Stufa a Pellet, attenzione a come la usi: potresti azzerare il risparmio

La stufa a pellet è sempre più usata, ma attenzione a come la usi perché potresti azzerare il risparmio. Ecco i motivi.

Il biocombustibile più amato dagli italiani è senza dubbio il pellet, nonostante l’altalena di prezzi degli ultimi anni.

Ciò ha contribuito ad aumentare anche la vendita delle moderne ed efficienti stufe a pellet che dal 2009 al 2021 hanno subito un incremento del 59% delle vendite totali.

Infatti si sono registrati circa 2.173.965 apparecchi immessi nel mercato.

Anche negli ultimi anni la situazione sembra cavalcare la stessa onda di incrementi, dati anche da una situazione di stabilità determinata da numerose misure messe in campo dal governo per contrastare il caro bollette.

Una tra tutte l’applicazione dell’Iva ridotta al 10% sulla commercializzazione del pellet.

Questa misura però dal 1° marzo 2024 è scaduta facendo ritornare  l’Iva per la biomassa dal 10% al 22%. Tale modifica sta mettendo in allerta non soltanto gli italiani ma anche le numerose associazioni di categoria  che temono possibili nuovi rincari sul prezzo della biomassa.

Va ricordato che la stufa a pellet non consuma solo il combustibile ma per riscaldare il proprio appartamento è necessario che venga attaccata alla corrente elettrica.

Ma bisogna prestare attenzione, perché alcune situazioni derivanti dal malfunzionamento della stufa possono azzerare il risparmio prodotto dalla stessa rispetto a gas e metano.

Scopriamo insieme i motivi di tale problematica.

Stufa a Pellet, attenzione a come la usi: potresti azzerare il risparmio

Le stufe a pellet sempre più amate dalle famiglie italiane: molti in questa stagione termica hanno integrato il sistema di riscaldamento centrale con le moderne ed eleganti stufe a pellet.

Sicure e moderne queste hanno un’ottima resa che può determinare un risparmio di oltre il 30% se paragonato al gas e al metano.

Ma perché questo risparmio sia fruibile è necessario una costante pulizia e una manutenzione ordinaria e straordinaria costante.

Questo per far si che l’apparecchio non dia problemi in futuro e che sesti efficiente a lungo.

Dunque è opportuno evitare alcune situazioni incresciose che potrebbero verificarsi.

Va subito detto che questi apparecchi oltre al consumo di pellet necessario per avviare la combustione e riscaldare casa necessitano di un quantitativo di energia elettrica per funzionare, poche e semplici parole devono essere attaccate alla corrente.

La sola accensione della stufa a pellet necessita di circa 170-180 watt che moltiplicando per il costo di 0,361 €/kWh si trasformano in un prezzo di 0,06 €/h (ossia 6 centesimi l’ora).

Anche i motorini assorbono energia circa 300 watt l’ora.

Non è raro che se si aziona la stufa a pellet questa possa far saltare la corrente se ci sono alcuni problemi legati alla resistenza ma anche al blocco della coclea.

Infatti l’utilizzo di pellet umido porta la coclea ad intassarsi a causa della troppa segatura.

Stufa a pellet, attenzione a coclea e guarnizioni

Altri problemi che potrebbero compromettere il risparmio generato dalla stufa a pellet, generando il blocco la stufa a pellet possono far riferimento al termostato compromesso che fa spegnere la coclea.

Questa ha il compito di portare il pellet dal serbatoio alla camera di combustione, e se non funziona correttamente appare un messaggio di sicurezza sul display portando la stufa a spegnersi.

Se si verifica ciò meglio verificare se la canna fumaria e la stufa siano pulite e non ci siano ostruzioni.

Meglio  prestare attenzioni anche alla guarnizione dello sportello. Andrà verificato che sia in buono stato e non presenti danni o segni di usura.

Se dopo tutte le verifiche del caso la situazione non migliora allora è necessario chiamare un tecnico.

Il tiraggio eccessivo

Uno dei problemi che potrebbe compromette il risparmio generato dalla stufa a pellet è legato ad un problema di tiraggio eccessivo.

In questa circostanza, la combustione del pellet risulta molto rapida, il che vuol dire che il carico di combustibile dura poco.

Per rimediare a tale inconveniente si può pensare di abbassare il comignolo o di ricorrere a un riduttore di flusso per diminuire la velocità dei fumi caldi.

È importante anche controllare la canna fumaria ed eventualmente diminuire la sezione del condotto di aspirazione

 

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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