Credito d’imposta o cessione? Cosa conviene per i bonus casa

Tra i bonus casa per eccellenza, il superbonus 110. Quale opzione è preferibile? Credito d’imposta oppure la sua cessione a terzi? Ecco le risposte!

Chi ha usufruito del super bonus 110 oppure è in attesa di realizzazione dei lavori previsti, sa che non deve anticipare capitale ma che può ottenere l’esecuzione di tali interventi a costo zero. Di per sé, senza dubbio, un enorme vantaggio. 

Ovviamente però, per cognizione di causa, è anche giusto sapere se la ditta che esegue i lavori opera tramite credito d’imposta, sua cessione o se, in alternativa, si ha diritto allo sconto in fattura.

Lo “sconto in fattura” è una modalità di rimborso che consente di optare per avere uno sconto, di pari importo, applicato direttamente sulla fattura del fornitore invece che per la detrazione fiscale sull’Irpef. In pratica, l’azienda che effettua l’intervento si fa carico di anticipare al cliente, in una volta sola, la somma detraibile dalle imposte.

In alcuni casi, c’è da aggiungere, il problema della scelta tra credito d’imposta o sconto in fattura non si pone neppure. Si stabilisce a monte infatti che il beneficio di cui è possibile usufruire è il credito d’imposta e null’altro.

A questo punto, c’è da chiedersi: come funziona? Cosa conviene tra credito d’imposta oppure cessione dello stesso?

In quali casi è preferibile l’una o l’altra soluzione e come è preferibile procedere per ottenerla?

Vi presentiamo tutte le risposte in questo articolo, con spiegazioni semplici e chiare del funzionamento e delle procedure da seguire per ottenere i bonus casa a costo zero, in questo 2022

Credito d’imposta, cos’è

La maggior parte delle persone è tenuta a presentare la propria dichiarazione dei redditi, una volta all’anno, in base alla quale si stabilisce anche l’ammontare delle tasse da versare.

In tal caso dunque, il cittadino contribuente si trova di fronte a un “debito” da versare nei confronti del Fisco e dello Stato in generale.

Ecco allora che il credito d’imposta va a compensare gli importi delle tasse dovute, sottraendo il credito dal debito. In questo modo, la somma delle tasse da pagare si riduce e, in alcuni casi addirittura, si azzera.

In quest’ultimo anno 2021, caratterizzato da tanti bonus, in particolare anche per la casa, il concetto di credito d’imposta è tornato più che mai alla ribalta, con il super bonus 110.

Lo Stato dunque ha concesso una serie di agevolazioni che consentono, da una parte, di aumentare gli investimenti e favorire l’attività produttiva del mondo dell’edilizia, alleggerendo d’altro canto il peso fiscale

In tal modo, tante famiglie possono usufruire di lavori per l’efficientamento della propria casa e contribuire così a ridurre l’impatto sull’ambiente e lo sfruttamento delle materie prime, per la produzione di luce e gas.

Come funziona il credito d’imposta

I bonus casa stanziati dal governo sono, nella fattispecie:

SuperBonus (pari al 110% della spesa ammissibile), Ecobonus (50%, 65%, 75% o 110%), Sismabonus (50%, 70%, 75%, 80% o 85%), Colonnine di ricarica (110%), Bonus facciate (90%) e Ristrutturazione edilizia (50%).

Prendiamo ad esempio il caso del super bonus 110. Il governo ha previsto una detrazione fiscale da spalmare in cinque anni, che quindi va a compensare le tasse Irpef da pagare di volta in volta.

Dal momento che il rimborso avviene in maniera differita nel tempo, allora è previsto un 10% in più, sulla somma sborsata in origine. 

Ecco spiegato dunque il motivo per cui si definisce bonus 110.

In altri casi, a dir il vero la maggior parte delle casistiche che riguardano le famiglie o i proprietari di villette unifamiliari, non si ha la disponibilità economica immediata per poter fronteggiare la spesa dei lavori previsti dal super bonus 110. 

Infatti, per quanto si abbia la possibilità di compensare i debiti in dichiarazione dei redditi, questo super bonus prevede migliaia e migliaia di euro di lavori che, pur volendo, non tutti possono permettersi di anticipare in denaro contante.

In passato, la sola occasione di usufruire del credito d’imposta (e di poterlo cedere) consisteva nel cederlo a un intermediario come la banca. In tal maniera, si poteva ottenere il denaro sonante per pagare i lavori oppure si poteva ottenere un finanziamento a tal scopo, da compensare poi con il credito d’imposta previsto a proprio favore.

Ebbene, oggigiorno, la novità introdotta dal superbonus 110 consiste proprio nella possibilità di usufruire della cessione del credito d’imposta direttamente a vantaggio dell’azienda che esegue i lavori, come illustriamo in modo semplice e chiaro, nel prossimo paragrafo.

Credito d’imposta Super bonus 110 e cessione     

Ha rappresentato una delle novità introdotte nell’anno 2021: la possibilità di cedere il credito d’imposta del super bonus direttamente alla ditta che realizza i lavori.

Si tratta di un passo in avanti, dal momento che il riferimento era a

un decreto attuativo del 2015 che, disciplinando il testo unico bancario, precisava che la cessione del credito relativa alle agevolazioni edilizie era possibile solo nei confronti degli intermediari finanziari, come le banche.

Nel momento in cui si cede il proprio credito d’imposta alle banche, allora il contribuente ha di fronte a sé due possibilità. La prima riguarda l’occasione di poter ricevere direttamente nelle proprie mani, la somma di denaro necessaria, da gestire a tal fine. La seconda concerne invece la possibilità di ottenere un finanziamento, che quindi non consente di monetizzare nell’immediato ma comunque che è possibile estinguere grazie alla cessione del credito d’imposta, di cui si è maturato il diritto. 

A tal proposito però è importante evidenziare che, per poter accedere al credito d’imposta (o nei casi previsti, allo sconto in fattura) è indispensabile disporre del cosiddetto visto di conformità.

È il decreto Rilancio a prevederlo e, di norma, è un esperto del settore, come ad esempio il commercialista, che svolge la verifica da un punto di vista formale, controllando la presenza di redditi imponibili e verificando che non sussistano vizi di forma.

È ben evidente come sia di fondamentale rilevanza effettuare un controllo sui requisiti necessari per la cessione del credito d’imposta, prima di intraprendere i lavori o gli interventi per i quali si intende sfruttarlo.

Da qui la necessità di contattare un professionista in grado di garantire che vi sia la sussistenza di tutti i presupposti indispensabili per poter procedere con l’avvio della pratica. Per tale motivo, da una parte si procede con la preparazione di tutte la documentazione necessaria e dall’altra a una serie di controlli da inoltrare all’Agenzia delle Entrate.

Oggi invece si ha la possibilità di bypassare questo passaggio a vantaggio degli intermediari come le banche, cedendo il credito d’imposta direttamente alla ditta alla quale si affida la realizzazione dei lavori previsti dal bonus 110.

Perché è importante?    

Il super bonus 110 dunque prevede la possibilità di usufruire del credito d’imposta, così come della cessione dello stesso a favore di terzi che effettuano i lavori.

Questa novità apre la strada a una grande opportunità. Difatti è possibile effettuare l’efficientamento energetico della propria abitazione a costo zero, sfruttando la carta vincente della cessione del credito d’imposta direttamente alla ditta che esegue i lavori.

Un salto a piè pari nel superamento dell’obbligo di rivolgersi a un intermediario per ottenere il bonus 110, così da bypassare un ostacolo non da poco nell’espletamento dell’iter burocratico previsto.

Un grande risparmio di tempo e denaro, senza dubbio. Infatti ciò rappresenta una notevole opportunità di guadagno per tutti coloro che intendono usufruire del “re dei bonus” messo a disposizione del governo.

Per quanto la cessione del credito d’imposta non consenta di monetizzare nell’immediato, ciò rappresenta senz’altro un beneficio non da poco per il consumatore finale.

L’azienda che invece accetta di prendere in carico il credito d’imposta può avvantaggiarsi del fatto di compensare per anni le tasse da pagare a favore del Fisco, ma non solo.

Infatti, come sa bene chi opera nel settore, ogni impresa che si rispetti ha nel proprio bilancio annuale una voce denominata “investimenti”.

Il credito d’imposta dunque va ad azzerare la voce destinata al pagamento delle tasse, lasciando quel budget a disposizione dei nuovi investimenti da effettuare necessariamente per far crescere l’azienda.

Credito d’imposta, chi ne ha diritto        

La nuova Legge di Bilancio appena approvata per il 2022 introduce nuovi e importanti cambiamenti relativi al super bonus 110, rispetto a quella che era la sua versione originaria.

la proroga per il 2023 viene approvata solo per edifici condominiali e istituti case popolari, ma da essa resteranno esclusi gli edifici unifamiliari, cioè le villette, i cui proprietari potranno usare il Superbonus 110% solo fino al 30 giugno 2022.

Ciò sta a significare che tutti i proprietari di villette unifamiliari hanno la facoltà di effettuare i lavori nei prossimi mesi, al massimo inoltrando una nuova domanda per la realizzazione degli stessi fino a giugno 2022.

La possibilità di prorogare i lavori per il bonus 110 invece viene prorogata fino al prossimo anno 2023 per tutti i proprietari di appartamenti in edifici condominiali nonché per tutti coloro che usufruiscono dell’agevolazione di una casa popolare.

L’altra grande novità che estende il beneficio del bonus 110, e il relativo credito d’imposta o cessione, riguarda l’ampliamento della platea dei beneficiari anche alle imprese del settore turistico.

Le new entry per il 2023, per quanto concerne la fruizione del bonus 110, sono dunque tutte le aziende che operano in qualità di B&B, alberghi, hotel, resort, agriturismi, stabilimenti balneari e via di seguito.

La differenza però, che è importante sottolineare in questa sede, è che il bonus non è più previsto a copertura del 110% delle spese, bensì dell’80%.

Per ottenere il credito d’imposta a proprio favore è sufficiente portarlo in fase di dichiarazione dei redditi. La compensazione avviene tramite modello F24.

Per maggiori delucidazioni, è bene rivogersi sempre a ditte specializzate ed esperti del settore.

Ecco come compilare il modulo, con spiegazioni a cura del geometra Danilo Torresi, racchiuse nel seguente video

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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