Ecco tutto ciò che serve sapere sull’Assegno Unico, dalla domanda alle modalità e tempistiche di pagamento, vedremo tutti gli aspetti utili per le famiglie che vogliono richiederlo o che lo hanno già richiesto. Attenzione in particolare alla retroattività ed alla scadenza del 28 febbraio, molto importante ai fini del pagamento.
L’Assegno Unico universale è finalmente diventato realtà, anche se purtroppo ci sono stati tanti rallentamenti ed anche ora, a febbraio 2022, ci sono ancora un po’ di incognite sul suo funzionamento. Non dal punto di vista pratico, perché ormai è stato definita la modalità di domanda, i requisiti, le tempistiche…
Qualche dubbio rimane sulla sua efficacia ed utilità, dato che parliamo di uno strumento che veramente stravolge il funzionamento dei bonus destinati alla famiglia, come vedremo anche lungo questo articolo. Aspetti da non sottovalutare, perché parliamo di una vera e propria rivoluzione.
Nata nel dicembre 2020 e diventata realtà solo ora, ma con diversi step intermedi, come l’Assegno Unico temporaneo, attivo dal luglio 2021 fino proprio a febbraio 2022.
Proviamo dunque a capire tutti i dettagli utili sul nuovo Assegno Unico, quello definitivo, rimandando a questo articolo chi invece volesse informazioni anche sulla date di pagamento ed altri aspetti utili sulla versione temporanea.
Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube “Redazione The Wam” che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di date di pagamento, tra cui anche l’Assegno Unico temporaneo e universale:
Assegno Unico universale: di cosa si tratta?
Prima di approfondire gli aspetti tecnici, ecco qualche informazione su questa misura. Come detto, essa si propone di rivoluzionare gli aiuti destinati ai nuclei familiari che più ne hanno bisogno, ma è in realtà destinata a tutte le famiglie che hanno semplicemente figli a carico under-21. Da qui la definizione di “universale”.
Universale come rivolto a tutti, quindi, ma perché nasce e soprattutto perché ilGoverno Conte Bis ne sentì l’esigenza oltre un anno fa?
Semplicemente, la pandemia ha cambiato più volte le priorità del Governo attuale ed anche del precedente, guidato appunto da Giuseppe Conte, ed ha portato a tantissimi effetti collaterali, tra cui proprio quello di evidenziare in maniera ancora più netta l’inadeguatezza del sistema italiano di aiuti.
In particolare, quelli destinati alle famiglie più bisognose e numerose. In questo senso, le difficoltà burocratiche e le tantissime misure diverse e spezzettate rendevano gli aiuti poco efficaci, poco immediati.
Banalmente, una famiglia si ritrovava a dover fare diverse domanda per diverse misure, seguendo iter complessi e spesso ottenendo esiti negativi o pagamenti in ritardo, se non addirittura dover far fronte a veri e proprio errori dell’INPS o di altri istituti erogatori.
Insomma, un sistema complesso e troppo spezzettato. Nasce quindi una misura unica, che va a togliere tanti problemi in un sol colpo (o almeno questo è l’obiettivo).
Assegno Unico universale: come funziona e cosa sostituisce?
Viste le premesse, l’Assegno Unico deve necessariamente funzionare in maniera semplice e lineare, senza problemi e ritardi che hanno purtroppo contraddistinto le altre misure. Non è stato semplice, perché si è passati da una misura temporanea e comunque ci è voluto molto tempo, ma ora la misura è pronta ed operativa.
Quindi, innanzitutto, che misure sostituisce l’Assegno Unico? Per rispondere a questa domanda ci viene in soccorso il sito INPS, che proprio nelle FAQ fornisce questa spiegazione: “L’Assegno Unico sostituisce il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Verrà abrogato anche il Bonus tre figli, mentre rimarranno in vigore la maternità comunale di 1.700 euro e il Bonus nido.”
Una misura unica che ne va a sostituire diverse e che funzionerà in maniera piuttosto semplice: chi fa domanda ed ha figli under-21 a carico, avrà diritto ad un aiuto mensile commisurato alla sua situazione economica. Un aiuto continuativo (finché ci sono i requisiti) e di facile accesso.
Per fare domanda è necessario andare sul portale INPS nella sezione dedicata e seguire l’iter, fornendo tutte le informazioni necessarie per comprendere la situazione economica e di composizione della famiglia in questione. Ci si può anche far assistere da un Caf per portare a termine correttamente la procedura.
Assegno Unico universale: serve l’ISEE?
I requisiti per accedere all’Assegno Unico universale, come abbiamo visto, vedono come più importante l’aspetto della composizione della famiglia (cioè la presenza di figli under-21 a carico) piuttosto che la condizione economica.
In ogni caso, però, questo aspetto è molto importante e cambia radicalmente l’importo a cui si può accedere. Proprio sul sito INPS sono presenti delle tabelle che riassumono quanto spetta ad ogni famiglia sulla base del numero di figli a carico e, appunto della Dichiarazione ISEE.
Elemento importantissimo è però la possibilità di accedere in ogni caso a questo aiuto: semplicemente, in caso di ISEE più elevato, spetterà una cifra inferiore. Una misura pensata quindi per non essere esclusiva, ma piuttosto commisurata alla vera esigenza di ogni nucleo familiare.
Per avere un’idea completa degli importi spettanti, ecco la pagina INPS dove poter simulare l’importo spettante.
Assegno Unico universale: pagamenti e scadenze, occhio al 28/02!
Per quanto riguarda l’effettiva erogazione dell’Assegno Unico le tempistiche si sono un po’ allungate, ma finalmente si intravede la luce in fondo al tunnel. Infatti, tanti soggetti hanno già fatto domanda (era possibile dal 1° gennaio), ma i pagamenti cominceranno a marzo.
I primi a ricevere il pagamento saranno coloro che hanno presentato domanda a gennaio e febbraio, cioè entro una settimana da oggi. Il 28/02 è quindi la prima vera scadenza utile da sapere, per ricevere il pagamento verosimilmente nella seconda metà di marzo.
Chi invece fa domanda a partire dal 1° marzo, riceverà i pagamenti sempre il mese successivo: la mensilità di marzo ad aprile, quella di aprile a maggio e così via, come già accaduto con la forma temporanea.
Chi invece farà domanda nei prossimi mesi, non deve disperare. Chiunque infatti fa domanda entro e non oltre il 30 giugno riceverà tutti gli importi arretrati a partire proprio da marzo. Insomma, ci sono ancora quattro mesi per accedere alla misura senza perdere nemmeno un centesimo.
Come si consueto, però, prima si presenta domanda e prima si riceverà il pagamento.
Assegno Unico universale: compatibile con il RdC?
L’ultima questione importante relativa all’Assegno Unico universale è quella legata alla sua compatibilità con altre misure, in particolare con il Reddito di Cittadinanza. La misura temporanea infatti era compatibile con il RdC ed era addirittura erogata automaticamente ai beneficiari, senza nemmeno dover fare domanda.
Dunque, sarà ancora così?
Possiamo rispondere di sì senza grossi dubbi: le due misure saranno ancora compatibili. Probabilmente sarà riconfermata anche la modalità di erogazione automatica, anche se ha richiesto tempi leggermente più lunghi in alcuni casi.
Detto ciò, ricordiamo però che l’importo spettante a titolo di Assegno Unico a chi è già beneficiario di RdC è ridotto della quota minori già calcolata nel RdC. In parole povere, si riceve l’Assegno Unico in aggiunta al RdC, ma l’aggiunta è inferiore all’intero importo di Assegno Unico che spetterebbe con domanda (se non si ricevesse RdC, insomma).