Novità INPS su contributi da versare nel 2022: chi paga meno

Ultime notizie per i contributi INPS da pagare per il 2022: vediamo come cambiano gli importi da versare e chi potrà accedere alle riduzioni dei contributi.

È ormai ufficiale il nuovo panorama generale legato ai contributi che dovranno essere versati da parte dei lavoratori che svolgono un’attività lavorativa come artigiani e commercianti, confermato da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale in seguito alla pubblicazione della nuova circolare INPS numero 22 avvenuta nella data dell’8 febbraio di questo anno.

A questo proposito, si tratta di una notizia di fondamentale importanza che va ad esplicitare tutte le informazioni relative alla contribuzione cosiddetta IVS sia sul minimale di reddito che sul reddito eccedente il minimale.

Per questo motivo, al fine di comprendere effettivamente a quanto corrisponderà l’effettivo ammontare degli importi che dovranno essere versati ai fini di provvedere alla contribuzione obbligatoria da parte dei cittadini che svolgono un’attività come commercianti o artigiani, diventa essenziale fare riferimento alle nuove disposizioni che sono state inserite all’interno della recente circolare.

In questo senso, all’interno del seguente articolo, andremo ad approfondire al meglio quali sono tutte le indicazioni fornite da parte dell’Istituto INPS in merito alla nuova aliquota contributiva aggiornata all’anno in corso 2022, cui sarà necessario prendere in considerazione ai fini del calcolo dei contributi sia di tipo previdenziale che assistenziali.

Per tale motivazione, nei prossimi paragrafi, sarà anche approfondito il tema dei contributi che dovranno essere versati da parte dei soggetti esercenti delle attività commerciali che rientrano in quelle di artigiani e commercianti. In questo modo, sarà possibile anche comprendere effettivamente chi dovrà rispettare le nuove date disposte da parte dell’istituto INPS ai fini del versamento dei contributi 2022.

Come funzionano i contributi INPS Artigiani e Commercianti?

Prima di andare ad approfondire ed analizzare tutte le novità che fanno riferimento alla nuova definizione dei calcoli volti all’identificazione degli importi che dovranno essere versati da parte dei cittadini e di tutti quei soggetti che svolgono un’attività lavorativa come liberi professionisti, inquadrati nelle categorie di artigiani o commercianti, è innanzitutto necessario fare un breve riepilogo di come funziona questa tipologia di contributi e chi è tenuto a pagarla.

Nello specifico, occorre precisare che tutti i cittadini che sono iscritti alla cosiddetta Gestione Artigiani e Commercianti INPS sono tenuti, ogni anno, ad effettuare un regolare versamento dei soldi, riferiti essenzialmente a due categorie principali di contributi.

Una prima tipologia di contributi INPS che dovranno essere versati da parte dei soggetti che esercitano un’attività da artigiani o commercianti è quella che fa riferimento a quell’ammontare di contributi che saranno calcolati prendendo in considerazione un minimale di reddito, che viene stabilito da parte dello stesso Istituto Nazionale Previdenza Sociale. 

Dall’altra parte, invece, è possibile evidenziare un’altra tipologia di contributi, i quali fanno invece riferimento ad un calcolo che viene evidenziato prendendo in riferimento l’eccedente del minimale di reddito, che va ad emergere nei casi in cui il soggetto esercente supera il minimale INPS fissato ogni anno. 

Chi è tenuto a pagare i contributi INPS nel 2022 per artigiani e commercianti?

Al fine di comprendere poi chi saranno i cittadini che sono tenuti a provvedere al versamento dei contributi INPS durante l’anno 2022, è necessario anche fare riferimento alle disposizioni previste da parte dell’Istituto INPS per quanto concerne i soggetti che appartengono alla categoria di quei contribuenti ammessi al cosiddetto Cassetto previdenziale artigiani e commercianti.

A questo proposito, tale cassetto previdenziale si pone come obiettivo principale quello di consentire effettivamente ai soggetti esercenti che rientrano nella categoria di artigiani oppure di commercianti, di provvedere alla comunicazione con l’Istituto INPS in maniera efficiente.

Per questo motivo, l’istituto INPS sottolinea anche che la consultazione del cassetto previdenziale a loro riferito sarà di competenza esclusiva dei soggetti che sono effettivamente iscritti alla Gestione artigiani e Commercianti così come anche i loro intermediari.

Le novità sui contributi INPS da versare nel 2022

A seguito della pubblicazione della nuova la circolare INPS pubblicata all’interno del portale istituzionale in data 8 febbraio 2022, numero 22 l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha voluto indicare e fornire ulteriori indicazioni in riferimento agli importi che andranno a caratterizzare i contributi che dovranno essere necessariamente versati per l’anno in corso 2022 da parte dei soggetti che risultano essere iscritti alla cosiddetta Gestione Artigiani e alla Gestione Commercianti.

Occorre sottolineare che tra le principali novità che sono state evidenziate all’interno della nuova circolare INPS sui contributi che dovranno essere versati da parte dei soggetti che rientrano nella categoria di artigiani e di commercianti, vi sono una serie di disposizioni e agevolazioni per le aliquote contributive di finanziamento che sono riferite ai soggetti che risultano avere una determinata età anagrafica.

In tal senso, sono stati predisposti anche dei contributi con una percentuale ridotta pari addirittura al 50 per cento rispetto all’effettivo importo dovuto, che potranno essere versati da parte di artigiani ed esercenti che hanno superato la soglia dell’età anagrafica di sessantacinque anni.

Cosa cambia per i contributi INPS da versare nel 2022

A questo proposito per quanto riguarda le aliquote contributive di finanziamento che fanno riferimento alle gestioni pensionistiche sono state stabilite da parte dell’Istituto INPS per il 2022 alla percentuale del 24% nei casi in cui si tratti di soggetti titolari nonché collaboratori che risultano avere un’età anagrafica superiore ai 21 anni. Mentre l’aliquota contributiva sarà pari al 22,80% nei casi in cui si tratti di collaboratori che hanno un’età anagrafica inferiore ai 21 anni.

Inoltre, all’interno della recente circolare dell’Istituto, l’INPS ha voluto fornire anche ulteriori indicazioni in riferimento alla possibilità di accedere ad una riduzione dei contributi, la quale tuttavia potrà essere riconosciuta soltanto nei confronti di alcuni soggetti, che dovranno dimostrare di essere in possesso di determinate condizioni (di cui tratteremo nei prossimi paragrafi).

Infine, tra le altre cose, la circolare pubblicata nei giorni scorsi da parte dell’INPS va a specificare anche il calcolo relativo alla contribuzione che dovrà essere considerata sia sui minimali che sui massimali di reddito, la quale dovrà quindi essere versata da parte dei soggetti contribuenti attraverso la compilazione dei nuovi modelli F24 aggiornati, i quali sono stati messi a disposizione direttamente online, accedendo al seguente servizio online.

Le disposizioni normative sulle novità dei contributi INPS 2022

All’interno del primo paragrafo relativo alla nuova circolare numero 22 pubblicata dall’Istituto INPS nella giornata dell’8 febbraio, sono stati approfonditi anche alcuni dettagli in riferimento al quadro normativo e alle disposizioni entro cui si pongono le novità che fanno riferimento ai contributi INPS che sono dovuti da parte di tutti quei soggetti che esercitano una prestazione lavorativa in quanto artigiani oppure commercianti.

A questo proposito, tra i primi riferimenti normativi vi sono quelli legati all’articolo 24, comma 22 relativo al decreto-legge numero 201 pubblicato nella data del 6 dicembre dell’anno 2011.

Si tratta del decreto successivamente convertito con modifiche dalla legge di conversione numero 214, la quale è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 27 dicembre.

Tale legge, dunque, va a stabilire una serie di norme che fanno riferimento alle aliquote contributive di tipo pensionistico di finanziamento e di computo, il cui versamento è dovuto da parte di quei soggetti che rientrano nella Gestione pensionistica dei lavoratori artigiani oppure commercianti. 

Le novità sui contributi INPS e il minimale di reddito per il 2022

Sulla base di quanto sottolineato all’intento della recente circolare INPS, sono state identificate differenti percentuali in riferimento al calcolo della contribuzione sul minimale di reddito. In tal senso, prendendo in considerazione la variazione percentuale relativa all’indice dei prezzi al consumo comunicata da parte dell’ISTAT, e che corrisponde ad un incremento dell’1,9%, è stato fissato un nuovo reddito minimo annuo per il 2022.

Si tratta, dunque di un valore, corrispondente a 16.243,00 euro, che sarà preso in condirezione al fine di poter determinare il calcolo dei contributi che dovranno essere versati durante l’anno da parte di artigiani e esercenti di attività commerciali.

A tal proposito, le aliquote che saranno applicate per l’anno in corso saranno pari al 24 per cento per gli argini che hanno un’età superiore ai 21 anni, mentre scenderanno alla percentuale del 22,80 per cento, per quegli artigiani con età inferiore ai ventuno anni. 

Inoltre, per quanto riguarda i cittadini commercianti che hanno superato la soglia di età pari a 21 anni, in questo caso la percentuale risulta essere fissata al 24,48 per cento, mentre scenderà al 23,28 per cento per coloro che hanno un’età inferiore a ventuno anni.

Gli importi dei contributi INPS da pagare durante il 2022

In tal senso, il contributo da versare per l’anno 2022 che sarà calcolato sulla base delle aliquote appena citate, corrisponderà ad un ammontare complessivo di 3.905,76 euro per gli artigiani e di 3.983,73 euro per i commercianti. Mentre per queste categorie di soggetti esercenti che hanno un’età inferiore a quella di 21 anni, i contributi da pagare saranno rispettivamente pari a 3.710,84 euro e 3.788,81. 

In ogni caso, tali contributi risultano essere comprensivi anche degli importi legati all’eventuale maternità. Per ulteriori approfondimenti si consiglia di approfondire tutte le disposizioni e le novità indicate dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale all’interno della recente circolare numero 22.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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