Inps: come accedere ai servizi senza Spid

Inps: come accedere ai servizi senza Spid! Leggi l'articolo per scoprire come è possibile accedere ai servizi della PA senza aver bisogno dello Spid!

Dal 1° ottobre del 2021 la modalità di accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione risulta essere completamente modificato.

Il decreto “Semplificazione e innovazione digitale” ha espressamente stabilito infatti, che per accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione e anche a tutti i servizi dell’Inps è necessaria la cosiddetta identità digitale.

Questa identità digitale è associata a delle credenziali che si possono trovare nella Carta Nazionale dei Servizi (CNS), o nella Carta d’Identità Elettronica (CIE), o nello SPID che è il Sistema Pubblico dell’Identità Digitale.

Quindi a seguito di questo decreto Semplificazione, risulta essere completamente decaduta la vecchia modalità di accesso che avveniva per il tramite di PIN che venivano rilasciati direttamente dall’INPS.

Questa procedura si conferma ancora valida invece, solo per quei cittadini italiani che pur risiedendo all’estero, non hanno un documento di riconoscimento italiano.

Tuttavia, bisogna dire che ancora ad oggi non tutti sono in possesso di quella che abbiamo sopra definito l’identità digitale, quindi in possesso di CIE, CNS o SPID, quindi il quesito che molti si sono posti è se esiste ancora una modalità che consenta di accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione senza queste credenziali.

La risposta è ovviamente positiva, ma purtroppo non tutti ne sono a conoscenza. Indicheremo nel proseguo dell’articolo quale è questa modalità, ma prima facciamo un passo indietro.

Inps e accesso servizi digitali PA

Dal 1° ottobre del 2021, si è avuta una vera e propria rivoluzione per quel che riguarda la Pubblica Amministrazione e la possibilità che i cittadini hanno di poter accedere ai suoi servizi digitali direttamente dai propri portali.

Questa mini rivoluzione è stata infatti stabilita dal decreto “Semplificazione e innovazione digitale”, diventato legge nel 2020, per esattezza la l. n.120 del 2020, che ha rappresentato un punto di svolta nel percorso di digitalizzazione di tutti servizi della Pubblica Amministrazione.

Tale decreto ha stabilito che lo strumento principale per accedere a tutti i servizi digitali della Pubblica Amministrazione, è rappresentato dall’Identità Digitale che è di fatto racchiusa all’interno dello SPID, acronimo che indica il Sistema Pubblico di Identità digitale.

In alternativa allo Spid, contenendo informazioni completamente equivalenti, si può accedere utilizzando la Carta dei Servizi Nazionali (CSN), o la Carta d’Identità Elettronica (CIE), che necessitano di un lettore adeguato.

A seguito di questo decreto sono venute meno quindi, tutte le modalità di accesso pregresse che si basavano invece, sull’uso di un Pin che era valido per entrare nei portali di Inps e Agenzia delle Entrate e che consentiva di usufruire dei loro servizi digitali.

Per chi fosse interessato un video tratto dal canale Ciro Muto – YouTube, offre spunti interessanti sul tema.

Inps e identità digitale

Appurato quindi che lo Spid è diventata l’unica modalità di accesso ai servizi online della Pubblica Amministrazione, vediamo di fatto, in che cosa consiste questo Spid.

Lo Spid è un sistema di credenziali composto da username e password che è idoneo a rappresentare l’identità digitale di ogni cittadino.

Ma che cosa è questa identità digitale? In senso generale possiamo descrivere l’identità digitale come il complesso di informazioni e dati che in un determinato sistema informatico, sono in grado di identificare in maniera univoca un determinato soggetto.

Quindi il concetto di identità digitale, non è altro che una trasposizione virtuale di quella che è l’identità reale ma che ci consente di fare una pluralità di azioni quali interagire con altri individui o sistemi informatici, accedere a sistemi informativi e sottoscrivere documenti digitali senza per questo doverci muovere dal nostro domicilio.

L’identità digitale, assegnando all’individuo delle credenziali univoche quali username (ID utente) e password (credenziale di autenticazione), identifica a sua volta questo individuo in modo univoco, trasformando la persona fisica in un utente che può accedere direttamente ai sistemi informatici.

È evidente che questa univocità è garantita dal fatto che le credenziali sono totalmente differenti tra di loro sia in senso qualitativo che in senso quantitativo cioè numerico.

Inps e Spid: come si richiede, come funziona

Lo Spid è dunque il sistema di credenziali composto da username e password atte a rappresentare l’identità digitale di un cittadino, che identificandolo in modo univoco, consente di accedere a tutti i servizi digitale della Pubblica Amministrazione.

Hanno diritto a richiedere lo Spid tutti i cittadini italiani che abbiano compiuto 18 anni e deve essere richiesto seguendo un’apposita procedura.

Chiunque voglia richiedere lo Spid deve essere in possesso di precisi documenti ed informazioni che lo riguardano e deve avvalersi di quello che è stato definito un “identity provider”.

Nello specifico chi vuole richiedere lo Spid deve aver a portata di mano un documento di riconoscimento valido e la tessera sanitaria per il codice fiscale, indirizzo mail e numero di cellulare.

Con queste informazioni si rivolge ad uno degli “identity provider” che sono stati accreditati al rilascio dello Spid, presso i quali ci si può registrare a pagamento, o in maniera del tutto gratuita.

Scelto il provider e registratosi sul suo sito, si inseriscono tutti i dati anagrafici e contestualmente si provvede a creare le credenziali per lo Spid, quindi username e password.

Fatto questo, l’ultimo passaggio è il riconoscimento che può avvenire con diverse modalità: di persona, via webcam, audio-video con bonifico, firma digitale e così via.

Oltre alla procedura online, è possibile ottenere lo Spid anche di persona recandosi per questo in uno qualunque delle sedi delle pubbliche amministrazioni a questo abilitate come ad esempio Poste Italiane.

Inps, Spid e non solo

In apertura dell’articolo abbiamo poi detto che oltre allo Spid, modalità alternative per poter accedere ai servizi digitali della PA sono rappresentati dalla CIE e dalla CNS.

Vediamo più nel dettaglio che cosa sono. La Carta Nazionale dei Servizi (CNS) è un dispositivo rilasciato dalla Camera di Commercio in forma di chiavetta usb oppure smartcard che contiene un apposito microchip.

La Carta d’Identità Elettronica invece, è un documento nella forma molto simile alla nuova patente plastificata, che si richiede normalmente presso il proprio comune di residenza quando si ha la scadenza della precedete carta di identità tradizionale, quando questa risulti essere deteriorata, sia stata smarrita o rubata.

Inps e accesso ai servizi senza Spid: è ancora possibile?

Alla luce di quanto sopra esposto quindi, il decreto “Semplificazione e innovazione digitale”, ha rivoluzionato completamente la modalità di accesso ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione prevedendo che in luogo del vecchio Pin che veniva rilasciato direttamente dall’Inps, sia necessaria l’identità digitale.

Ha stabilito poi che questa identità digitale sia racchiusa all’interno di un sistema definito Spid, Sistema Pubblico di Identità digitale, che a partire dal 1° ottobre dello scorso anno, è l’unico modo per interagire a livello digitale con i servizi della Pubblica Amministrazione, quindi anche con quelli dell’Inps e delle Agenzie delle Entrate.

In alternativa allo Spid, lo stesso decreto ha stabilito che sono valide le credenziali presenti all’interno della CIE, Carta di Identità Elettronica, e della CSN, Carta nazionale dei Servizi che però per essere lette richiedono un apposito lettore.

Tuttavia, il problema che si è posto ora, è vedere se esiste un modo alternativo per poter accedere a questi servizi della Pubblica Amministrazione senza fare ricorso allo Spid, dato che non tutti i cittadini sono ancora in possesso delle credenziali digitali.

Ovviamente la domanda ha una risposta positiva e scopriamo quindi subito di quale modalità stiamo parlando.

Inps senza Spid: Pin telefonico temporaneo

Per tutti quelli che ad oggi ancora non sono in possesso dell’identità digitale, c’è dunque una buona notizia: è possibile ancora accedere ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione senza Spid. Questo si può fare ricorrendo all’uso del Pin telefonico temporaneo.

Vediamo di che cosa si tratta. La presenza di questa procedura alternativa fa tirare un sospiro di sollievo a tutte quelle persone che ad oggi ancora non sono riuscite o non hanno potuto richiedere la propria identità digitale.

Anche senza Spid avvalersi dei servizi della Pubblica Amministrazione è possibile proprio grazie a strumenti alternativi come quello che abbiamo appena menzionato del Pin telefonico temporaneo.

Il Pin telefonico temporaneo è un servizio che offre l’Inps. Ad esso si accede attraverso il Contact center che lo stesso Inps mette a disposizione di tutti gli utenti.

Una volta che l’utente ha provveduto al proprio riconoscimento telefonico, dovrà compiere i passaggi successivi necessari per ottenere questo Pin temporaneo. Quindi ottenuto il riconoscimento, tutti gli utenti per avere questo codice di accesso temporaneo, devono accedere all’applicativo denominato Assegnazione Pin telefonico.

All’interno di questo applicativo, nel momento della richiesta, gli utenti devono sempre specificare anche il periodo di tempo per il quale richiedono che sia valido il Pin che sta per essere rilasciato che può andare da un giorno fino a tre mesi.

Una volta specificato questo, l’applicativo produce un codice alfanumerico, il Pin appunto, che sarà valido per tutto il periodo prima indicato.

Il servizio di Contact center consente inoltre, di poter generare un nuovo codice Pin nell’ipotesi in cui si smarrisca quello precedentemente rilasciato. Ovviamente questo nuovo codice va completamente a sostituire quello rilasciato in precedenza.

Una volta ottenuto questo Pin telefonico temporaneo questo, alla stessa stregua dello Spid, consentirà all’utente che ne è in possesso di accedere a tutti servizi digitali della PA.

Inps e sistemi di delega

L’Inps oltre alla possibilità di poter accedere ai servizi della PA attraverso un Pin telefonico temporaneo a chi non è ancora in possesso dello Spid, ha previsto anche la possibilità di accesso a questi servizi digitali a tutte quelle persone che non sono più in grado di farlo autonomamente.

Ha stabilito infatti che, se un soggetto non può in modo autonomo accedere a tutti i servizi digitali della PA, può avvalersi dell’aiuto di una terza persona delegata a tal fine.

Si può delegare una ed una sola persona, ed il delegato può di fatto, eseguire questa attività per un massimo di cinque persone contemporaneamente. Sono completamente esentati da questo limite tutti gli amministratori i tutori ed i curatori di sostegno.

Inps e delega rilasciata dal delegante

Siccome abbiamo visto che accedere ai servizi digitali tramite Pin rilasciato dall’Inps non è più possibile a partire dal mese di ottobre del 2021, affinché i soggetti sopra menzionati possano delegare altri in loro vece a farlo, devono richiedere e ottenere che ci sia la registrazione della delega.

In relazione poi alla fattispecie richiesta registrazione delega e possibilità di accesso ai servizi della PA senza Spid, bisogna fare delle specifiche. Bisogna innanzitutto distinguere se il soggetto interessato, possa autonomamente procedere a richiedere questa delega oppure non sia in grado di farlo.

Nel primo caso tutta la documentazione della richiesta viene consegnata dallo stesso delegante direttamente presso un ufficio dell’Inps.

Questa richiesta oltre alle generalità del richiedente la delega e alla copia di un suo documento di rinascimento, deve contenere anche un apposito modulo scaricabile direttamente dal sito dell’Inps in cui si richiede espressamente la registrazione delle delega dell’identità digitale.

Inps e richiesta delega da persona diversa del delegante

Può accedere invece che ad avere bisogno della registrazione della delega sia un soggetto che non sia in condizioni tali da potersi recare personalmente presso un qualunque ufficio Inps per presentare tale richiesta.

È il caso di quei soggetti per i quali ci sia la presenza di amministratori, curatori e tutori di sostegno.

In tutti questi casi affinche questi soggetti possano operare per conto del delegante nei confronti della PA e quindi accedere in sua vece ai servizi digitali della stessa, devono anch’essi ottenere registrazione della delega.

Delega che in questo caso può essere presentata proprio da questi soggetti autorizzati al sostegno del delegante, purché presentino tutta la relativa documentazione nella quale ci sia prova che questi abbiano l’effettiva rappresentanza legale del delegante.

Possono altresì ottenere la registrazione della delega i genitori che provvedono a richiedere registrazione della stessa per conto del proprio figlio, così come possono ottenere la registrazione attraverso un delegato chiunque si trovi ricoverato o comunque impossibilito a recarsi fisicamente presso un ufficio Inps, o chi si trovi costretto a letto da molti anni.

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