Auto usata: cosa dice il Codice del Consumo? Ecco le tutele!

Ecco le principali tutele del Codice del Consumo per ottenere un'auto usata di tutto rispetto in piena sicurezza e consapevolezza della garanzia assicurativa.

Crescere: un concetto sempre meno scontato e mai così in contraddizione come in questi ultimi anni, sull’onda del fatto che lo sviluppo individuale non sempre si trova in perfetta armonia con l’avanzamento sociale e viceversa.

La legge individua nei diciotto anni la maggiore età, ovvero il presunto grado di apertura verso una più seria consapevolezza; ma tale requisito è solo anagrafico, la vera domanda da porsi è:

si è davvero pronti a dire di sì alla vita e alle sue responsabilità? Mentre si aspetta che diventi più tangibile la speranza di una cura che possa sconfiggere il Covid-19, l’incertezza rimane ancora dominante dal punto di vista economico-sociale e con le prospettive future tutte da ricostruire, la voglia di libertà e di autonomia di movimento devono fare i conti con l’adeguamento dei propri desideri personali alla quotidianità del presente.

Ci vuole seria consapevolezza anche per un’auto usata

Ne deriva che la crescita di per sè è un percorso che può esprimersi in molte forme, ognuna impiegando tempi diversi per arrivare alla completa realizzazione. Ma il vero confronto con il mondo esterno e i rischi veri e propri che ne derivano, si trova nel bel mezzo della libera circolazione al fianco di tutti gli altri: dalla guida.

E’ questo il primo tassello, ma anche il limite più netto per entrare nell’età adulta. Ma per un neopatentato un’auto nuova potrebbe essere troppo pericolosa, finchè la responsabilità per sè, quella nei confronti delle altre persone non vengano rispettate nel modo più giusto e nel pieno equilibrio con il traffico sempre più intenso e imprevedibile della strada.

Così un’auto usata potrebbe rappresentare un gradito compromesso tra l’inesperienza della gioventù e l’esigenza di sicurezza su più fronti, con la costante necessità di una soglia d’attenzione sempre più alta, quasi quadruplicata, per sapersi destreggiare con le giuste manovre da qualsiasi imprevisto. 

Il “trittico” ideale per un’auto usata da acquistare!

Funzionalità, ottimo rapporto qualità/prezzo ed elevata garanzia di assicurazione: questo sì che è un trittico di fattori imprescindibile per un acquisto di seconda mano che vada a buon fine; ma deve includere anche un controllo accurato da parte di un meccanico qualificato, nonchè disporre di tutte le informazioni corrette in merito alla proprietà ed ai procedimenti legali a carico del veicolo. Tale certificazione sarebbe disponibile anche sezione “Servizi online” del sito www.aci.it.

Dal punto di vista assicurativo, invece, di gioca sulla connotazione dell’auto medesima: solo per essere di seconda mano, infatti, risulterebbe maggiormente esposta a rischi di guasti, minori prestazioni rispetto alle attese personali dell’acquirente e maggior disattenzione da parte del conducente spinta dalla sottovalutazione dei danni potenzalmente arrecabili alla propria auto proprio in quanto già usata in precedenza.

Ma si può ereditare la classe assicurativa di un proprio famigliare convivente e le norme del Codice del Consumo garantiscono contro i cosiddetti “difetti di conformità” dell’automobile; per le auto usate, inoltre, sarebbe possibile ridurre la copertura a non meno di un anno, ma solamente con l’espressa accettazione scritta del compratore e senza alcun valore legale.

Il Codice del Consumo a tutela dell’acquirente di un’auto usata

Il cuore del Codice del Consumo è la garanzia di conformità biennale per tutti i beni di consumo, incluse sia le automobili nuove che quelle di seconda mano: tuttavia la medesima non sussiste quando ad acquistare è un soggetto giuridico, ossia un’azienda. Restano valide le condizioni contrattuali reciprocamente stabilite tra le parti.

Prima dell’entrata in vigore del Codice del Consumo la vendita di un’auto usata veniva gestita interamente dal venditore che determinava a sua discrezione durata e i limiti di garanzia del prodotto. Dal 2005 è invece obbligato per legge a garantire la trasparenza dell’acquisto, rimediando ai difetti, compresi guasti non imputabili a normale usura o manutenzione, nel corso di tutta la copertura assicurativa biennale.

Se l’auto è nuova il venditore può rivalersi direttamente sul produttore. Successivamente bisognerebbe prestare molta attenzione alle auto a chilometro zero, cioè di seconda mano ma con neanche 20 km alle spalle, cioè quelle “quasi nuove” e già immatricolate dal concessionario: se volete capirne di più su tale avvertimento ma in una veste più allegra, ecco a voi questo video piuttosto sprint di automobile.it

la garanzia del venditore, infatti, scatta per legge dalla data di consegna e non dalla immatricolazione. Se il momento della prima precede quello della seconda, è il concessionario a doverne rispondere in prima persona per sopperire ai mesi rimasti “scoperti” e dopo l’acquisto, il cliente dovrà solo preoccuparsi delle spese di manutenzione ordinaria.

La garanzia di conformità potrebbe costituire, sempre grazie al Codice del Consumo, una risposta, in caso di discrepanza tra il numero di chilometri dichiarati da quello effettivo risultando il primo inferiore rispetto al secondo: il compratore potrebbe, nel caso e invocando la suddetta, obbligare il venditore ad una riduzione di prezzo o all’annullamento del contratto con restituzione dell’auto e rimborso del prezzo pagato.

In caso guasti non attribuibili ad usura o carenza di manutenzione nel periodo di garanzia, si ha diritto, senza nessuna spesa aggiuntiva, al ripristino del veicolo usato come “conforme” alle condizioni contrattuali concordate al momento dell’acquisto e le riparazioni devono essere eseguite in tempi non troppo lunghi, altrimenti, è possibile richiedere un ulteriore rimborso per controbilanciare il disagio dovuto al rallentamento dei lavori.

La Garanzia Convenzionale di Conformità a favore di un’auto usata

La natura del danno, oltre che l’entità, o anche criteri più morbidi di valutazione possono far scaturire altri scenari di tutela a beneficio dell’acquirente: l’esperienza di una guida senza pensieri e costi eccessivi costituisce il suo fine ultimo mentre i concessionari lottano per imatricolare un numero minimo di produzione garantita.

infatti se la prima fosse “improvvisa e accidentale” rimarrebbe a carico del consumatore, ma potrebbero esserci delle integrazioni o estensioni della garanzia di conformità, ad iniziativa del venditore, come la Garanzia Convenzionale di Conformità. Per i difetti manifestatisi dopo la vendita, risponde sempre il venditore.

La suddetta infatti differisce da quella legale perché, mentre quella legale è supportata dal carattere impositivo della legge, che può richiamare il venditore al pieno rispetto delle condizioni contrattuali, la “convenzionale ulteriore” offrirebbe una maggiore distensione dei criteri entro cui inglobare i vantaggi di partenza;

questo sia dal punto di vista della copertura assicurativa, che durerebbe fino a cique anni, sia innalzando la soglia massima di tollerabilità verso il numero dei chilometri percorsi di un’auto usata per certificarla idonea alla vendita, sempre se si trova in più che buone condizioni di prestazione individuale.  

Per quelli che si manifestano nei primi sei mesi, il Codice del Consumo presume esistessero già al momento dell’acquisto e stabilisce che spetta al venditore dimostrare che non siano imputabili a lui. In ogni caso, nel comunicare guasti o difetti, il compratore ha tempo due mesi per informare il commerciante tramite raccomandata, a decorrere dall’ultimo giorno di garanzia, per reclamare un difetto.

Tali spese devono essere vagliate dal giudice ordinario o, in alternativa, che il commerciante si sia organizzato per fornire servizi di assistenza stradale. Questi servizi sono tipicamente coperti dalla Garanzia Convenzionale Ulteriore, che il commerciante può includere volontariamente nel prezzo di vendita, non facendolo pagare a parte.

Anche l’auto usata può avere diversi vantaggi “optional”

Infine vi è il cosiddetto “usato garantito”: una semplice garanzia aggiuntiva e ulteriore rispetto a quanto già previsto dalla legge. Interviene specificatamente per i guasti improvvisi e accidentali, purché non dovuti a normale usura o insufficiente manutenzione.

E’ erronamente assimilata alla garanzia del nuovo, mentre si tratta di un “optional” assicurativo che rispecchia dal versante finanziario quelli concreti propri dell’auto generalmente nuova: il suddetto riguarderebbe il rimborso del carro attrezzi, auto sostitutiva e spese accessori. Una nicchia di costruttori offre condizioni esclusive per l’usato garantito tali da ingolosire la clientela:

tra i vantaggi previsti, sono compresi il soccorso stradale H24, la disponibilità di una vettura  sostitutiva in caso di fermo dell’auto e la copertura da 12 a 36 mesi. La responsabilità, però, spinge ogni giorno l’iniziativa individuale a gestire sempre più situazioni contemporaneamente:

secondo l’articolo 118 del Codice del Consumo molto dipende da questa domanda: innanzitutto il prodotto è stato messo in circolazione? Non tutto, infatti, come sarebbe comodo far credere, è a carico del venditore, ma sarebbe necessario da parte dell’acquirente valutare globalmente e con accortezza tutti i fattori “del trittico” medesimo:

  • specie se il difetto di conformità è dovuto ad una norma giuridica imperativa o a un provvedimento vincolante; 
  • oppure se il progresso tecnologico, al momento della messa in circolazione del prodotto, non si trovava ancora in una condizione tale da poterlo individuare, migliorare o risolvere in un altro modo più efficiente;
  • se esistono a priori delle differenze sostanziali tra l’auto e le istruzioni o tra aspettativa e realtà in merito alle sue effettive funzionalità.

Proprio per evitare questi esempi di completa esclusione dalla responsabilità da parte del venditore, il Codice del Consumo non si limita solo ad aguzzare le antenne dell’acquirente sulla reale autenticità dell’affare in procinto di concludersi, ma va utilizzato per trasformare gli optional e le tutele principali, enunciati sinteticamente dentro questo articolo, in una strategia d’investimento che giovi il più possibile alle tasche di ognuno, senza….bucarle troppo!.

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