Bonus acqua potabile: 2.500 euro a tutti senza ISEE, entro 28/02

Prorogato il bonus acqua potabile di 2.500 euro, da richiedere entro il 28 febbraio 2022: chi può richiedere l’agevolazione e come presentare subito domanda.

La linea di interventi e misure economiche portata avanti da parte della squadra del Governo italiano attualmente guidata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, è chiara in merito alle agevolazioni per la casa.

Infatti, come confermato anche in seguito alla pubblicazione e alla relativa entrata in vigore della Legge di Bilancio 2022 avvenuta nel primo gennaio del nuovo anno, l’esecutivo ha deciso di prorogare una serie di contributi che erano stati interamente elaborati e formulati con l’obiettivo di supportare le spese dei cittadini durante la situazione emergenziale del Coronavirus.

A questo proposito, tra le varie proroghe che sono state portate avanti da parte del Governo Draghi vi è anche il bonus acqua potabile 2022, il quale si configura come la possibilità di accedere ad un credito di imposta che sarà riconosciuto a tutti gli effetti esclusivamente nei confronti di quei soggetti e quei cittadini che provvederanno all’acquisto di determinati sistemi di filtraggio dell’acqua potabile.

Nonostante la proroga del bonus acqua potabile è stata riconosciuta per l’intero anno 2022 e anche per quello successivo, il 2023, l’Agenzia delle Entrate ha comunicato una nuova data di scadenza che bisognerà tenere ben a mente al fine di accedere al credito di imposta derivante dal bonus acqua potabile, ovvero quella del 28 febbraio prossimo.

Dunque, all’interno del seguente articolo, andremo ad approfondire nel dettaglio tutte le caratteristiche che attualmente sono peculiari del bonus acqua potabile, prorogato dalla Manovra finanziaria del 2022.

In tal senso, nei prossimi paragrafi, andremo a spiegare e chiarire anche alcuni punti essenziali in merito ai requisiti e alle condizioni che sono state ritenute obbligatorie ai fini di accedere a questa agevolazione.

Bonus acqua potabile 2022: il quadro normativo generale 

Ai fini di comprendere ed approfondire al meglio quali sono le caratteristiche e gli aspetti principali che contraddistinguono in particolare il bonus acqua potabile 2022, è necessario dapprima fare un passo indietro, andando ad analizzare al meglio il quadro normativo e la prassi che ha fatto in modo di riconoscere ufficialmente gli effetti di questa importante agevolazione.

A questo proposito, è stato il Bilancio di previsione dello Stato il quale faceva riferimento all’anno finanziario precedente, quello dell’anno 2021, a provvedere all’introduzione effettiva di questo importante contributo economico rappresentato dal bonus acqua potabile. Nello specifico, l’articolo 1, commi da 1087 a 1089 relativi alla legge numero 178/2020.

Successivamente, l’Agenzia delle Entrate ha offerto maggiori dettagli ed indicazioni in particolare in riferimento ai criteri nonché alle modalità di applicazione e di fruizione del credito di imposta che potrà essere richiesto ed ottenuto da parte di quei soggetti che avrebbero provveduto all’acquisto e all’installazione dei sistemi volti al filtraggio, alla mineralizzazione, al raffreddamento nonché all’addizione dell’anidride carbonica di tipo alimentare E290.

A questo proposito, occorre fare riferimento nello specifico al Provvedimento numero 153000 dell’Agenzia delle Entrate reso noto in data 16 giugno 2021.

Le novità per il bonus acqua potabile nel 2022: cosa cambia 

Tuttavia, la proroga del bonus acqua potabile per tutto il 2022 ed anche il 2023 è stata effettivamente messa in atto e riconosciuta a livello nazionale, in seguito alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’articolo 1, comma 713 in riferimento alla legge numero 234 dell’anno 2021, la cosiddetta Legge di Bilancio 2022.

Tra le ultime novità relative al contesto normativo e alla prassi che fanno riferimento al nuovo bonus acqua potabile 2022 che potrà essere richiesto da parte dei soggetti che rispondono a determinate condizioni, vi è la più recente comunicazione del bonus acqua potabile. 

Si tratta del provvedimento pubblicato il 28 gennaio 2022 attraverso sono stati modificati ed aggiornati i criteri attraverso cui sarà possibile accedere al bonus acqua potabile e le modalità di applicazione e di utilizzo del credito di imposta derivante da tale bonus.

Dunque, è chiaro che il prolungamento dei termini volti all’accesso per il credito di imposta dal valore massimo di 2.500 euro concesso attraverso il bonus acqua potabile, predisposto in seguito all’entrata in vigore della nuova Manovra finanziaria consentirà non soltanto ai cittadini di avere più tempo per poter acquistare i sistemi di filtraggio dell’acqua, ma andrà anche ad aumentare notevolmente la platea di potenziali beneficiari del nuovo credito di imposta.

Le peculiarità del bonus acqua potabile da avere entro il 28 febbraio

Facendo quindi riferimento alle varie disposizioni e norme contenute all’interno della Legge di Bilancio 2021 prima e alla Legge di Bilancio 2022, nonché ai provvedimenti forniti da parte dell’Agenzia delle Entrate, attualmente è possibile identificare alcune peculiarità e aspetti distintivi del bonus acqua potabile.

A questo proposito, quindi, occorre innanzitutto evidenziare che il bonus acqua potabile 2022 si configura non tanto come la possibilità di beneficiare di un importo variabile direttamente corrisposto sul conto corrente indicato al momento della presentazione della richiesta da parte dei cittadini.

Effettivamente, come molti già sanno, la squadra di Palazzo Chigi ha deciso di prorogare alcune delle tante agevolazioni riconosciute per le spese destinate agli interventi edilizi e agli acquisti per la casa, attraverso una modalità differente rispetto ai tradizionali bonus che sono solitamente erogati da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.

In questo senso, infatti, il bonus acqua potabile corrisposte più che altro alla possibile di ottenere un credito di imposta per una percentuale fissa pari al 50 per cento, la quale sarà calcolata prendendo in considerazione gli importi delle spese che sono state effettivamente sostenute per poter provvedere all’acquisto e all’installazione di determinati sistemi di filtraggio.

Dunque, l’obiettivo del bonus acqua potabile 2022 è chiaramente quello di riuscire ad ottenere una più efficace razionalizzazione dell’utilizzo e del consumo dell’acqua, oltre che anche quello di poter andare a diminuire notevolmente il consumo di plastica, il quale danneggia oggi più che mai l’ecosistema ambientale. 

Chi può richiedere il bonus acqua potabile entro il 28 febbraio 

Secondo quanto stabilito e predisposto all’interno del comma 713 in riferimento all’articolo 1 della più recente Legge di Bilancio 2022, l’operatività del credito di imposta è stata effettivamente prorogata fino al 2023. Ciò significa che i cittadini potranno continuare ad acquistare i sistemi di filtraggio dell’acqua potabile, con l’obiettivo di poter usufruire del bonus acqua potabile.

In questo senso, ora è importante capire anche chi sono i soggetti che potranno effettivamente provvedere a presentare la richiesta per ottenere il riconoscimento del bonus ed usufruire così del credito di imposta. 

A questo proposito, il credito di imposta dal valore massimo di 2.500 euro potrà essere riconosciuto attraverso la richiesta del bonus acqua potabile nei confronti delle persone fisiche ma anche dei soggetti che esercitano un’attività di arti, di professioni o d’impresa così come anche gli enti non commerciali e gli enti religiosi che sono riconosciuti a livello civile.

Tuttavia, occorre anche porre particolare attenzione verso i sistemi di filtraggio che sono stati acquistati da parte dei cittadini, in quanto anche in questo caso sono stati definiti alcuni criteri che dovranno essere necessariamente rispettati da parte dei cittadini richiedenti.

In questo contesto, rientrano quindi nella possibilità di accedere al credito di imposta per il bonus acqua potabile 2022 i casi in cui i soggetti provvedano all’acquisto e all’installazione di sistemi che consentano il filtraggio dell’acqua potabile, o anche della mineralizzazione, del raffreddamento o dell’addizione dell’anidride carbonica alimentare di tipo E 290

In particolare, quindi, rientrano tutti quei sistemi che consentano di ottenere il miglioramento della qualità dell’acqua destinata al consumo quotidiano che viene erogata dagli acquedotti.

Gli importi del bonus acqua potabile 2022 da richiedere entro il 28/02

Per quanto riguarda gli importi che contraddistingueranno il credito di imposta concesso e riconosciuto da parte dell’Agenzia delle Entrate nei confronti di tutti quei soggetti che procederanno alla presentazione delle richieste rispettando i termini e le condizioni predefinite all’intento della Legge di Bilancio 2022, è necessario fare alcune precisazioni.

Come sottolineato all’interno dei precedenti paragrafi, innanzitutto, il bonus acqua potabile corrisponde alla possibilità di accedere ad un credito di imposta che corrisponde alla percentuale del 50 per cento che sarà calcolata sulla base degli importi e dell’ammontare complessivo delle spese che sono state sostenute da parte dei cittadini al fine di acquistare e di installare dei sistemi di filtraggio, di raffreddamento o di mineralizzare dell’acqua. 

Tuttavia, la squadra di Palazzo Chigi è andata a definire anche alcuni criteri che dovranno essere rispettati per quanto riguarda il calcolo degli importi, stabilendo dei limiti massimi di spesa su cui può essere definita l’agevolazione, i quali si differenziano in base al richiedente.

A questo proposito, se a presentare la domanda è una persona fisica, egli potrà ottenere il riconoscimento di un credito di imposta che sarà calcolato su un massimo di 1.000 euro per ogni immobile, dunque il valore del bonus acqua potabile in questo caso sarà pari a 500 euro.

Mentre, nei casi in cui si tratta invece di soggetti che esercitano un’attività di arte, professione o impresa, oppure enti non commerciali e religiosi, questi potranno accedere ad un credito di imposta che sarà calcolato sulla base del limite massimo di spesa pari a 5.000 euro per ciascun immobile, che dovrà tuttavia risultare adibito all’attività istituzionale oppure commerciale, a seconda dei casi.  

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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