Acquisto autoveicolo usato: attenzione ai veicoli inquinanti

Lìacquisto di un veicolo usato può essere un affare o un buco nell'acqua: scopri quali automobili inquinanti potrebbero essere inutilizzabili nel 2022!

Acquistare un autoveicolo usato può rivelarsi un ottimo investimento per il futuro, e garantisce un significativo risparmio rispetto all’acquisto di un veicolo nuovo di zecca: questo vuol dire che non dobbiamo accontentarci, e possiamo accaparrarci un veicolo di buona gamma ad un prezzo contenuto.

In generale, le auto più moderne vengono prodotte in ottica di durabilità: negli ultimi anni l’obiettivo è quello di far durare una macchina fino a 18 anni percorrendo circa 350.000km, se tenuta bene. Per questo motivo, l’auto usata porta un ottimo vantaggio sia al portafoglio che all’ambiente, riducendo le emissioni di CO2 per la produzione.

Ma parlando di ambiente, è meglio non trovarsi ad acquistare inconsapevolmente un veicolo inquinante: con le nuove restrizioni, potremmo dover chiudere la nostra macchina appena acquistata in garage per sempre.

Le restrizioni in essere in diverse città stanno infatti incentivando in molti ad un acquisto più consapevole in materia di automobili, in un’ottica di coscienza ambientale ed ecologica che mira a migliorare la qualità dell’aria nelle città, specialmente quelle più popolose.

In questo articolo, vedremo quali saranno le macchine inutilizzabili tra pochi anni, e confronteremo quindi quali sono i veicoli usati migliori da acquistare.

Autoveicolo usato: quali saranno le macchine inutilizzabili tra poco?

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un inasprirsi delle restrizioni sui veicoli inquinanti un po’ in tutta Italia. Capofila, la regione Lazio, che da inizio anno vieterà l’utilizzo di veicoli Euro 4 all’interno della zona verde cittadina. Permanentemente.

Moltissime altre città – grandi e piccole – hanno adottato questo atteggiamento nei confronti dei veicoli inquinanti, complice anche la qualità pessima dell’aria che presenta gravissime conseguenze sull’ambiente e sulla salute delle persone. 

Il problema è che la carrellata di veicoli “fuori legge” sono automobili prodotte e vendute fino al 2010, il che le rende relativamente recenti, e ciò sta mettendo in difficoltà non solo chi le vende, ma anche chi le compra.

Nel Nord Italia molte grandi città – ma in generale tantissime città sopra i 30.000 abitanti – hanno introdotto limitazioni che vietano la circolazione di veicoli fino all’Euro 3, sia diesel che benzina.

Inoltre, è guerra aperta al diesel: gli Euro 4 sono già limitati quasi ovunque, mentre gli Euro 5 potrebbero essere quasi inutilizzabili a partire da quest’anno.

La regola generale è che qualsiasi veicolo fino all’Euro 4 risulta inquinante, ma ci sono delle nuances fa considerare. In questo caso, dobbiamo prima di tutto capire cosa significa la dicitura “Euro, e quali sono le classificazioni.

Come avremo probabilmente già intuito, la classificazione Euro indica il livello di inquinamento che produce un veicolo. Questo sistema, introdotto nel 1992, è partito dall’Euro 0, e ad oggi ci troviamo all’Euro 6, in un’ottica di produzione di automobili sempre meno inquinanti:

Euro 0. Saranno le prime automobili a scomparire. Immatricolate prima del 1992, queste vetture utilizzano benzine al piombo e sono sprovviste di filtri per il gas di scarico.

  • Euro 1. Faranno ben presto la stessa fine degli Euro 0. Sebbene la qualità dei sistemi di filtraggio sia leggermente migliorata con l’introduzione della marmitta catalitica, questi veicoli risultano ancora estremamente inquinanti.
  • Euro 2. Cambia pochissimo dall’Euro 1, a parte un lieve alleggerimento delle emissioni di CO2. In poche parole, presto inutilizzabile.
  • Euro 3. Qui ci stiamo avvicinando ad una via di mezzo: sebbene si tratti di veicoli ancora molto inquinanti, si denota un grosso miglioramento rispetto a prima. Comunque, è sconsigliato acquistare oggi un Euro 3, perché coperto dalle restrizioni.
  • Euro 4. È in questo livello di classificazione che in molti si confondono, perché si tratta di una specie di linea di demarcazione. I veicoli benzina sono meno inquinanti, ma i diesel potrebbero scomparire rapidamente. Comunque, per star sicuri, è meglio rivolgersi a classificazioni più alte.
  • Euro 5. Possiamo già considerare l’acquisto di un Euro 5, ma solo a benzina: i Diesel sono già soggetti a restrizioni.
  • Euro 6. Qui è dove andiamo sul sicuro, un veicolo Euro 6 ci garantisce di circolare ovunque, ed è la classificazione più ecologica presente sul mercato.

Tuttavia, c’è da fare comunque una riflessione sui tipi di alimentazione, e quali verranno presto tolti dal mercato per far spazio a veicoli più puliti. Non possiamo solo basarci sulla classificazione Euro.

Autoveicolo usato: tipi di carburante  

Partiamo dal grande inquisito degli ultimi mesi, il diesel. Sebbene questo tipo di alimentazione produca paradossalmente meno CO2 di un benzina, i livelli di emissione particolato ed ossido di azoto sono di 1000 superiori dei veicoli a benzina – per intenderci, le polveri sottili.

Si è tentato di mettere una pezza a questo enorme difetto tramite i filtri anti-particolato e kit per il trattamento dei gas di scarico. Tuttavia, i costi di installazione e manutenzione sono elevati, considerando anche che l’obiettivo è quello di smettere di produrre auto alimentate a diesel.

Acquistarne una, per quanto conveniente dal punto di vista economico a breve termine, potrebbe quindi essere la scelta più sbagliata.

Il giusto compromesso per acquistare un veicolo usato utilizzabile ancora per una decina d’anni è un’auto a benzina almeno Euro 5. Ci sono tantissime opzioni, e le case di produzione hanno fatto passi da gigante nel contenere consumi ed emissioni.

Il GPL è forse una delle scelte più ecologiche, ma conviene comunque partire da un Euro 5: le emissioni di ossidi di azoto è del 55% inferiore ai veicoli a benzina, quelle di particolato del 8% e quelle di particolato del 14%.

Nella scelta del GPL, è bene però fare attenzione all’uso che si fa dell’autoveicolo: il costo del carburante è nettamente più basso rispetto ai benzina o diesel, ma i consumi risultano di gran lunga superiori.

Sorprendentemente il metano potrebbe essere invece una scelta molto meno green. Potremmo essere attratti dal costo irrisorio del carburante, ma le emissioni di questi veicoli sono pericolosamente alte, alle volte andando a superare addirittura i diesel e i benzina.

Autoveicolo usato: il futuro è nell’elettrico

La scelta migliore potrebbe rivelarsi proprio un veicolo elettrico. Sebbene inizialmente questo tipo di automobili erano riservate all’elite, oggi è possibile trovarne sul mercato a prezzi contenuti e per tutti i tipi di esigenze, tenendo in considerazione anche i veicoli ibridi.

Non c’è bisogno quindi di puntare alla Tesla – anche se tutti ci abbiamo fatto almeno un pensierino. Ad oggi, la gamma di auto elettriche vanno dalle utilitarie alle sportive, passando per i SUV e i veicoli da città.

I tre tipi più comuni di automobili elettriche sul mercato sono:

  • Full electric: queste automobili sono alimentate esclusivamente ad elettricità, e possono essere ricaricate solo tramite le colonnine di ricarica pubbliche e private.
  • Hybrid: un veicolo ibrido sfrutta entrambi i tipi di alimentazione, elettrica e – di solito – benzina.
  • Plug In Hybrid: un’automobile di questo tipo può essere alimentata anche solo ad elettricità, senza utilizzare carburanti.

Con il considerevole aumento dei prezzi di benzina e diesel – oltre il 58% rispetto all’anno scorso – considerare un veicolo elettrico potrebbe essere un po’ più costoso inizialmente, ma conveniente in futuro.

Parlando di prestazioni, è stato da molto tempo sfatato il mito secondo il quale le auto elettriche risultano meno potenti di quelle a combustione. I nuovi modelli presentano una velocità di reazione ed una fluidità di guida che non ha niente da invidiare alle colleghe a benzina.

Naturalmente, le auto elettriche sono quelle che inquinano di meno, e garantiscono quindi la possibilità di circolare ovunque!

Autoveicolo usato: quali sono i migliori?

Passando agli esempi pratici, in questa sezione dell’articolo vedremo alcune tra le migliori auto usate da acquistare sotto i 10.000 euro.

L’Honda Insight è una berlina passata molto in sordina negli scorsi anni, ma che si rivela un ottimo acquisto – il prezzo è sui 4.500€ -, anche grazie al suo motore ibrido e le eccellenti prestazioni sui lunghi tragitti. Stesso discorso per la Toyota Yaris Hybrid: un modello del 2012 parte dai 7.500€

Per quanto riguarda i motori alimentati a GPL, segnaliamo il gioiellino di casa Fiat, la Punto. Umile ma prestante, questo veicolo abbatte i costi del carburante perché consuma relativamente poco, ed i prezzi per l’usato partono dai 2.200€.

Per quanto riguarda i neopatentati, un modello molto consigliato è la Opel Karl: contenuta nel prezzo ma anche nella dimensione, è un ottimo sandbox per chi deve ancora imparare. Il prezzo di un benzina Euro 6 usato si aggira attorno ai 6.800€, ed è un ottimo compromesso anche per le tasche: i consumi sono decisamente contenuti!

Autoveicolo usato: come funziona per il bollo?

Nel caso in cui acquistiate un’automobile da un privato, è sempre bene assicurarsi che il bollo sia stato pagato per l’anno in corso, chiedendo al venditore di fornirci la ricevuta.

Diversamente, sarà dovere di chi risulterà intestatario dell’automobile nell’ultimo giorno del mese utile al pagamento del bollo. Quindi, se acquistiamo una macchina al 15 di Gennaio, il bollo non è stato pagato e scade il 19, lo dovremo pagare noi.

Attenzione quindi: accertiamoci sempre che il bollo sia stato pagato – o che comunque sia ragionevole che lo paghiamo noi – quando acquistiamo un’auto usata, perché nel caso in cui rimarremo ignari, le sanzioni amministrative potrebbero essere molto salate.

Nel caso in cui dovessimo acquistare da un concessionario, il discorso cambia leggermente: bisogna sempre accertarsi che il concessionario si ricordi di sbloccare il bollo – che viene sospeso una volta che acquista il veicolo usato.

È possibile comunque richiedere uno storico dei bolli recandosi in una qualsiasi agenzia di pratiche automobilistiche. 

Francesca Di Feo
Francesca Di Feo
Copywriter SEO e Social Media Manager per piccole e medie imprese, classe 1994. Ho studiato Scienze Politiche e Sociali presso l'Istituto Federico Albert. Grazie al mio ruolo di Project Manager e Writer nell’ambito del programma Erasmus + ho sviluppato un forte interesse sui temi della Transizione Ecologica e Digitale. Appassionata da sempre di scrittura e tecnologia, ho continuato a formarmi autonomamente su come farne un lavoro attraverso il Marketing Digitale. Attualmente sono redattrice per Trend Online e Social Media Manager per due piccole aziende, e sto lavorando per costruire Valade D’Lans, Travel Blog sulle Valli di Lanzo, gioiello montano piemontese.
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