Pellet, in scadenza l’Iva agevolata: ecco cosa prevede la nuova Legge Finanziaria 2024

Il 31 dicembre scade l’Iva agevolata sul pellet, ma cosa è previsto nella nuova Legge finanziaria 2024? Ecco nel dettaglio.

La stagione fredda è ormai inoltrata e essa porta con se tantissimi rincari, soprattutto sulle bollette di luce e gas. A dirlo sono i dati diffusi nelle ultime settimane anche da Arera che ha registrato un aumento complessivo della spesa per il gas del 12% per la famiglia tipo .

Ad aumentare la spesa per la materia gas naturale, +7,9% e la spesa per il trasporto e la gestione del contatore, +4,1%.

La spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole dunque sarà di 1.457 euro circa.

Già lo scorso anno i costi per riscaldare casa sono stati abbastanza alti e la situazione ora è tornata preoccupante per il conflitto tra Israele e la Palestina che sembra senza tregua.

Si temono forti ripercussioni anche in altri settori economici come quello del pellet, già fortemente intaccato lo scorso anno da un ondata di rincari.

Non va dimenticato che nel 2022 e nei primi mesi del 2023, la biomassa più amata dagli italiani è arrivata a toccare i 15 euro per sacco da 15 kg. Un aumento triplicato rispetto al 2021.

In questi ultimi mesi l’allarme sembra però rientrato, dai dati sul prezzo del pellet diffusi da Aiel, la spese per acquistare il pellet è scesa notevolmente: si è registrato un calo rispetto al 2022 di circa il 40%.

A concorrere a tale riduzione sono stati i numerosi incentivi e correttivi introdotti dal governo Meloni, nella scorsa manovra finanziaria tra cui la riduzione dell’Iva.

L’applicazione dell’Iva agevolata al 10%, invece che al 22% resterà però in vigore fino al 31 dicembre 2023. Cosa succederà dopo? Ecco cosa è previsto nella bozza della nuova Legge di Bilancio.

Pellet, in scadenza l’Iva agevolata: ecco cosa prevede la nuova Legge Finanziaria 2024

Se c’è una cosa che accomuna gli italiani è l’amore per il pellet: nonostante i rincari del 2022 la biomassa è stata la più usata dagli italiani.

Tanti sono stati gli italiani che nella scorsa stagione fredda lo hanno usato facendo anche incrementare le vendite delle moderne stufe a pellet, sempre più acquistate dalle famiglie italiane.

Dal 2019 al 2021 le vendite delle stufe a pellet hanno subito un aumento del 21% e il dato è destinato a salire perché oltre che ad essere convenienti offrono un’ottima resa anche in ambienti molto grandi.

In questi ultimi mesi, lo abbiamo detto il prezzo poi è calato. I dati diffusi da AIEL hanno evidenziato una riduzione del 40% con un prezzo medio attestatosi intorno ai 6,19 euro per sacco da 15 kg.

Ma come si prospetta il 2024 e soprattutto cosa succederà all’Iva agevolata?

La cosa che fa più temere gli esperti è la scadenza della misura introdotta dal governo Meloni che ha abbattuto l’Iva sul biocombustibile.

Se non interverranno nuove misure e provvedimenti con la legge finanziaria 2024, l’Iva ridotta al 10 % avrà come scadenza naturale il 31 dicembre 2023.

Dopo tale data l’IVA potrebbe tornare alla sua vecchia aliquota, cioè al regime del 22%.

Pare però che tale situazione possa essere scongiurata almeno per i primi tre mesi del 2024. Nella bozza della legge di Bilancio 2024 è prevista la proroga dell’Iva agevolata almeno per il “primo trimestre del 2024”.

A prevederlo un emendamento dei relatori alla Legge finanziaria depositato in commissione Bilancio al Senato.

 Pellet, l’Iva agevolata per sempre? Ecco perchè

Da più parti, però si chiede che l’Iva agevolata sul pellet diventi strutturale. Una richiesta auspicata anche da Annalisa Paniz Direttrice generale di AIEL Associazione italiana energie agroforestali.

Questo potrebbe infatti rappresentare un grande segnale di cambiamento, anche al fine di contrastare gli illeciti e la povertà energetica.

Mantenere l’Iva al 10% sul pellet, porterà sicuramente effetti positivi sui budget delle famiglie italiane, oggi sempre più colpite da un aumento generale dei prezzi e non solo.

La proroga della misura potrebbe aiutare a contrastare l’emersione del mercato sommerso, con evidenti benefici anche per le casse dello Stato.

Il prezzo è influenzato anche da altre variabili: ecco quali

Il prezzo del Pellet, oltre ad essere influenzata dai costi relativi all’Iva, come per molti prodotti è influenzato da numerose variabili.

Ad influenzare il prezzo ci sono le condizione climatica della stagione termica: a seconda della  temperatura si richiederà un maggiore o minore uso dei riscaldamenti.

L’altra variabile è influenzata dal governo centrale, o meglio dalla volontà di introdurre nuovi incentivi per aiutare le famiglie in difficoltà.

Da non sottovalutare andamento dell’inflazione che potrebbe ulteriormente intaccare e modificare al ribasso il potere di acquisto dei consumatori.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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