DL Sostegni ter: ci sono veri aiuti concreti alle imprese?

Il Decreto-legge Sostegni ter contiene numerosi aiuti ai lavoratori e alle imprese. Sono state stanziate risorse mirate per le imprese più in difficoltà.

Il nuovo Decreto-legge Sostegni del 2022, chiamato Dl Sostegni ter, contiene al suo interno numerose misure per le imprese e per i lavoratori in difficoltà, a causa della situazione epidemiologica del coronavirus. 

I ristori per 1,6 miliardi di euro sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri, il 21 gennaio del 2022. Ma gli aiuti basteranno a far fronte alla crisi in atto?

Senza dubbio, l’obiettivo del Decreto-legge n.4, approdato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio del 2022 è quello di dare un sostegno ai settori che più hanno sofferto le chiusure adottate per contenere l’avanzata dei contagi del Covid.

Ma non solo, il Decreto-legge dovrebbe servire anche come misura di contenimento all’impennata del costo dell’energia elettrica. Infatti, vengono stanziati 1,7 miliardi di euro, che sommati agli altri fondi per il contenimento del rincaro dell’energia, diventano un totale di 5,5 miliardi di euro. Risorse molto importanti che vanno a sostenere sia i cittadini che le imprese.

In questo articolo analizzeremo quali sono le misure e i sostegni, per le imprese e i lavoratori, contenuti nel nuovo Decreto Sostegni del 2022.

Decreto Sostegni Ter: nuovi ristori per le imprese!

L’inizio del nuovo anno ha portato con sé una ventata di novità. Un esempio lampante è la Legge di Bilancio del 2022, contenente misure che vanno a introdurre, prorogare e modificare molti aspetti del mondo fiscale, del lavoro e delle pensioni.

Se ci spostiamo sul fronte ancora aperto della pandemia, sono state introdotte nuove regole sul Green pass, l’obbligo vaccinale per chi ha più di cinquant’anni e molto altro ancora.

Ma l’anno 2022 è iniziato anche con nuovi ristori alle imprese e ai lavoratori. Misure che hanno l’obiettivo di dare un sostegno soprattutto alle imprese e alle attività appartenenti ai settori che più hanno sofferto le chiusure messe in atto per contenere la pandemia.

Il Decreto Sostegni ter, approdato in Gazzetta Ufficiale il 27 gennaio 2022, si pone proprio questi obiettivi, ma anche quello di contenere, attraverso misure concrete, gli effetti degli aumenti dell’energia elettrica.

Per le attività in crisi a causa della pandemia, sono stati stanziati fondi per 390.000.000 di euro

Il Decreto-legge n.4 del 2022 (Dl Sostegni Ter), come abbiamo detto, è approdato in Gazzetta Ufficiale, il 27 gennaio del 2022. Possiamo dire che si tratta di un Dl che contiene un discreto sostegno verso imprese, cittadini e famiglie, con aiuti, questa volta, molto più mirati ai settori che hanno risentito maggiormente i contraccolpi della pandemia.

Si tratta di risorse un po’ più limitate rispetto ai sostegni stanziati in passato. Ma a chi sono destinati? Come abbiamo già ripetuto più volte, a tutte le attività che hanno sofferto di più e, quindi, a discoteche, sale da ballo, al settore turistico e alla ristorazione, al settore tessile e allo sport.

Il Fondo del turismo, già previsto dalla Legge di Bilancio del 2022, viene ulteriormente potenziato.

Ma l’elenco completo, lo andremo a vedere in seguito, analizzando, in modo particolare alcuni dei ristori previsti dal Decreto-legge numero 4 del 2022.

Iniziamo, qui di seguito, a parlare di uno dei temi più dibattuti e più sentiti dai consumatori, sia famiglie che imprese, nelle ultime settimane: il caro bollette. Quali sono le misure previste dal nuovo Decreto-legge Sostegni ter?

In arrivo sostegni per il caro bollette!

Il tema delle bollette e degli aumenti è sicuramento uno di quelli che più fa discutere e preoccupare i cittadini. Oltre all’impennata dei prezzi dei generi alimentari, del carburante, il rincaro delle bollette rende insostenibili le spese per moltissimi cittadini, ma anche per moltissime imprese e aziende.

Pertanto, all’interno del Decreto-legge Sostegni ter è previsto un annullamento, per i primi tre mesi del 2022, delle aliquote degli oneri di sistema.

Scendendo più nel dettaglio, l’Arera, ovvero l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, deve annullare le aliquote degli oneri di sistema, come si legge sul Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri n. 57, del 21 gennaio del 2022:

“[…] applicate alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 Kw, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico”.

Come abbiamo già detto, l’annullamento è relativo solo al primo trimestre e, quindi, decorre a partire dal 1° gennaio del 2022.

Questa non è l’unica misura prevista per far fronte al rincaro energetico. A quanto ammontano i fondi stanziati per l’annullamento degli oneri di sistema? Sono previsti ben 1.200 milioni di euro.

Come abbiamo appena detto, non è tutto. Sono previsti altri 540.000.000 di euro di fondi, che verranno erogati come crediti di imposta per coprire il 20% delle spese elettriche per le imprese con notevole consumo di energia.

I fondi verranno erogati alle imprese che hanno subito un aumento dei costi del 30%, rispetto all’anno 2019.

Decreto Sostegni: per chi sono i contributi a fondo perduto?

Il Dl Sostegni Ter prevede anche numerosi contributi a fondo perduto per le attività chiuse fino alla fine del mese di gennaio del 2022, a causa delle restrizioni messe in atto per contenere i contagi, contenute all’interno del cosiddetto Decreto Natale.

Proprio per questo motivo, il nuovo Decreto Sostegni 2022 contiene misure urgenti e transitorie per sostenere quelle attività di cui abbiamo appena parlato.

La tranche più grande dei ristori viene destinata alle attività di commercio al dettaglio: si tratta di un fondo che ammonta a 200.000.000 di euro per il 2022. Quali attività possono beneficiare del contributo a fondo perduto? È necessario aver percepito fino a 2.000.000 di euro di ricavi nel 2019 e l’anno scorso devono aver subito un calo di almeno il 30%, sempre rispetto all’anno 2019.

Naturalmente, i contributi a fondo perduto verranno erogati rispettando il limite delle risorse finanziarie stanziate.

Una fetta più modesta dei fondi, va a comporre il fondo di sostegno alle attività che più hanno subito il contraccolpo della pandemia. I fondi stanziati sono così suddivisi:

  • 20 milioni di euro sono destinati ai parchi tematici, agli acquari, ai parchi geologici e ai giardini geologici;
  • 40 milioni di euro, invece, sono destinati al settore del wedding, a quello dell’intrattenimento e attività affini;
  • Infine, 20 milioni di euro vanno ad incrementare il fondo per le discoteche e per le sale da ballo.

Infine, una parte molto generosa del fondo è destinata a sostenere le attività del settore tessile. Questa volta, però, non come fondo perduto, ma come credito di imposta del 30% sul valore della merce invenduta e rimasta alla fine in magazzino.

Nuovi Sostegni alla ristorazione, alle piscine e agli eventi!

Come abbiamo più volte detto in precedenza, il pacchetto di aiuti e ristori previsto dal Decreto-legge Sostegni ter, anche se con risorse più esigue, si rivolge soprattutto a quelle attività che hanno subito maggiori perdite in termini economici.

Sono previsti dal Dl Sostegni 2022, infatti, 40 milioni di euro al settore dei matrimoni, della ristorazione e delle piscine. Ma non abbiamo ancora elencato quali sono i requisiti che è necessario possedere.

Innanzitutto, elenchiamo quali sono i Codici Ateco ammessi: 96.09.05, 56.10, 56.21, 56.30 e 93.11.2. Passiamo ai requisiti: devono aver subito un calo dei ricavi del 40% rispetto al 2019. Inoltre, come si legge sul sito informazionefiscale.it:

“[…] nel periodo d’imposta 2021 hanno registrato un peggioramento del risultato economico d’esercizio in misura pari o superiore al 30 per cento”.

Dl Sostegni ter: fondi per le discoteche e altri locali!

Gli aiuti per le discoteche e per le sale da ballo aprono le danze alla lista dei contributi a fondo perduto. Si tratta di un doppio incentivo. Analizziamo il perché.

Come previsto dal comma 1, i ristori stanziati per le discoteche e per le sale da ballo, costrette alla chiusura fino alla data di entrata in vigore del Dl e, quindi, al 27 gennaio del 2022, ammontano a 20 milioni di euro.

La seconda misura di sostegno – come stabilito dal comma 2 – per le attività interessante e costrette alla chiusura fino al 31 gennaio del 2022, come è stato previsto dal Decreto-legge n. 221/2021, prevede la sospensione dei versamenti delle ritenute Irpef, delle addizionali regionali e comunali relative al mese di gennaio e quelli Iva relativi sempre al mese di gennaio.

Si ricorda sempre che si attende la definitiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma la bozza prevede la scadenza per il versamento al 16 settembre 2022, senza l’applicazione di sanzioni o interessi.

Dl Sostegni ter: ristori anche per il commercio al dettaglio!

Analizziamo, infine, quali sono i fondi previsti per le attività del commercio al dettaglio. Abbiamo già detto in precedenza che a queste attività spetta la fetta più grande dei contributi: 200 milioni di euro, per il 2022.

È il momento di analizzare quali sono i requisiti che bisogna possedere per beneficiare del fondo perduto. Innanzitutto, come si legge sul sito informazionefiscale.it, è necessario svolgere attività di commercio al dettaglio classificate da questi Codici Ateco:

“[…] 47.19, 47.30, 47.43, tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99”.

Le attività, inoltre, devono aver subito un calo del fatturato lo scorso anno, rispetto al 2019, di almeno il 30% e il volume d’affari del 2019 non deve aver superato la soglia dei 2 milioni di euro.

Quali altri requisiti vengono richiesti?

  • Le imprese devono essere ubicate in Italia e devono essere iscritte al Registro delle imprese;
  • Non devono essere in stato di liquidazione;
  • Non devono essere state già in difficoltà al 31 dicembre del 2019;
  • Non devono aver ricevuto interdizioni o sospensioni delle attività. 

Come si presenta la domanda per ricevere il contributo a fondo perduto? Le imprese interessate devono trasmettare la domanda, telematicamente, sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
797FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate