Bonus carburante, ok di Draghi! Addio caro benzina e diesel!

Bonus carburante, ok in arrivo? Il Governo Draghi introduce un buono per dire addio all’aumento di benzina e diesel. Ecco le ultime.

Bonus carburante in dirittura d’arrivo? L’intenzione non è da sottovalutare, soprattutto se si prende in considerazione l’aumento dei prezzi di benzina e diesel degli ultimi giorni.

Questo sarebbe l’asso nella manica del Governo Draghi per contrastare l’impennata dei costi e dire addio al caro benzina e diesel che negli ultimi giorni sta tormentando la vita di milioni di italiani.

A causa dell’aumento dei prezzi, infatti, fare rifornimento sta diventando un’ardua impresa per tutti gli automobilisti. E la situazione non accenna a migliorare.

La guerra in Ucraina, in corso già alcuni giorni, potrebbe provocare un ulteriore incremento dei costi di diesel e benzina, con la minaccia che per quest’ultima si arrivino a toccare i tre euro a litro.

Per questo motivo, il Governo starebbe valutando la possibilità di introdurre una nuova misura capace di sterilizzare l’IVA su benzina e diesel, per evitare la paralisi dell’intera penisola.

Una specie di Bonus carburante capace di ammortizzare i costi che gravano su quanti utilizzano l’auto per recarsi a lavoro quotidianamente e su specifiche categorie di lavoratori che, a cadenza giornaliera, si occupano della movimentazioni della merce.

Maggiori informazioni sulle proteste messe in atto dagli autotrasportatori per il caro benzina e diesel le trovate nel video YouTube di Local Team.

A dire qualcosa in più sul progetto è proprio il viceministro allo Sviluppo Economico, Gilberto Pichetto, che nonostante non abbia fatto accenno ad un Bonus carburante nel vero senso della parola, ha anticipato l’intenzione del Governo Draghi di essere propenso all’introduzione di una serie di misure capaci di frenare eventuali nuovi aumenti di benzina e diesel.

Basta analizzare alcuni dati per capire quale scenario ci attende nelle prossime settimane. In questi ultimi giorni il petrolio Brent, l’oro nero proveniente dal Mar del Nord, ha raggiunto i 105 dollari al barile, per poi retrocedere.

Cifre allarmanti che andranno ad incidere pesantemente sull’intera popolazione italiana in termini di spostamenti e che hanno spinto i professionisti del settore autotrasporti a manifestare conto il caro diesel e benzina occupando le strade.

Le merci in viaggio non sono così giunte a destinazione, provocando danni importanti al settore agroalimentare.

Ma vediamo quali sono le motivazioni che potrebbero giustificare l’introduzione di un Bonus carburante da parte del Governo Draghi, chi potrebbe beneficiarne e quando potrebbe essere introdotto.

Bonus carburante, diesel e benzina alle stelle! Cosa si rischia?

Per comprendere a fondo la necessità di avere nell’immediato un Bonus carburante occorre affrontare il problema dalle origini.

Complice la guerra Ucraina – Russia, i prezzi della benzina e del diesel stanno registrando un aumento giornaliero senza precedenti. Stando alle stime di alcuni analisti, la benzina potrebbe toccare addirittura i 3 euro al litro nei prossimi giorni.

Oltre a tradursi in una stangata per le famiglie, il caro benzina e diesel comporterebbe altri rischi.

Ad essere preoccupati dall’aumento delle materie prime sono in primis gli autotrasportatori e le associazioni a tutela dei consumatori. Le categorie che più di tutte stanno richiedendo a gran voce l’introduzione di un Bonus carburanti al Governo Draghi.

Questo perché la quasi totalità del trasporto merci in Italia è affidata ai camion. Ben 85% dei prodotti che ritroviamo nei banconi e sugli scaffali dei supermercati transita su strada.

Il caro benzina e diesel mette seriamente a rischio il rifornimento dei prodotti per qualsiasi tipo di negozio, di piccole, medie o grande dimensioni.

Il pericolo è che le industrie alimentari nel breve tempo si vedano costrette a stoppare le lavorazioni dei prodotti. Tutti spiacevoli inconvenienti legati al rincaro dei prezzi che potrebbero danneggiare l’economia italiana.

Ecco perché l’unica chance a disposizione del Governo Draghi per dire addio, o ammortizzare quota parte degli effetti causati dall’aumento dei costi di diesel e benzina, è quella di introdurre un Bonus carburante 2022.

Bonus carburante, addio caro benzina e diesel! Ecco come Draghi intende bloccare l’aumento dei prezzi

L’introduzione di una misura, per certi versi simile ad un vero e proprio Bonus carburante, fino a qualche giorno fa era stata lasciata in cantina dal Governo Draghi.

La motivazione è semplice: intervenire con una serie di misure sul caro benzina e diesel incide sui tassi d’interesse del debito pubblico.

L’ok dell’Esecutivo al Bonus carburante, però, non è più rimandabile nel tempo.

L’ipotesi più accreditata per bloccare l’aumento dei prezzi di benzina e diesel è di intervenire sull’IVA, escludendo per il momento azioni sulle accise.

A sostegno di questa tesi, si è espresso ai microfoni del programma Tg3 fuori Tg lo stesso Ministro allo Sviluppo economico Gilberto Pichetto.

Insomma, se mai il Bonus carburante venisse introdotto dal Governo con ogni probabilità non andrebbe a far lave sulle accise, anche se quando l’argomento si concentra sul taglio dei costi delle bollette si potrebbero fare diverse valutazioni.

Bonus carburante: come funziona e a chi spetta

Poiché le sorti del Bonus carburante sono ancora appesa ad un filo, non è possibile stabilire a priori chi sarà la platea dei beneficiari a cui il contributo contro il caro benzina e diesel si rivolgerà e come potrebbe funzionare.

Voci di corridoio, però, avanzano circa la predisposizione di un Bonus carburanti da parte del Governo Draghi a immagine e somiglianza del Bonus bollette luce e gas.

Ricordiamo, infatti, che il funzionamento del Bonus sociale sulle bollette è ancorato all’ISEE: il contributo spetta esclusivamente ai richiedenti con ISEE non superiore a 8.000 euro o, in alternativa, alle famiglie con almeno 4 figli a carico ma con un ISEE sotto i 20.000 euro.

E allo stesso modo potrebbe essere formulata la misura sui carburanti per dire addio al caro benzina e diesel su cui il Governo sta lavorando.

Per quanto riguarda la platea dei beneficiari, molto probabilmente il Bonus carburante 2022 potrebbe essere rivolto alle famiglie che si trovano in una condizione economica disagiata e che hanno assolutamente bisogno di servirsi dell’auto per recarsi a lavoro, inclusi gli autotrasportatori per scongiurare il pericolo di un blocco merci che poi avrebbe conseguenze devastanti su tutta la popolazione.

Al momento, però, si tratta solo di supposizioni. Occorrerà attendere qualche settimana in più per capire se il Governo Draghi dirà ok al Bonus carburanti e come potrebbe funzionare.

Bonus carburante, perché è necessario l’intervento di Draghi sul caro benzina e diesel

Dire addio al caro benzina e diesel o quanto meno placare le conseguenze dell’aumento dei prezzi delle materie prime di questi ultimi giorni: questa dovrebbe essere l’unica via perseguibile dal Governo Draghi, a prescindere se si arriverà o meno all’introduzione del Bonus carburante.

Lo stesso presidente della Cna, Dario Costantini, in virtù dell’aumento dei prezzi del gasolio, ha evidenziato come i costi annuali della materia prima per un auto ammontano a 13.000 euro. Una cifra insostenibile. Ancora più alto è l’aumento per i veicoli a metano.

Dall’altra parte, Assopetroli- Assoenergia non ha fatto mistero di vedere di buon occhio il pacchetto di misure voluto dal Viceministro alle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, Teresa Bellanova, che dovrebbe far parte del Decreto Energia di prossima pubblicazione in GU.

Stiamo parlando di un provvedimento, le cui risorse complessive ammontano a 80 milioni di euro, appositamente pensato per fornire un sostegno ai settori più colpiti dal caro materie prime.

Bonus carburante, ora quanto costa fare benzina in Italia?

La necessità del Bonus carburante si inizia a percepire dando un’occhiata al caro benzina e diesel degli ultimi giorni. Ma snoccioliamo alcuni numeri.

Come diretta conseguenza della guerra Ucraina – Russia, il costo medio della benzina ha oltrepasso la soglia di 2 euro. IP e Q8 hanno fatto segnare un aumento di due centesimi di euro sia per la benzina che per il diesel.

Ma vediamo il dato numerico per i diversi carburanti. Il mese di febbraio 2022 si è chiuso con la benzina self a 1,879 euro al litro, contro 1,861 del 25 febbraio.

Tirando le somme, i prezzi per marchi diversi vanno da 1.877 euro a 1,890 euro. Il penultimo giorno di febbraio 2022, il diesel ha fatto segnare un prezzo di 1,753 al litro, rapportato ai 1,734 allo scorso venerdì.

 

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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