Che cos’è il debito di immunità e perché ci si ammala di più?

La gravità delle epidemie registrate nelle ultime settimane è prettamente riconducibile al debito di immunità. Ecco perché l''influenza fa più paura.

Nelle ultime settimane sono stati registrati notevoli casi d’influenza, malanni stagionali e casi di Covid-19. Una buona fetta di cittadini è alle prese con virus respiratori sinciziali (VRS).  I malanni stagionali superano abbondantemente gli standard medi annotati nel periodo antecedente alla pandemia.

Le questioni possono essere due, la prima strettamente legate alla scarsa presenza delle difese immunitarie che renderebbero le persone più vulnerabili ai malanni di stagione.

L’altro aspetto più significativo potrebbe riguardare la presenza di virus più aggressivi.

Secondo numerosi esperti la questione sarebbe molto più complessa rapportabile alla presenza di una diversa causa chiamatadebito di immunità”.

Che cos’è il debito di immunità e perché ci si ammala di più?

La stretta adottata dal Governo italiano per contenere la diffusione della pandemia da Covid-19, ha prodotto diversi effetti. Tanti i dossier sulle conseguenze del post pandemico e, non citano solo la fragilità economica del Paese.

Ma, in più di un’occasioni è stato posto in rilievo come il contenimento abbia influito anche sulla trasmissione di altri virus influenzali.

Le misure adottate per contenere la patologia infettiva causata dal virus SARS-CoV-2, hanno serrato i virus respiratori sinciziali, impedendo la circolazione anche di altre forme di microrganismi patogeni, chiamati anche agenti patogeni.

I dispositivi di sicurezza (mascherine), l**’igiene delle mani,** il distanziamento sociale agganciato a diversi lockdown, la limitazione nei luoghi sociali e così via, sono il frutto di misure utili per prevenire il contagio da Covid-19, ma anche dei diversi virus influenzali.

Per cui, si comprende perché i malanni stagionali non hanno superato la soglia medio alta. Alla base poche persone hanno sofferto di malanni stagionali, come influenza, tosse e raffreddore e così via.

Siamo diventati più vulnerabili a causa del distanziamento, non sviluppando un’immunità ai diversi virus patogeni.

In sostanza, il sistema immunitario è stato posto in isolamento per due anni, non recependo nuove informazioni necessarie per contrastare i vari agenti nocivi.

In pratica, siamo diventati più fragili contro i “nemici”. Questo sistema di carenza di difese dell’organismo viene definito debito di immunità.

Debito di immunità: organismo fuori allenamento

Come spiegato da My-Personaltrainer, l’organismo in questi due anni di pandemia è stato fermo, non si è allenato nel modo giusto per distinguere i vari malanni di stagione.

Secondo numerosi esperti, la gravità delle epidemie registrate nelle ultime settimane è prettamente riconducibile al debito di immunità.

In Italia, le diverse epidemie registrate mostrato una carenza di esposizione ad altre forme di microrganismi patogeni, chiamati appunto agenti patogeni.

In che ha prodotto una riduzione delle difese immunitarie, questo perché l’organismo non ha più la capacità di difendersi adeguatamente contro le varie tipologie di microrganismi e trova una forte difficoltà nel rigenerare o produrre anticorpi efficienti capaci di contrastare i malanni di stagione e non.

Uno dei maggiori problemi legai al debito di immunità riguarda l’incapacità di contrastare il virus respiratorio sinciziale (VRS).   

Si tratta di un microrganismo patogeno che colpisce i bambini e gli anziani. Basti pensare che sono stati registrati 64milioni di casi d’infezione alle respiratorie acute

I virus respiratori sinciziali (VRS) rappresenta il primo elemento di causa della bronchite o polmonite.

Per cui, si comprendono le principali preoccupazioni degli esperti che temono la diffusione di un’epidemia di VRS dovuta all’assenza o carenza del debito di immunità.

Come difendersi dai malanni stagionali?

La questione dei virus influenzali è abbastanza complessa, per difendersi, si consiglia:

  • Le persone a rischio devono vaccinarsi (Covid-19 e influenza);

  • Le persone fragili possono tutelarsi mantenendo il distanziamento sociale (persone raffreddate);

  • Evitare il fumo passivo, una raccomandazione diretta specialmente ai bambini;

  • Se possibile evitare lo smog.

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