Omicron corre in tutto il mondo, infettando vaccinati e non

La variante Omicron si sta diffondendo in tutto il mondo, colpendo vaccinati e non vaccinati. Quali sono i sintomi? Sono più lievi del Delta? Scopriamolo!

La variante Omicron di Covid-19 continua a diffondersi come un fuoco di sterpaglia, in tutto il mondo, con una velocità mai vista nelle precedenti varianti del virus.

I sintomi della variante Omicron del Covid, però, sono molto diversi da quelli riguardanti le varianti precedenti. I medici parlano di sintomi che colpiscono più la parte superiore dell’apparato respiratorio (gola, trachea, laringe) senza scendere nei bronchi e nei polmoni. Questo, ovviamente, rende questa variante meno grave e meno mortale.

La Variante Delta, invece, e quella ancora precedente, colpivano più la parte respiratoria inferiore ecco perché erano più pericolose. 

Chi si ammala di Omicron lamenta più che altro mal di gola, gola che gratta, mal di testa, e dolori alle ossa. E’ rara la perdita del gusto e dell’olfatto.  

La conferma di questi sintomi arriva anche da The Hill, che parla dei pazienti che hanno sofferto di Omicron nel Regno Unito.

La dottoressa Angelique Coetzee, presidente della South African Medical Association, la prima immunologa a sequenziare la variante Omicron e a lanciare l’allarme sulla variante omicron, come ha lei stesso affermato alla “BBC Sunday”. La dottoressa, infatti, ha parlato di  “sintomi insoliti” e più lievi di tutte le altre varianti. 

Quali sintomi della variante Omicron potrebbero portare al ricovero ospedaliero?

Secondo WFMY News coloro che sono vaccinati mostrano un risultato molto migliore, con molti meno sintomi e tollerabili rispetto a coloro che non sono vaccinati. Questo non vuol dire, però, che la Omicron si concretizzi in sintomi gravi, sempre, per i non vaccinati.

Gli scienziati avvertono che l’avanzata velocissima di Omicron, ci dà purtroppo la garanzia che questa non sarà assolutamente l’ultima versione di Covid con la quale il mondo avrà a che fare.

Ogni nuova variante Covid-19 porta ad un contagio sicuramente più veloce, ma probabilmente meno letale, anche se su questo punto non si può essere certi. Inoltre, più passa il tempo e più aumentano le persone vaccinate e guarite dall’infezione e, dunque, con meno probabilità di infettarsi. 

Come potrebbero essere le nuove varianti di Covid?

Gli esperti non possono affermare con certezza come saranno le prossime varianti del Covid e che effetti potrebbero avere sulla pandemia, ma affermano che non c’è alcuna garanzia che la variante successiva ad Omicron causi una malattia più lieve o che i vaccini funzioneranno anche sulle prossime varianti.

“Più velocemente si diffonde Omicron, maggiori sono le opportunità di mutazione” secondo il dottor Martinez, epidemiologo di malattie infettive presso la Boston University.

Questo perché Omicron, si diffonde molto più rapidamente. 

Da quando è emerso a metà novembre, Omicron fatto il giro del mondo così velocemente che ha sorpreso tutti. Secondo gli scienziati Omicron è una variante almeno due volte più contagiosa di Delta e quattro volte più contagiosa della versione originale del virus di Wuahn

Omicron: maggiori probabilità di re-infettare i guariti

Inoltre, pare purtroppo, che la variante Omicron abbia maggiori probabilità della variante Delta di reinfettare le persone infettate  e già guarite in passato dal COVID-19 e di causare “infezioni sintomatiche” anche nelle persone vaccinate. 

I sintomi tra sintomatici vaccinati e sintomatici non vaccinati sono praticamente identici e, purtroppo, non sono esentati nemmeno coloro che si sono sottoposti già alla terza dose. 

Record di casi Omicron in una sola settimana

L’OMS ha riportato un record di ben 15 milioni di nuovi casi di COVID-19 nella settimana dal 3 al 9 gennaio, con un aumento del 55% rispetto alla settimana precedente. Un numero a dir poco impressionante. 

Inoltre la facilità con cui la variante Omicron si diffonde tra le persone aumenta le possibilità che essa resti nel corpo delle persone con un sistema immunitario indebolito, dandogli più tempo per far sviluppare delle mutazioni e delle nuove varianti.

“Sono le infezioni più lunghe e persistenti che sembrano essere il terreno fertile più probabile per le nuove varianti”, ha affermato il dottor Stuart Campbell Ray, esperto di malattie infettive presso la Johns Hopkins University. “È solo quando hai un’infezione molto diffusa e lunga, che fornirai al virus l’opportunità di mutare“.

Omicron sembra causare una malattia meno grave rispetto a Delta

Poiché Omicron sembra causare sintomi meno gravi della variante Delta, la sua diffusione nel mondo viene vista da molti come l’inizio della fine di questa pandemia e di questo virus che, per sopravvivere, potrebbe davvero diventare come un raffreddore.  

È una possibilità, dicono gli esperti, dato che i virus non ci guadagnano nulla ad uccidere i loro ospiti e soprattutto a farlo molto rapidamente, ma non è una certezza.  Purtroppo, però, anche se le probabilità sono inferiori, i virus non sempre diventano meno letali con il passare del tempo

Il dottor Ray ha spiegato: “Le persone si sono chieste se il virus si evolverà verso una maggiore mitezza. Ma non c’è una ragione per esser convinti di questo”, ha detto. “Non credo che possiamo essere sicuri che il virus diventerà meno letale nel tempo”.

Il mondo sta affrontando la Omicron con un’alta percentuale di persone guarite e/o vaccinate

Quando SARS-CoV-2 ha colpito per la prima volta, nessuno lo conosceva e nessuno era immuni. Ma tante guarigioni, unite ai vaccini, sono riusciti a fornire una certa immunità a gran parte della popolazione, quindi il virus deve adattarsi necessariamente a questo nuovo terreno che incontra e si adatta variando e mutando.

Ci sono molte strade possibili per l’evoluzione del virus. Gli animali, per esempio, potrebbero potenzialmente incubare il virus, farlo mutare e liberare nuove varianti

Un’altra potenziale possibilità potrebbe essere che, con la circolazione sia di Omicron che di Delta, le persone potrebbero contrarre doppie infezioni ovvero virus ibridi con sintomi ibridi.

La variante Omicron ha molte più mutazioni rispetto alle varianti precedenti, circa 30 mutazioni nella proteina spike. Per esempio un’altra variante scoperta, la cosiddetta IHU identificata in Francia e monitorata dall’OMS ha 46 mutazioni, ma in questo momento non sembra essersi diffusa molto.

Per frenare l’emergere di varianti, gli scienziati dicono che bisogna continuare con la mascherina, il distanziamento, l’igienizzare le mani e la vaccinazione. Sebbene Omicron sia in grado di eludere l’immunità della guarigione o della vaccinazione meglio di Delta, hanno affermato gli esperti, queste persone hanno meno probabilità di avere effetti gravi e di essere ricoverato o, peggio, di morire.

Se Omicron si diffonderà sempre di più, permetterà di arrivare velocemente a un’altissima percentuale di immunità nel mondo

Siamo davvero certi che la vaccinazione di massa sia l’arma principale contro un virus che muta?

Prendiamo l’esempio dell’Italia, dove ormai la quota dei vaccinati ha superato l’85%, il virus sta correndo allo stesso modo. Chi intorno a noi non conosce vaccinati e/o non vaccinati contagiati da Omicron? Addirittura anche i terzo-dosati si stanno contagiando e anche in modo sintomatico.

Siamo davvero certi che la soluzione sia avere un vaccino ogni tre/quattro mesi? Rincorrere un virus mutante con un vaccino lavorato su un virus (quello originale) che ormai non esiste più, è la soluzione? Ma anche procedere con un vaccino apposito per Omicron, sarebbe una soluzione se nuove varianti sono già all’orizzonte? Quanti booster dovremmo fare? 

Ma rincorrere un virus mutante, non è una battaglia persa dal principio? Non sarebbe meglio avere una cura e procedere quindi con un’immunizzazione naturale?

Mezza Europa sarà infettata da Omicron entro poche settimane

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito che metà dell’Europa avrebbe preso la variante Omicron Covid entro le prossime sei-otto settimane.

Secondo l’Institute for Health Metrics and Evaluation con sede a Seattle che prevede che “più del 50% della popolazione mondiale sarà infettata da Omicron nelle prossime sei-otto settimane”.

Lunedì, il Regno Unito ha riportato altri 142.224 casi confermati di virus e 77 decessi. Numerosi ospedali hanno dichiarato incidenti “critici” a causa delle assenze del personale e delle crescenti pressioni causate dal Covid.

Altrove, anche il numero delle ospedalizzazioni è in aumento. Il ministro della Salute francese Olivier Veran ha avvertito la scorsa settimana, che gennaio sarebbe stato un mese difficile per gli ospedali.

Ha aggiunto anche che però era la variante Delta che stava mettendo a dura prova i dipartimenti di terapia intensiva. A dimostrazione del fatto che Omicron è meno grave.

Nell’Europa orientale, la Polonia ha riferito che 100.000 persone sono morte a causa del virus nel paese dall’inizio della pandemia. La Polonia ha ora il sesto tasso di mortalità più alto al mondo per Covid-19 e quasi il 40% della sua popolazione non è ancora vaccinata.

Lunedì, l’azienda farmaceutica Pfizer ha dichiarato che sarà in grado di lanciare una versione del suo vaccino che offre una protezione speciale contro Omicron, e che sarà lanciata a marzo.

Gli scienziati al momento non sono convinti che questo ulteriore vaccino sia necessario davvero per la popolazione.

Redazione Trend-online.com
Redazione Trend-online.com
Di seguito gli articoli pubblicati dalla Redazione di Trend-online. Per conoscere i singoli autori visita la pagina Redazione Trend-online.com
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
781FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate