Il cerotto è sicuramente una delle invenzioni che hanno maggiormente segnato la storia della medicina. Semplice quanto geniale, facile da usare quanto usato per situazioni delicate, il cerotto è in grado ogni anno di salvare centinaia di migliaia di vite.
Tuttavia, nonostante non se ne possa fare a meno, ci sono casi in cui l’applicazione dei cerotti può creare alcuni problemi, soprattutto al momento della rimozione.
Rimuovere periodicamente i cerotti è infatti necessario per controllare lo stato della ferita, e in particolare per assicurarsi che non si siano verificate infezioni, che potrebbero danneggiare il paziente.
La rimozione del cerotto comporta però una lacerazione obbligata dei tessuti, rallentando quindi il processo di cicatrizzazione della ferita. Ecco perché il nuovo cerotto intelligente, in grado di guarire ma anche di monitorare le ferite, è una piccola grande rivoluzione per il mondo della medicina.
SmartHeal, il nuovo cerotto intelligente che aiuta a guarire le ferite e le infezioni, vince il James Dyson Award
Il James Dyson Award è un concorso internazionale di design che celebra, incoraggia e ispira le prossime generazioni di ingegneri.
Si legge sulla pagina ufficiale del premio, finanziato dall’imprenditore e inventore James Dyson.
L’ultima premiazione, appena conclusa, ha visto al primo podio una squadra di ricercatori del politecnico di Varsavia, Tomasz Raczyński, Dominik Baraniecki e Piotr Walter, per il cerotto intelligente in grado di guarire e monitorare lo stato delle ferite, che hanno ottenuto i 33.000 euro per il vincitore internazionale.
SmartHeal (è questo il nome del cerotto intelligente) è nato da una necessità molto sentita dai ricercatori: secondo i dati da loro stessi forniti, infatti, il 28% dei pazienti oltre i 70 anni con ferite croniche (ad esempio le piaghe da decubito, uno degli effetti collaterali dell’allettamento insieme alla perdita di massa muscolare) muore in seguito a complicazioni di queste stesse ferite.
Cambiare i bendaggi e i cerotti è un momento cruciale, e soprattutto è fondamentale individuare tempestivamente le infiammazioni e le infezioni, per poter procedere ai trattamenti adeguati. SmartHeal rappresenta quindi una soluzione economica e facilmente praticabile in diversi contesti, che potrà in futuro contribuire a salvare migliaia di vite.
Come funziona SmartHeal, il cerotto intelligente che usa le onde radio
SmartHeal utilizza dei senori di pH (ovvero l’indicatore di acidità) integrati direttamente sul cerotto. In questo modo è possibile monitorare i diversi livelli di ph, osservando la condizione della ferita ed individuando le possibile infezioni (il ph di una ferita “sana” e di una infetta è infatti differente).
Inoltre, il sensore non ha bisogno di batterie o di altre fonti di energia, perché utilizza una comunicazione di tipo RFID (una comunicazione wireless, che grazie alle onde radio è in grado di inviare sengali). Per avere informazioni sullo stato della ferita è quindi sufficiente passare un dispositivo mobile (come un cellulare o un tablet) sopra il sensore.
Ma i vantaggi di Smart Heal non sono finiti, perché grazie alla grande quantità di dati che il cerotto è in grado di raccogliere è possibile svolgere analisi più precise, per prescrivere un’efficace selezione di farmaci, garantendo così anche un recupero più veloce e riducendo il rischio di complicazioni.
Il prodotto non è ancora disponibile alla vendita, ma la notorietà e i fondi del James Dyson Award renderanno sicuramente più veloci i contratti con le società produttrici, per cui si può ipotizzare che SmartHeal entrerà molto presto nella routine quotidiana di molti medici.
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