Bonus profughi ucraini 300 euro: come funziona e a chi spetta

Col decreto Aiuti è in arrivo il nuovo bonus profughi ucraini, un contributo di 300 euro garantito dal Governo Draghi! Ecco come averlo

Il bonus profughi ucraini è ora disponibile!

A seguito dell’approvazione del Decreto Aiuti, il Governo Draghi ha voluto stanziare, oltre ad una serie di bonus senza ISEE, anche dei contributi anche per chi vuole dare una mano a seguito dell’attuale esodo di ucraini nella nostra penisola.

Ormai siamo al terzo mese di guerra, da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, e in milioni sono scappati dai bombardamenti e dalle aggressioni dei soldati russi. Secondo tg24.sky.it siamo ormai a 5 milioni il numero di profughi che stanno fuggendo dalle città e dai territori occupati.

Di questi, ben 11.386 sono arrivati in Italia, stando alle ultime stime del Sole24Ore. E con la prospettiva di arrivare entro breve a ben 700 mila, il Governo ha deciso di erogare fino a 300 euro di contributi per i rifugiati stessi, più ulteriori aiuti per chi si prende carico loro.

Inoltre, data l’eccezionalità del caso, questo bonus profughi ucraini prevedrà anche una serie di supporti aggiuntivi, da parte della Protezione Civile.

Ma lo vedremo meglio nel corso dell’articolo. Intanto facciamo il punto della situazione.

Bonus profughi ucraini: ecco cos’è e come funziona il contributo da 300 euro!

Il bonus profughi ucraini nasce grazie all’ultimo finanziamento disposto dal Governo Draghi con il Decreto Aiuti. Come ricorda il Sole24Ore già con il precedente decreto 14/2022, meglio chiamato Decreto Ucraina, il Governo aveva provveduto a finanziare una serie di contributi e supporti per l’emergenza umanitaria.

Con quest’ultima iniziativa siamo arrivati a ben 360 milioni di euro, ovvero 122 milioni in più rispetti ai 196 stanziati col Decreto Ucraina. Ma solo alcuni di questi andranno a sostenere le spese per l’erogazione del bonus.

La maggior parte della quota andrà di fatto a sostenere il sistema d’accoglienza, così come a finanziare tutti i contributi previsti per i rifugiati, e non per chi invece provvederà alla loro “assistenza domiciliare”.

Ci teniamo a precisare che per “assistenza domiciliare” non si intende l’aiuto medico-sanitario, alla stregua del bonus asilo nido dell’INPS, ma solo la sistemazione e il mantenimento.

E’ una soluzione che per certi versi va incontro non solo alle esigenze governative di adempiere ai propri obblighi internazionali, previsti dall’istituto della protezione temporanea, attivata per gli sfollati dall’Ucraina (direttiva 55/2001/Ce). 

Ma anche ad aiutare le famiglie che si sono rese disponibili ad ospitare chi scappa dalla guerra, specie in un periodo di rincari alimentari ed energetici.

Bonus profughi ucraini: ecco a chi spettano i 300 euro, e come averli

Il bonus profughi ucraini è previsto per tutti coloro che provvedono a richiedere il contributo da 300 euro presso la nuova piattaforma online della Protezione Civile. Ma questo contributo in realtà spetta ora all’esodato, ora alla famiglia.

Se vuoi accedere al bonus profughi ucraini dovrai prima di tutto dare ospitalità ad uno o più beneficiari, dal momento che questo contributo di 300 euro è previsto soltanto per i profughi, mentre è previsto un eventuale contributo di 300 euro per le famiglie ospitanti.

Si parla infatti di una misura che si attesta sui 33 euro al giorno per ogni rifugiato che viene assistito in Italia, ovvero 1000 euro al mese. Questi soldi sono ripartiti tra rifugiato (e la sua famiglia), la famiglia ospitante e i vari servizi di accoglimento e integrazione.

Ma per attivar questo supporto, il beneficiario dovrà pertanto fare richiesta del permesso di soggiorno presso la sede della Questura locale. Ma questo permesso di soggiorno dovrà essere rilasciato per “protezione temporanea”, cioè quella prevista per le emergenze umanitarie.

Oltre a ciò, il beneficiario che ospiterai dovrà avere:

  • una SIM, con tanto di numero di cellulare a lui intestato, 
  • un indirizzo email.

Serviranno per eventuali recapiti futuri da parte delle forze dell’Ordine, o da parte della Protezione Civile. Sarà lui a richiederlo presso il portale online.

Non servirà alcun sistema di identificazione digitale, alcuno SPID, CIE o CNS. Basterà solo l’inserimento del codice fiscale, quello che è stato generato dalla Questura locale.

Una volta confermati i dati anagrafici, non resterà che aspettare. Il beneficiario verrà ricontattato entro 25 giorni via SMS o via email, ma per ottenere il contributo da 300 euro dovrà presentarsi presso uno sportello postale.

E questo è quello specifico per coloro che scappano dalla guerra. Diversamente, per le famiglie, si può accedere ad ulteriore agevolazioni. Se vuoi avere un riassunto di quanto detto finora c’è il video Youtube di Telecittà Official Channel.

Bonus profughi ucraini: agevolazioni extra per le famiglie! Ecco come funziona

Sempre nel bonus profughi ucraini sono previste anche delle agevolazioni extra per le famiglie che si prendono carico loro.

Come abbiamo detto poc’anzi, alla base del bonus c’è un contributo di 33 euro giornalieri, previsto per ogni persona che hai a carico. Si parla pertanto di ben 1000 euro al mese, ma qui dobbiamo stare attenti al calcolo.

Sempre secondo il Sole24Ore, teoricamente questo contributo andrebbe ripartito secondo tre tipologie di esigenze:

  • copertura delle spese alimentari e domestiche (vitto, alloggio),
  • copertura delle spese per beni e servizi di prima necessità (i pocket money da 2,50 euro al giorno),
  • copertura dei servizi di assistenza agli sfollati.

Per quest’ultimi si tratta di aiuti quali la consulenza linguistica di interpreti per l’orientamento legale, o l’inserimento scolastico e lavorativo per le famiglie ucraine.

In pratica, a conti fatti, solo 300 euro andranno ufficialmente alla famiglia ospitante.

In pratica il bonus profughi ucraini sono:

  • 300 euro per gli esodati,
  • 300 euro per le famiglie ospitanti,
  • 300-400 euro per l’organizzazione del Terzo settore.

Attenzione però alle limitazioni d’accesso. Questi contributi sono previsti per una platea di 80.000 famiglie, così come sono 30 mila i posti disponibili grazie agli enti del Terzo settore e del privato sociale. 

Ovviamente, oltre a questi contributi, è possibile richiedere anche ulteriore supporto da parte della Protezione civile.

Bonus profughi ucraini: 300 euro più assistenza della Protezione Civile! Ecco come funziona

Il bonus profughi ucraini prevede, oltre ad una serie di contributi, anche l’assistenza della Protezione Civile durante l’ospitalità e l’assistenza agli esodati.

La Protezione Civile rende disponibile oltre alla pagina online sopramenzionata, anche un aiuto per tutti coloro che si prendono a carico tutti coloro che sono fuggiti dalla guerra, e che stanno richiedendo il bonus profughi ucraini.

L’avviso della Protezione civile riguarda la formazione linguistica, l’assistenza psicologica e il supporto all’inserimento sociale e lavorativo. Questi aiuti però saranno disponibili solo per chi richiede il bonus profughi ucraini come contributo diretto.

Sono tutti supporti che cercano di ridurre quanto possibile le problematiche di questo evento eccezionale, in particolar modo per chi è fuggito dal proprio paese, e con il timore di aver definitivamente perso tutto.

Purtroppo il bonus profughi ucraini ha una durata limitata: si potrà beneficiare di questi aiuti, compreso il contributo di 300 euro, solo per tre mesi.

E’ una limitazione temporale che va a guardare due possibili sviluppi:

  • il rientro in patria, nel caso il conflitto dovesse cessare;
  • la stabilizzazione del proprio nucleo familiare in Italia, a seguito di un inserimento lavorativo.

Sarà difficile valutare l’eventuale proroga di questo bonus. Dovremo vedere intanto l’attuale andamento dell’esodo, e soprattutto l’efficiacia del bonus sia per le famiglie ospitanti sia per i rifugiati stessi, in particolare per chi invece vuole inserirsi stabilmente in Italia.

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