Bonus carburante: 200 euro in benzina e diesel. A chi spetta?

Scatta da oggi il bonus per sopperire all'aumento dei prezzi di benzina e diesel. Ad avere 200 euro di scontosaranno soltanto alcuni beneficiari. Vedi qui:

Il 2022 doveva essere un anno di grandi svolte e promesse, la fine di un periodo nero e l’inizio della ripresa (almeno per l’Italia).

Sfortunatamente, le speranze sono state disattese dallo scoppio disastroso di una guerra fra Russia e Ucraina che, inevitabilmente, ha messo in seria difficoltà economica anche il nostro Paese.

Trovando ostacolato il commercio di prodotti alimentari e un vertiginoso aumento del prezzo di energia e carburante, gli italiani si sono ritrovati a dover stringere la cinghia in un momento in cui proprio non ce n’era bisogno.

Al fine di contrastare gli effetti negativi di questo conflitto, negli ultimi giorni il Governo ha varato tutta una serie di novità pensate per aiutare i settori maggiormente compromessi più un bonus carburante, che potrebbe giovare a milioni di cittadini.

Vediamoli insieme.

Guerra Russia e Ucraina: la situazione di oggi

Quando abbiamo appreso la notizia al telegiornale ci è parso di vedere il ripetersi di gesta passate.

La prima guerra mondiale, la seconda guerra mondiale ed ora, l’arrivo di una terza.

Gli edifici rasi al suolo, le scuole bombardate, le strade irriconoscibili di un Ucraina che vantava paesaggi infiniti così verdi e rigogliosi da fare invidia.

Intere famiglie divise ai confini delle città, padri che abbracciano mogli e figli in lacrime perché coscienti di dover proteggere la propria patria, persone che con il quantitativo di un sacchetto per la spesa vagano senza meta e, probabilmente, senza futuro.

Immagini che straziano il cuore, che fanno riflettere e che ci portano a convincerci che il male peggiore su questa Terra sia l’uomo e la sua sete di potere.

Il video di Il Fatto Quotidiano mostra in streaming il risultato del conflitto nelle utlime ore:

È una fortuna però che si possa credere anche il contrario.

In molti si sono prodigati per mettere in salvo delle vite disponendo di alloggi e ristori, o hanno potuto aiutare chi ancora rimane nei bunker facendo arrivare quanti più aiuti umanitari possibili.

In altrettanti si sono messi in contatto con associazioni e società di trasporto, con aziende produttrici di generi alimentari e case farmaceutiche che non hanno esitato a donare senza alcuna riserva.

E mentre tutto questo accade ci si chiede del perché stia accadendo.

Bonus carburante: perché é necessario?

Mentre da una parte si combatte per rimanere in vita, dall’altra si cerca di sopravvivere alle conseguenze che questo conflitto porta con sé.

In Italia, per esempio, ci siamo accorti subito di come sia cambiato il rapporto fra i costi di prodotti a base di grano, il gas e il rincaro sul carburante (arrivato a toccare i 2€ al litro).

Ma, contrariamente all’aumento dei primi due, il terzo è dovuto solo in parte all’invasione del suolo ucraino da parte della Russia di Vladimir Putin.

Come spiega ohga.it:

“Uno dei principali aspetti che influisce sul costo della benzina e diesel è il prezzo del Brent, cioè il petrolio estratto nel mare del nord che ha raggiunto i 126 dollari al barile, eguagliando il record del 2018, e che viene utilizzato come riferimento per la quotazione del petrolio a livello globale.”

Ma non solo.

Un altro fattore da considerare é la decisione presa dall’Opec+, ovvero quell’alleanza che porta i 23 paesi produttori di petrolio a mantenere la produzione di greggio ferma ad un quantitativo fisso al mese senza mai aumentarlo.

Inoltre, ad incidere sul prezzo finale della materia sono anche tutti quei costi collegati non solo alla sua estrazione ma anche alla:

  • raffinazione
  • stoccaggio
  • trasporto
  • iva e accise

Le ultime due sono, infatti, le tasse che si differenziano per ogni Paese e che voglia il caso, in Italia non sono solo le più alte ma rappresentano la fetta più grande del costo complessivo di benzina e gasolio.

Per questo motivo il bonus carburante deciso dal nostro Governo potrebbe migliorare la situazione e permettere a molti di avere uno sconto interessante sul prezzo di benzina e diesel. 

Bonus carburante: come funziona e chi può ottenerlo?

I costi aumentano e l’Italia si trova a dover affrontare una situazione piuttosto scomoda, ecco perché il Governo non ha tardato a mettere in atto la misura che dovrebbe riuscire a contrastare il caro energia e il caro carburante.

Entrato in vigore oggi 22 marzo, il decreto “Ucraina bis” contiene una serie di norme e provvedimenti che interessano:

  • la tassa sugli extra profitti delle società energetiche
  • il rafforzamento del settore delle telecomunicazioni
  • il potenziamento della capacità di accoglienza dei profughi
  • il sostegno delle imprese, delle attività produttive e del lavoro
  • il taglio delle accise sui carburanti

Come riporta today.it:

“Scatta da oggi la riduzione dell’accisa sui carburanti e quindi del loro prezzo di vendita, con un taglio complessivo di 30,5 centesimi al litro [..] Per il gas le accise diminuiscono invece di 8,5 centesimi, sommando l’iva si arriva al consumo a 10,37 centesimi.”

Tale riduzione durerà per 30 giorni ma è probabile che al 31 dicembre 2022 le aliquote possano essere ridimensionate anche solo con la presenza di un provvedimento ministeriale.

Per andare incontro ai lavoratori, il governo ha altresì disposto il bonus carburante , un benefit di 200,00 euro che  le aziende private possono decidere di cedere o meno (a titolo gratuito), ai propri dipendenti.

Come precisa tg24sky.it:

“Contrariamente ad altri buoni, quello per il carburante non è riservato solo a chi ha l’Isee inferiore a una certa soglia. In linea teorica, possono quindi riceverlo tutti e beneficiare di uno sconto quando vanno al distributore.”

Non è necessario presentare alcuna domanda per ottenerlo.

L’articolo di Gianni Carbone ci offre una delucidazione anche sul possibile arrivo di un bonus sociale per poter avere un ulteriore riduzione del prezzo delle bollette o, addirittura, la loro rateizzazione. 

Bonus carburante: chi è contrario e perché?

Il bonus carburante ha riportato un pò di sollievo tra chi utilizza l’auto tutti i giorni per recarsi a lavoro e se l’era vista brutta, con più di metà stipendio speso a riempire il serbatoio.

Purtroppo però non ha trovato lo stesso entusiasmo nelle società che distribuiscono e stoccano i carburanti, che hanno lamentato una grande pecca.

Come spiega ilsole24ore.com:

“con il taglio delle accise i carburanti già immagazzinati con la vecchia accisa saranno venduti con la riduzione e quindi subiranno una fortissima svalutazione rispetto al prezzo di carico con un danno enorme per il settore distributivo”

A definirsi delusa dal decreto “Ucraina bis” anche la stessa Confindustria che non ha visto una chissà quale risoluzione del problema relativo all’aumento dei prezzi quanto più una mossa ai danni degli extra profitti, utilizzati per pagare il bonus. 

Occorre, dunque, trovare un equilibrio che valga sia per chi il carburante lo richiede e lo utilizza, ma anche e soprattutto per chi con il carburante ci lavora, prima di giungere ad una mobilitazione collettiva. 

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