La Juventus va in Europa League se: tutte le combinazioni

Dopo aver perso contro il Benfica, la Juventus saluta la Champions e vede l'Europa League. Ecco tutte le combinazioni per finirci.

Dopo anni di ottavi di finale, quest’anno la Juventus deve dire addio addirittura con un turno d’anticipo alla qualificazione alla fase a eliminazione diretta della Champions League. Ecco tutte le combinazioni per finire in Europa League e non essere eliminati del tutto dall’Europa.

Juventus va in Europa League se: le combinazioni

Una pessima Juventus in fase difensiva, che si sveglia troppo tardi nella partita, perde l’opportunità di andare agli ottavi di Champions League, facendosi battere dal Benfica per 4-3. I bianconeri sono usciti definitivamente dalla corsa per la coppa dalle grandi orecchie, per buttarsi forse in quella dell’Europa League.

La seconda competizione europea per importanza, tuttavia, non è cosa già raggiunta. Infatti, gli uomini di Allegri dovranno ancora guardagnarsi l’accesso nell’ultima partita contro il PSG, sperando che il Maccabi Haifa non vinca contro il Benfica in Israele.

Ancora, la Juventus deve sperare che in caso di sconfitta casalinga contro i parigini settimana prossima, e conseguente sconfitta del Maccabi contro o lusitani, questa sconfitta non avvenga per più di 6 reti di scarto. Infatti, al momento, è quello il numero che permette ai bianconeri di accedere all’Europa League con la terza posizione nel girone.

Benfica-Juventus

Benfica-Juventus è stata una di quelle partite destinate a entrare negli annali della Champions League. Il risultato finale, infatti, è di 4-3 per i portoghesi, che a Lisbona vanno in vantaggio con Antonio Silva al 17esimo minuto del primo tempo. I bianconeri però non ci stanno, ed ecco che dopo 4 minuti pareggiano con Kean.

In seguito, però, arriva una specie di blackout difensivo per gli uomini di Allegri, che subiscono prima il rigore di Joao Mario per fallo di mano da parte di Cuadrado, e poi il tacco di Rafa Silva su assist dello scatenato ex giocatore dell’Inter.

All’intervallo non basta cambiare Kean facendo entrare Milik, la Juventus non riesce a rialzare la testa, e quindi arriva pure il quarto gol del Benfica, da parte del tarantolato Rafa Silva. Solo nel finale, i lusitani si abbassano troppo pensando di averla vinta, e arriva la mini rimonta con Milik e McKennie, ma non basta.

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Juve fuori ai gironi: il precedente

Il fatto che la Juventus non si sia qualificata agli ottavi di Champions League e che addirittura esca ai gironi è qualcosa che non accade molto spesso. Anzi, nella storia recente del club bianconero è successo solo una volta, ormai nel lontano 2013.

All’epoca, sulla panchina della Juve c’era Antonio Conte, la cui squadra andava scontrandosi contro il Galatasaray di Roberto Mancini, in una sfortunatissima sfida, rinviata di diverse ore a causa del maltempo, e che si giocò su un campo messo molto male.

Ancora prima, nel 2010, ecco l’eliminazione subita dall Juventus di Ciro Ferrara contro il Bayern Monaco in casa, col risultato di 4-1 all’ultima giornata. Quella squadra che tanto fu osannata nel mercato grazie agli acquisti di Felipe Melo e Diego, è stata una delle ultime prima della rinascita bianconera.

Vlahovic infortunato

In casa Juventus piove sul bagnato. Infatti, al 70esimo della sfida contro il Benfica, Vlahovic si è sentito tirare dietro la cosia e ha preferito fermarsi per evitare ulteriori danni. Certo, però, bisogna aspettare gli esami per vedere in cosa è incappato il serbo.

Al momento, dunque, l’ex viola è in dubbio per quanto riguarda il prossimo match degli uomini di Allegri, quello contro il Lecce. Una sfida che dovrebbe essere semplice, ma che per via della travagliata stagione in campo e fuori della Juve, potrebbe risultare molto ostica.

I problemi extra campo

Nella giornata di ieri, ben prima del calcio di inizio del match tra Benfica e Juventus, è arrivata la notizia relativa ai problemi extra campo della società bianconera. La cosiddetta inchiesta plusvalenze, infatti, vede tra gli indagati i membri del consiglio d’amministrazione della società torinese, tra cui anche il presidente Andrea Agnelli.

Secondo l’accusa, il club avrebbe fatto ricorso a operazioni di scambio tra giocatori per alterare il bilancio societario. In questo quadro, rientra anche la gestione degli stipendi durante la pandemia del 2020, quando la Juventus fece sapere di aver tolto 4 mensilità ai propri giocatori, che invece hanno rinunciato solo a una di esse.

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