categorie assegnatarie dell’assegno temporaneo 2021.

Domanda: riceveranno l’arretrato del mese di febbraio, alla fine del mese di marzo e, nel contempo, il primo pagamento dell’assegno unico 2022, così come previsto per i lavoratori dipendenti, tra il 15 e il 21 marzo 2022?

A chi spetta assegno temporaneo

Come abbiamo già avuto occasione di mettere in evidenza, nel corso di questo articolo, l’assegno temporaneo è un contributo economico previsto dallo scorso luglio 2021. Rientra nel più ampio progetto di welfare familiare, di dare un sostegno concreto, mese dopo mese, a tutte le famiglie con figli, per aiutarli nella crescita e favorire la natalità.

Dal momento che si tratta di una misura che coinvolge l’intera popolazione dei genitori italiani, il Governo ha deciso di sfalsare le date di partenza del sostegno, fissando quella del 1° luglio 2021 (assegno temporaneo ovvero transitorio) e quella del 1° gennaio 2022 (assegno unico universale).

Una fase di transizione che ha permesso all’intero sistema di sperimentare la fase di rodaggio, produrre tutta la documentazione necessaria, verificare i requisiti di una parte degli aventi diritto e predisporre dunque i primi bonifici.

L’assegno temporaneo ha visto avvantaggiarsi alcune categorie di genitori ovvero i titolari di partita Iva, gli incapienti, i disoccupati e chi percepiva già il reddito di cittadinanza.

Le casistiche cambiano, a seconda delle categorie di aventi diritto. Chi ha rinnovato l’Isee e beneficiava già del pagamento assegno temporaneo, ha tempo fino al 28 febbraio per rinnovare la propria domanda. Riprenderà dunque a ricevere le mensilità spettanti, a partire da marzo 2022.

Per quanto riguarda gli arretrati di gennaio e di febbraio 2022 arriveranno rispettivamente nel mese di febbraio e di marzo, nei giorni tra il 25 e il 27 del mese.

Chi non rinnova la domanda, dopo aver ricevuto le mensilità arretrate, non avrà diritto a percepire più nulla, fino a quando non invierà nuova istanza, legata alla nuova attestazione Isee aggiornata. 

C’è tempo fino al 30 giugno per presentare la richiesta e ricevere anche tutti gli arretrati, a partire da marzo 2022.

È possibile anche richiedere l’assegno unico senza Isee: in tal caso, l’importo erogato dall’Inps è il minimo previsto ovvero 50 euro a figlio, al mese. Chi invece abbina il valore dell’Isee alla domanda, riceverà un importo proporzionato al proprio reddito.

Il massimo è di 175 euro a figlio, al mese, per chi ha un Isee al di sotto dei 15 mila euro. 

Scopri in questo articolo, quali sono tutti gli altri bonus a cui hai diritto con un Isee basso, compreso tra 5 mila e 15 mila euro.

A chi spetta assegno unico 2022

Con l’avvento del nuovo anno, l’assegno temporaneo scompare e, al suo posto, troviamo l’assegno unico universale. La platea dei beneficiari si amplia, in quanto a tutte le categorie di cittadini, che nel mentre avevano ricevuto l’assegno temporaneo, si aggiungono anche tutti i lavoratori dipendenti, sia delle aziende che del settore pubblico.

La risposta alla domanda dunque è che, in sostanza, l’assegno unico universale 2022 spetta a tutti, in maniera indistinta.

A tutti coloro che hanno figli minorenni e, in casi specifici, anche oltre la maggiore età e fino a un massimo di ventuno anni, se il figlio risulta ancora fiscalmente a carico ed è iscritto a corsi di formazione, accademici o è tirocinante.

La perplessità che resta riguarda dunque solo gli arretrati dell’assegno unico temporaneo di gennaio e febbraio (spettante solo alle categorie dei beneficiari del 2021), che dovrebbero arrivare alla fine del mese in corso e in quello di marzo. Molto probabilmente dunque, dando vita a un doppio pagamento nel mese di marzo 2022, di assegno temporaneo a cui va a sommarsi la prima tranche mensile dell’assegno unico.

Lo scarto che purtroppo genera confusione è dovuto alla necessità di produrre i nuovi certificati Isee aggiornati. Una volta lavorate le istanze, il pagamento assegno unico avverrà in automatico a partire dal mese di marzo 2022 e fino a febbraio 2023, per poi riprendere il suo corso a marzo 2023, ma in base ai nuovi calcoli relativi alla nuova attestazione Isee da fornire. E così via. 

Come vedere pagamento assegno temporaneo e unico

Chi può contare su un commercialista di fiducia (di solito tutti i titolari di partita Iva ne hanno uno) può incaricare il professionista di seguire la pratica. Questi esperti del settore hanno i loro canali dedicati per accedere alla pubblica amministrazione, e all’Inps in questo caso, pertanto possono inviare la domanda e il beneficiario non deve fare altro che attendere il bonifico.

Il consiglio però è di munirsi comunque di credenziali personali, così da poter effettuare, in ogni momento, l’accesso alla propria area dedicata sul portale.

In tal modo, è possibile monitorare in autonomia lo stato di lavorazione della domanda e soprattutto, fare un check, mese dopo mese, dei pagamenti ricevuti da parte dell’ente di previdenza sociale nazionale.

I lavoratori dipendenti devono necessariamente munirsi di Spid, Cie o Cns, per avanzare le loro richieste, a meno che anche loro non preferiscano rivolgersi a un commercialista oppure a un consulente di un Caf o di un patronato.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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