ISEE 2022: occhio alla giacenza media alle Poste Italiane!

Occhio a quando richiedete la giacenza media alle Poste Italiane per l'ISEE 2022! Ecco a cosa stare attenti

L’ISEE 2022 su certe cose rimane lo stesso.

Per esempio la richiesta del saldo e della giacenza media, ormai la prima delle varie documentazioni che dovrai presentare per ottenere l’attestazione ISEE vigente.

Sono tutte documentazioni che bisogna richiedere se si vuole accedere a prestazioni o servizi assistenziali, specie se si è in emergenza e si ha a carico minorenni o persone diversamente abili.

La richiesta però di questi due dati è possibile farla presso il proprio erogatore di servizi bancari, o postali se si ha ad esempio un conto presso le Poste Italiane.

Anche AmiraMondo nel suo video approfondimento Youtube parla di questa possibilità.

Diversamente, nel caso in cui si richieda la giacenza media presso gli sportelli delle Poste, bisognerà stare attenti ad alcuni punti, in particolare per quanto riguarda le carte intestate o eventuali conti correnti aperti presso il provider postale.

Prima di procedere all’approfondimento sulla giacenza media, andiamo a vedere quali sono le documentazioni principali da richiedere per l’ISEE.

ISEE 2022: ecco come richiederlo

La richiesta dell’ISEE 2022 viene fatta generalmente da chi richiede prestazioni o servizi di assistenza economica nel caso in cui si ritrova in una condizione gravosa, e con la responsabilità di provvedere al carico familiare.

Tale attestazione viene rilasciata solo una volta confermato da parte delle autorità fiscali e previdenziali della compatibilità dei dati presenti nei propri archivi con quelli denunciati dal richiedente.

I dati del richiedente vengono formulati dal Centro di Assistenza Fiscale, a seguito della presentazione, oltre della Dichiarazione Sostitutiva Unica, anche di altri documenti essenziali, quali:

  • Modulo Unico (e sei un lavoratore dipendente o un pensionato servirà la Certificazione Unica),
  • attestazioni di proprietà,
  • accesso a supporto economici di tipo previdenziale o assistenziale (borse, pensioni, rendite risarcitorie…),
  • intestazione di conti correnti o redditi vari.

Quest’ultimo riguarda infatti la liquidità che il richiedente possiede non al momento della richiesta, ma che aveva entro due anni fiscali addietro, cioè, nel caso della richiesta dell’ISEE 2022, entro il 31 dicembre 2020.

Ed è su questo punto che vorrei focalizzare questo articolo, ovvero il saldo e la giacenza media presente in un conto corrente.

ISEE 2022: ecco come funziona la giacenza media

Quasi tutti possediamo, se non un conto corrente, almeno una carta prepagata in cui depositare e all’occorrenza prelevare dei soldi. 

A causa dell’articolo 12 del decreto Salva Italia, per evitare di incorrere nell’accusa di evasione fiscale o riciclaggio di denaro, è obbligatorio il possesso di un conto corrente qualora si tenga un’attività lavorativa, che sia da lavoratore dipendente o autonomo. 

Addirittura l’obbligo del possesso è stato esteso anche ai percettori di pensioni e/o trattamenti assistenziali, in modo da tracciare tutti i movimenti bancari. E anche per supportare le commissioni bancarie.

A fine anno, se fai richiesta presso il tuo provider dei servizi bancari, puoi richiedere la giacenza media e il saldo della carta o delle carte che tu possiedi.

Ma che cos’è questa giacenza media? E’ solo l’importo medio di tutte le somme giudicate a credito. Cioè presenti sul tuo conto al netto delle spese.

E’ facilmente calcolabile: basta fare la somma delle giacenze giornaliere e dividere per 365 giorni. Poco importa se risulta attivo da pochi giorni all’interno dell’intero arco annuale, il dividendo dovrà essere sempre 365.

Il saldo invece è per monitorare tutti i movimenti di accredito o prelievo/spesa effettuati all’interno di quel conto o carta che sia, onde segnalare eventuali movimenti scorretti.

Tipo quello di svuotare il conto prima del calcolo della giacenza media. In quel caso cambierebbe poco: avresti comunque un calcolo preciso delle effettive disponibilità sul tuo conto.

ISEE 2022: ecco come avere la giacenza media alle Poste Italiane

Tralasciando eventuali provider bancari, vorrei concentrarmi su coloro che hanno aperto o tengono tutt’ora un conto o carta PostePay presso le Poste Italiane.

Qualora si voglia richiedere la giacenza media, bisognerà ricordarsi che nel caso delle Poste la giacenza riguarderà:

  • carte PostePay standard,
  • carte PostePay Evolution,
  • conti correnti Banco Posta,
  • libretto di risparmio,
  • buoni postali di tipo fruttifero,
  • qualsiasi altra forma di investimento.

Se possiedi tutti questi, è già altamente probabile una giacenza media alquanto ricca, specie se si possiedono buoni postali. Il che non sarebbe un bene qualora tu voglia richiedere supporti assistenziali quali Assegno Unico Universale o il Reddito di Cittadinanza.

Infatti su questo aspetto bisogna stare molto attenti. Perché nel calcolo della giacenza vale la regola del cumulo reddituale, per cui la richiesta è sempre fatta da parte di un intestatario scheda, ma servirà fare la somma di tutti i rapporti finanziari di tutti i membri del nucleo familiare.

E senza trucchetti del genere “nuclei separati ma abitanti della stessa dimora”. Questo sistema non è più fattibile.

ISEE 2022: ecco come richiedere la giacenza alle Poste

Se vuoi prima avere un’idea della tua situazione economica, ti suggerisco di farti un’idea della fattibilità della richiesta dell’ISEE 2022  facendo un tentativo sul simulatore ISEE disponibile sul sito dell’INPS.

Potrai fare un calcolo approssimativo della tua situazione economica, e vedere, qualora tu sia interessato ad accedere al Reddito di Cittadinanza o alla Pensione di Cittadinanza, se ci rientri o meno.

Se il tentativo va a buon fine, possiamo procedere alla richiesta. Quest’ultima può essere fatta in due modi:

  • tramite ufficio e sportelli delle Poste Italiane,
  • tramite servizio online dalla tua area riservata.

Consiglierei caldamente di provvedere all’utilizzo del servizio online, così da evitare non tanto la fila tipica delle Poste, quanto il rischio di trovarsi in fila un potenziale soggetto inconsapevolmente affetto da Covid. Purtroppo con l’aumento dei casi a causa della variante Omicron, è sempre meglio limitare la mobilità e affidarsi ai servizi bancari online.

Per la richiesta online si dovrà avere tutti i servizi abilitati. E, nel caso in cui si voglia avere la connessione con eventuali app da smartphone, servirà anche lo SPID (Sistema Pubblico d’Identità Digitale).

Una volta fatto accesso alla propria area riservata, basterà fare richiesta per lo scarico della giacenza media e del saldo, che dovrai stampare e allegare tra le varie documentazioni da presentare al CAF o al patronato locale.

ISEE 2022: attenti a saldo e giacenza media delle Poste! Ecco come si calcola

Come abbiamo detto, è molto difficile, se non impossibile, arrivare a manomettere il risultato della giacenza media per l’ISEE 2022, specie se sei un cliente delle Poste Italiane.

Perché il sistema è tarato per impedire ai furbetti di svuotare il conto e farlo sembrare più leggero alla conta. 

Non è così che funziona. La somma riguarda tutti gli importi a credito, e quindi farà calcolo non quel prelievo “furbetto” ma tutti gli acconti disposti tra il 1 gennaio e il 31 dicembre dell’anno di riferimento, divisi opportunatamente per 365.

Qualora dovesse succedere che nell’anno c’è stata la chiusura di un conto corrente, dovrai prima di tutto segnalarlo nel quadro FC2, sezione I della tua Denuncia dei Redditi, e poi provvedere a richiedere comunque la giacenza media, ma anche il saldo a zero fin al 31 dicembre, con rilievo sulla data di chiusura del conto.

Il saldo a zero segnalerebbe l’assenza di fondi all’attivo su quel conto, così al calcolo finale potrebbe ridurti l’ISEE.

Diversamente, se ci sono dei conti cointestati, il sistema precedentemente era funzionale, perché riduceva il calcolo tramite la divisione secondo numero di cointestatori.

Pertanto, se eravate in due e nel conto avete 10.000 euro, dovevi denunciare come richiedente 5.000 euro, cioè la metà.

Ora il sistema prevede comunque il cumulo, quindi la segnalazione della metà dell’intestatore principale è solo mera formalità. Se possiedi 10.000 euro anche se cointestato, se vivete insieme nella stessa unità abitativa o nucleo familiare, il calcolo è sui quei 10.000 euro.

ISEE 2022: ecco quale giacenza media serve

Ricordiamo che ai fini dell’ISEE 2022 è necessario avere la giacenza media di tutti i conti correnti, depositi postali e bancari, relativi ai redditi disponibili fino al 31 dicembre 2020.

E questo vale anche per le carte prepagate con IBAN, certificati di deposito e credito, azioni od obbligazioni o quote O.I.C.R. (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio) italiane o estere. 

Non vale ovviamente per i conti bancari transitori o di pagamenti o vincolati e liberi. Nonché per i libretti al portatore. Nessuno di questi appena accennati vanno dichiarati nella giacenza media.

Mentre se hai un conto pignorato, quello dovrà essere dichiarato. E in quel caso il problema è grosso, perché ti ritrovi con un conto intoccabile a causa di un provvedimento giudiziario, e che però pesa sulla conta finale.

Ma questo è nulla rispetto all’eventuale mancata comunicazione. La mancata comunicazione, o comunicazione omessa, è quando il soggetto dimentica o volontariamente omette nella dichiarazione il possesso di un conto corrente a lui intestato.

Ovviamente prima della messa in stato d’accusa, e del pagamento di una sanzione pari al triplo della prestazione che si richiede, puoi sempre rettificare in tempo e richiedere il calcolo di tutti i tuoi redditi.

In quel caso, il problema non sussiste. Sennò dopo il problema ti arriverà da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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