La cessione dei quinti dello stipendio o della pensione è una forma di prestito personale che permette di ottenere un finanziamento in modo semplice e sicuro. E’ poco risaputo che esistono alcune circostanze in cui il soggetto ha diritto al rimborso della cessione dei quinti. Vediamo quando se ne ha diritto.
Chi ha diritto al rimborso della cessione dei quinti
Pochi sanno che potrebbero ottenere un rimborso nel caso in cui abbiano rinegoziato o estinto in anticipo una cessione del quinto. In media, è possibile recuperare quasi € 3.000 da ogni contratto.
La cessione del quinto dello stipendio è un tipo di prestito personale molto diffuso, soprattutto nel settore pubblico e per i dipendenti privati. Questo finanziamento consente di ottenere una somma di denaro, che può arrivare fino al quinto della retribuzione mensile netta, da restituire attraverso rate mensili trattenute direttamente dallo stipendio.
Tuttavia, ci sono alcuni casi in cui un mutuatario potrebbe aver pagato più di quanto dovuto durante la durata del contratto. Questo può succedere se si decide di rinegoziare le condizioni del prestito o di estinguere in anticipo il debito. In entrambi i casi, è possibile richiedere un rimborso per la parte di interessi già pagata in eccesso. Dunque potrebbe rientrare nel rimborso chi ha effettuato una di queste modifiche.
Che cos’è la cessione del quinto
L’importante caratteristica delle cessioni dei quinti è che il datore di lavoro oppure l’Ente pensionistico si occupano direttamente del rimborso della rata mensile, liberando così il beneficiario dal compito di provvedere personalmente al pagamento. In questo modo, il debitore non deve preoccuparsi di effettuare bonifici oppure versamenti, ma può tranquillamente dedicarsi alle sue attività quotidiane senza pensieri.
Tuttavia, la cessione del quinto non è accessibile a tutti. La normativa che regola questa forma di prestito, infatti, prevede delle condizioni specifiche che devono essere rispettate. Innanzitutto, è necessario percepire una retribuzione o una pensione fissa e continuativa. Inoltre, il prestito può ammontare al massimo al quinto dello stipendio o della pensione netta. Infine, è obbligatoria la presenza di una copertura assicurativa per garantire la solvibilità del debitore.
A quanto ammonta il rimborso
Secondo alcuni studi condotti sul mercato dei prestiti personali, il rimborso medio che si può ottenere è di € 2.925,35 per ogni cessione del quinto estinta oppure rinegoziata in anticipo. Questo significa che chi ha fatto una di queste scelte potrebbe essere idoneo a ricevere un rimborso significativo.
Per richiedere il rimborso, è necessario rivolgersi a un consulente o a un avvocato specializzato in diritto del credito al consumo. Questi professionisti offrono consulenza e assistenza legale nella gestione delle pratiche di rimborso. Possono anche aiutare a determinare l’ammontare specifico del rimborso spettante in base alle caratteristiche del contratto.
Quale procedura seguire per richiedere il rimborso
La procedura per ottenere il rimborso di una cessione del quinto prevede l’invio di una diffida formale alla banca oppure all’istituto finanziario che ha concesso il prestito. In questa diffida, si richiede il rimborso delle somme pagate in eccesso, specificando le ragioni e presentando eventuali documenti che dimostrano l’eccesso di interessi pagati. Dunque, si evince che chi estingue il prestito ha diritto al rimborso dalla banca.
Si consiglia inoltre, di prestare attenzione alle tempistiche imposte dalla legge per presentare la richiesta di rimborso, altrimenti si può perdere il diritto a ottenere quanto spettato. In conclusione, chi ha rinegoziato o estinto in anticipo una cessione del quinto dello stipendio, potrebbe essere idoneo a ottenere un rimborso per la parte di interessi pagata in eccesso. Dunque, è importante sapere se si percepisce una pensione come funziona la cessione del quinto e quali sono i pro e i contro.