Prezzo pellet, ecco dove costa di meno in Europa

Il prezzo del pellet è molto variabile, in alcuni Pesi europei costa meno: ecco la classifica.

Il pellet è un materiale di origine organica che serve ad alimentare stufe e camini. Il suo utilizzo è molto diffuso perché rappresenta una valida alternativa ai metodi di riscaldamento tradizionali, in primis ai termosifoni.

Grazie alle tariffe vantaggiose dei sacchi di pellet, molti italiani negli anni passati hanno deciso di acquistare stufe e caminetti alimentati con questo materiale. Tuttavia le tariffe sono cambiate nel tempo e, in alcuni casi, il pellet si è rivelato essere più costoso delle aspettative. Sicuramente ci sono diversi modi per risparmiare sul pellet: ad esempio pulire la stufa, occuparsi della manutenzione e comprare i sacchi di pellet fuori stagione (cioè nei mesi estivi). Questi accorgimenti consentono di ridurre la spesa, pur mantenendo alto il rendimento della stufa.

Il prezzo del pellet, come altri beni di consumo, è influenzato da diversi fattori e, in particolare, dall’Iva. A questo punto una domanda può sorgere spontanea: quanto costa il pellet negli altri paesi europei? E dove costa meno? Ecco un approfondimento sul tema.

Pellet, il prezzo continua a scendere: ecco dove costa meno in Europa

Il costo dei pellet può variare considerevolmente da un paese all’altro in Europa a causa di diversi fattori, tra cui la disponibilità di materie prime locali, la domanda, la produzione nazionale e le politiche fiscali. Tuttavia, alcune delle nazioni europee che tradizionalmente hanno avuto prezzi più bassi per i pellet includono:

  1. 1.

    Paesi dell’Europa orientale, come la Polonia e la Bulgaria, dove la legna è più abbondante e i costi di produzione possono essere inferiori.

  2. 2.

    Paesi con una forte industria forestale, come la Svezia e la Finlandia, dove potrebbe essere più economica la produzione di pellet grazie alla disponibilità di materie prime locali.

Tuttavia, è importante notare che i prezzi possono variare anche all’interno di un singolo paese a seconda del fornitore, della qualità del pellet e delle condizioni di mercato. È consigliabile fare ricerche locali o consultare i fornitori di energia rinnovabile nella zona di interesse per ottenere informazioni aggiornate sui prezzi del pellet.

Pellet, prezzi diversi anche tra le varie regioni italiane: ecco perché

Passando all’Italia, nell’ultimo periodo il prezzo medio nazionale si è attestato intorno a 6,4 €/sacco + Iva per il pellet certificato ENplus A1.

A Nord si sono registrati prezzi più bassi, quello medio registrato è di 6,23 €/sacco, mentre nelle Isole si è evidenziato un prezzo medio più alto di 6,96 €/sacco: la  motivazione è sempre la stessa, maggiori costi di trasporto e logistica.

Attenzione all’imballaggio

Scendono anche i prezzi del pellet di qualità ENplus A1 venduto con consegna in autobotte. Questa tipologia ha registrato a settembre 2023 un prezzo medio nazionale di 376 €/t, con una riduzione media di 230 €/t rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per risparmiare, quindi, bisognerebbe acquistare il pellet sfuso anziché confezionato in sacchi singoli. L’imballaggio, impatta sul prezzo finale  e non poco.

Confezionare il pellet in sacchi da 15 o 25 kg può incidere di circa 26-30 € a tonnellata, senza pensare al costo dello smaltimento e agli inevitabili costi ambientali.

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
785FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate