Juventus, sono due i calciatori che hanno svelato i messaggi Whatsapp: ecco chi sono

Si fa critica la situazione della Juventus, ecco chi sono i calciatori che hanno mostrato ai pm i messaggi Whatsapp. La situazione ora si fa pesante.

Continuano a trapelare notizie a proposito dell’inchiesta in cui è coinvolta la Juventus. Due calciatori hanno consegnato una copia ai pm dei messaggi Whatsapp in cui venivano informati della situazione da Chiellini, ecco chi sono.

Juventus, chi sono i calciatori che hanno consegnato i messaggi Whatsapp ai pm

Nessuno avrebbe mai pensato che nel corso dello stop al campionato per via del Mondiale si sarebbe scatenato tutto questo.

I bianconeri sono al centro del mirino e ora la Procura vuole andare fino in fondo, senza tralasciare nulla.

Le accuse sono pesanti e ormai note ai più, dalle plusvalenze alla manovra stipendi la Juventus ora rischia grosso.

I pm sono entrati in possesso della copia di alcuni messaggi Whatsapp utili ai fini delle indagini, meno alla difesa dei bianconeri.

Sono due i calciatori che gliel’hanno fatta pervenire: De Ligt e De Sciglio.

La Procura potrà ora utilizzarli con il fine di fare chiarezza, avranno a disposizione uno strumento in più per provare la realtà dei fatti.

Cosa dicono i messaggi Whatsapp

Una volta capito chi sono i due giocatori della Juventus che hanno consegnato una copia dei messaggi Whatsapp ai pm, andiamo a vedere che cosa dicono.

Innanzitutto bisogna specificare che il mittente di tali messaggi è l’ex capitano Giorgio Chiellini, il quale ha fatto da tramite tra società e gruppo squadra.

L’ex capitano bianconero ha fatto pervenire tali messaggi ai compagni in italiano e inglese, per aiutare la comprensione ai compagni e anche ai loro avvocati.

Ecco uno dei messaggi presi in esame:

“Ciao a tutti, come sapete stiamo parlando con Fabio (Paratici, ndr) e il presidente per cercare di aiutare il club e tutti i dipendenti in questo momento di difficoltà. La proposta finale è questa: ci mancano 4 mesi di salario, 3 mesi pagati in caso che riusciamo a finire il campionato, 2 mesi e mezzo in caso di stop. Il presidente ha garantito il pagamento di una mensilità il 1° luglio e il resto nella stagione 20/21. Ringraziano davvero tutta la squadra per la sensibilità. In caso di ok, domani avrei un foglio firmato dal presidente dove si fa garante di quanto detto sopra. Per questioni legislative di Borsa, la comunicazione che uscirebbe è solo della rinuncia ai 4 mesi. È chiesto di non parlare delle interviste sui dettagli di questo accordo.”

Giorgio Chiellini poi prosegue:

“Vi arriverà nei prossimi giorni un foglio che vale tutto e niente come quello che abbiamo firmato io e il presidente, dove ci impegniamo a lasciare i restanti mesi di questa stagione. Successivamente, saranno contattati i vostri avvocati o agenti e nello stesso momento saranno firmati i contratti validi per questa stagione e per la prossima. La Juventus farà un comunicato stampa dove dirà che rinunciamo a 4 mensilità per aiutare il club. Grazie di tutto.”

La figura di Giorgio Chiellini

I messaggi Whatsapp inviati da Chiellini ai suoi compagni lasciano ben poco spazio all’immaginazione.

I giocatori erano a conoscenza della situazione e a fare da tramite è stato proprio lui, l’ex capitano della Juventus Giorgio Chiellini.

Gli investigatori nella relazione messa agli atti hanno rilevato un “contegno reticente assunto dai dirigenti juventini escussi (e finanche da qualche giocatore, su tutti Chiellini Giorgio), che non hanno in alcun modo contribuito genuinamente alla ricostruzione dei fatti.

Nella deposizione Giorgio Chiellini ha dichiarato di “non ricordare di aver ricevuto la sera prima della diffusione del comunicato (27.3.2020) una bozza dello stesso.” E ancora, “Alla domanda – Le è stato chiesto dalla società di non divulgare u termini dell’accordo siglato con il Presidente? – ha risposto laconicamente: No.”

Non solo Chiellini

La figura di Giorgio Chiellini emerge di prepotenza in questa situazione, avendo egli agito da tramite.

Nei documenti emergono altre figure di spicco, i senatori Leonardo Bonucci e Gianluigi Buffon ad esempio, ma non solo.

L’emergenza epidemiologica Covid-19 ha influito in maniera devastante sulle casse dei bianconeri, e in molti hanno cercato di contribuire alla stabilità economica.

Leggi anche: Juve, il ritorno di Del Piero è possibile ma solo a determinate condizioni: ecco quali

In molti hanno rifiutato

La proposta in un primo momento non è stata accettata da tutti di buon grado, com’è prevedibile.

A mettere in luce questo fatto è Paulo Dybala, all’epoca dei fatti vestiva infatti la maglia bianconera.

“Quando ci hanno chiesto di rinunciare a quattro mesi, siamo rimasti stupiti e molti di noi hanno detto no”.

Nella seconda ondata della manovra stipendi, ovvero quella in cui non c’è stato lo stop al campionato, la Joya ha accettato, soprattutto per via del rinnovo che in quel momento si stava trattando.

“Parlando con il mio gruppo di lavoro mi hanno detto: meglio se lo facciamo, abbiamo un buon rapporto con la società, anche per avere migliori prospettive per il rinnovo. Non volevo ma l’ho fatto”

In questa fase di trattative gli accordi vengono presi singolarmente e si parla di uno slittamento dei pagamenti alla stagione successiva, anche in caso di trasferimento.

La situazione continua a riempirsi di dettagli, vedremo che cosa accadrà nelle prossime ore.

Leggi anche: Spuntano i Whatsapp di Chiellini: “La Juve dirà che rinunciamo a 4 mensilità”

Manuel Saccon
Manuel Saccon
Copywriter freelance, classe 1996. Diplomato al liceo delle scienze umane Galileo Galilei di Dolo, coltivo da sempre la passione per la scrittura in tutte le sue forme. Ho seguito un corso di formazione per potenziare le mie conoscenze in ambito social media e copywriting. Collaboro con due redazioni online, seguo la comunicazione di un brand in fase di lancio e gestisco la scrittura creativa di alcuni locali. Sono appassionato di sport, di musica, di serie tv e del mondo del sociale.
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