Meta Store: ecco il primo negozio fisico del metaverso

In questo articolo stai per scoprire tutto quello che devi sapere su Meta Store: il primo negozio fisico del metaverso realizzato da Facebook.

Una delle caratteristiche principali del Metaverso sarà la realtà aumentata, dove gli utenti avranno la facoltà di controllare un personaggio o avatar. Ad esempio, si potrà partecipare a riunioni di realtà mista con un visore Oculus VR, e dopo rilassarti immergendoti in un gioco basato su blockchain, oltre a gestire il tuo portafoglio crittografico e le tue criptovalute all’interno del Metaverso.

È possibile vedere già adesso un anticipo del Metaverso tramite i videogiochi virtuali esistenti. Giochi come Second Life e Fortnite o programmi di socializzazione lavorativa come Gather.town rielaborano diversi elementi della vita reale nella realtà online. 

In questo articolo andremo ad analizzare quali sono gli investimenti che sta portando avanti Facebook per costruire il Metaverso e in che modo questo ci cambierà la vita. 

Ecco lo store di Meta

Aperto il 9 Maggio, con una superficie di quasi 145 metri quadrati, il Meta Store è stato inaugurato a Burlingame, California, all’interno del comprensorio di Facebook. All’interno del Meta Store è possibile toccare e provare in prima persona tutti i prodotti hardware pensati e sviluppati appositamente per il Metaverso. Come ha dichiarato Martin Gillard, direttore del Meta Store:

“Il Meta Store aiuterà le persone a stabilire quella connessione su come i nostri prodotti possano essere la porta d’accesso al metaverso in futuro. Non stiamo vendendo il metaverso nel nostro negozio, ma speriamo che le persone entrino e usciscano sapendo un po’ di più su come i nostri prodotti li aiuteranno a collegarli ad esso”.

Perché Facebook sta puntando sul Metaverso?

Quando l’abbiamo sentito per la prima volta, abbiamo sicuramente pensato che fosse una versione costosa di The Sims. Ma non è esattamente così. Piuttosto, è un mondo con possibilità assolutamente infinite.

Il Metaverso è parte integrante di quel processo rivoluzionario che stiamo vivendo in questo momento, fatto da blockchain, NFT e cryptovalute, per costruire in mondo sempre più interconnesso, dove non esisteranno limiti in ciò che una persona può fare. 

Utilizzando visori per realtà virtuale, occhiali per realtà aumentata, app per smartphone e altri dispositivi, gli utenti possono interagire con comunità virtuali e lavorare, giocare e incontrarsi nel regno virtuale.

The Sims ha anticipato la realtà 3D del Metaverso ma ci sono molti altri sviluppi sugli aspetti necessari di un eventuale mondo virtuale. Le criptovalute coprirebbero la necessità della regolamentazione finanziaria, come il trasferimento di valore, la prova digitale della proprietà, la governance e l’accessibilità. 

Se, in futuro, lavoreremo, socializzeremo e persino acquisteremo beni virtuali nel Metaverso, abbiamo bisogno da subito di modalità efficaci per dimostrare la proprietà privata, e di trasferire in modo sicuro oggetti e denaro nel Metaverso. 

Alcuni videogiochi, come Fortnite, il popolarissimo gioco con più di 80 milioni di utenti, contengono già alcune soluzioni di base, combinabili con criptovalute e blockchain per lo sviluppo del mondo virtuale

Il Metaverso porterà anche gli aspetti dello shopping online e dei social media nel proprio regno. Sarà essenzialmente un ibrido delle esperienze sociali online di oggi che consentirà alle persone di stare insieme anche quando non possono fisicamente.

Non solo, anche i grandi marchi del lusso stanno iniziando ad approcciarsi al Metaverso, spianando la strada ai marchi più piccoli e meno conosciuti, guardando con favore il futuro del commercio, a differenza di quanto successo agli albori dell’e-commerce. Moltissimi brand del lusso e della moda hanno impiegato diversi anni prima di comprendere a pieno le potenzialità delle vendite online. 

Come ad esempio Prada, Balenciaga e Thom Browne, pronti ad aprire la prima boutique del prêt-a-porter, dove gli utenti potranno acquistare capi firmati per il proprio avatar virtuale, dalla classica eleganza della firma italiana allo streetwear tipico del marchio spagnolo. 

Un modo per assottigliare ulteriormente la differenza tra realtà fisica e tangibile e realtà virtuale. 

I marchi di lusso stanno beneficiando della tecnologia blockchain in modi meno affascinanti rispetto alle altre numerose realtà, ma altrettanto importanti. LVMH, ad esempio, ha unito le forze con Prada Group e Cartier – una sussidiaria del suo storico rivale, Richemont – per sviluppare l’Aura Blockchain Consortium, la prima blockchain di lusso globale al mondo. Questa collaborazione senza precedenti tra concorrenti rappresenta ciò che i suoi creatori chiamano:

“un’unica soluzione innovativa alle sfide condivise di comunicazione di informazioni sull’autenticità, l’approvvigionamento responsabile e la sostenibilità in un formato digitale sicuro”.

Il Metaverso offre sicuramente ai marchi di lusso l’opportunità di raggiungere nuovi segmenti di mercato e di mostrare la loro creatività e artigianalità in modi diversi. La sfida per loro sarà di farlo mantenendo i loro valori fondamentali di qualità, esclusività e i più alti standard di servizio al cliente.

Ma il Metaverso presenta ai marchi di lusso sia minacce che opportunità. I clienti più giovani che già hanno iniziato ad interagire con l’universo virtuale, tendono ad essere più preoccupati per i problemi di sostenibilità, ad esempio. Una serie di transazioni derivanti da un singolo NFT, come offerta, vendita e trasferimento di proprietà, possono consumare 340 kWh di energia, più di quanto necessario per alimentare un frigorifero medio per due mesi.

Considerando il clima odierno che stiamo vivendo in questo momento, a causa del Covid e della situazione geopolitica mondiale, la costruzione e il continuo sviluppo di un Metaverso è sicuramente una mossa tempestiva da parte di Facebook. 

Tutto quello che devi sapere sul Meta Store

In questo momento all’interno del primo Meta Store al mondo è possibile vedere e provare solo tre prodotti: il visore Quest 2, il mezzo più importante per capire come funziona il Metaverso, i Ray Ban Stories ovvero occhiali Smart, disponibili in diversi stili e modelli, grazie cui è possibile scattare foto e registrare video da postare in tempo reale sui social ed infine Portal, un assistente domestico utile per le videochiamate tra amici, famigliari e perché no, anche per le call aziendali. 

È possibile avere un anticipo del Meta Portal con una demo speciale. Una volta dentro, si può videochiamare un addetto al dettaglio e fare esperienza delle sue capacità, utilizzare la Smart Camera e testare le funzionalità come Story Time

Il display wall interattivo Meta Quest 2 è a disposizione dei visitatori del Meta Store. Questo ti consente di esplorare i contenuti e gli accessori disponibili al momento. Nell’area demo di può inoltre testare applicazioni come Beat Sabre, GOLF+, Real VR Fishing e Supernatural su uno schermo LED di grandi dimensioni, che riflette ciò che è possibile vedere attraverso il visore.

Realtà Virtuale e Oculus Quest 2: come funzionano?

Con un valore stimato di circa 184,66 miliardi di dollari entro il 2026, la Realtà Virtuale è una delle tecnologie in più rapida crescita al mondo e una fonte di entusiasmo per molti consumatori. Sempre più spesso, la realtà virtuale entra nelle case e nelle aziende di tutto il mondo, e grazie ad essa possiamo far finta per qualche ora di essere da un’altra parte nel mondo, magari su una calda spiaggia tropicale. 

Qui sta il cuore della tecnologia della realtà virtuale. Lo scopo di un visore VR è trasportare in un’altra versione della realtà, dove è possibile interagire con nuovi ambienti.

Come esseri umani, basiamo la nostra percezione del mondo sulle regole sviluppate dalla nostra esperienza. Crediamo in ciò che vediamo, ascoltiamo e sentiamo intorno a noi. I designer di Realtà Virtuale utilizzano le regole di base della percezione e le idee su come interagiamo con il mondo per creare ambienti che sembrano autentici quanto il mondo che ci circonda.

I visori VR sono essenzialmente solo macchine progettate per sostituire ciò che ci circonda con qualcosa creato nel software. Ci sono sensori giroscopici, acceleratori e magnetometri nelle cuffie per determinare come ti muovi e traccia le tue interazioni con uno spazio virtuale. Il visore si connette anche a videocamere esterne e sistemi informatici per accedere al software per la tua esperienza VR o connettersi con programmi aggiuntivi. 

La tecnologia VR sta diventando sempre più impressionante mentre esploriamo vari modi per far sembrare il mondo virtuale più simile al mondo reale. Man mano che gli sviluppi continuano, i device diventano sempre più eleganti e più mobili, con meno cavi e più pixel ad alta definizione. I sensori tattili e i guanti di tracciamento stanno sostituendo goffi sistemi di controllo, mentre l’apprendimento automatico e i progressi dell’IA cambiano il modo in cui la tecnologia VR tiene traccia delle nostre interazioni.

Dal punto di vista tecnico, la realtà virtuale è un concetto semplice, fatto di cavi, schermi e sistemi informatici collegati tra loro. Una visione più ampia rivela un ambiente in evoluzione che sta diventando sempre più confortevole e coinvolgente. 

Oculus Quest 2, l’ultimo arrivato in casa Meta, è un ottimo prodotto, elegante e maneggevole, rimane una delle migliori cuffie da gioco VR all-in-one alimentate da un processore mobile Snapdragon XR2 con 6 gigabyte di RAM e ha il 50% di pixel in più rispetto al suo predecessore.

Le prossime sfide di Meta

Ci sono molti modi diversi in cui il Metaverso potrebbe svilupparsi, tutti dipendenti da un ecosistema di ricerca, innovazione, investimenti e politiche. Qualsiasi tentativo di prevedere quali saranno i prossimi sviluppi è naturalmente inaffidabile e precoce. Se il Metaverso si materializzerà, è probabile che si espanda in esperienze che non possiamo prevedere, e chiunque affermi con certezza di sapere cosa accadrà probabilmente non ha la flessibilità di un curioso ottimismo.

Quello che è certo è che la realtà virtuale sostituirà sempre e solo alcuni aspetti dell’esperienza umana. I critici affermano che fare affidamento su una manciata di dispositivi VR e produttori di contenuti per costruire il Metaverso replicherà, o addirittura rafforzerà, i “campi recintati” che esistono oggi su Internet: ecosistemi distinti e chiusi controllati dall’operatore.

Questo è un forte contrasto con il futuro previsto dai sostenitori del Web 3, che credono che il Metaverso dovrebbe fungere da contrappeso al potere detenuto dalle grandi aziende tecnologiche. Dovrebbe essere un’opportunità per decentralizzare l’esperienza, il controllo e la monetizzazione di Internet a favore dei suoi utenti (o cittadini) e dei creatori di contenuti.

Le implicazioni non solo tecnologiche ma anche sociologiche, economiche ed etiche sono destinate a tenere banco nei prossimi anni a venire, con la speranza di vedere un Metaverso libero e alla portata di tutti.

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