Smart TV seriamente a rischio dal 2023. L’allarme della 8K Association

La nuova direttiva ecodesign dell'Unione Europea stabilisce rigidi criteri con conseguente divieto di vendita di moltissime smart tv. Ecco i dettagli.

Molte Smart TV potrebbero venire bandite dal mercato come conseguenza delle nuove direttive emanate dall’Unione Europea che impone limiti giudicati insormontabili dalle maggiori case produttrici dei dispositivi. 

Le imposizioni contenute infatti nella nuova direttiva Ecodesign, pur non vietando di fatto la vendita di specifici modelli di Smart TV, stabiliscono dei criteri ben precisi che, al momento, la stragrande maggioranza delle TV di ultima generazione non rispettano. 

Smart TV vietate dall’Unione Europea, cosa dice la direttiva Ecodesign

La nuova direttiva Ecodesign, che entrerà in vigore il prossimo 1° marzo 2023, riproduce in qualche modo quanto accaduto anni fa nel settore automobilistico con un parallelismo tra riduzione emissione CO2 – nel caso delle automobili – e riduzione dello spreco energetico come nel caso delle Smart TV. 

Le nuove indicazioni della Ecodesign stabiliscono un abbassamento dell’EEI – Energy Efficiency Index – ossia l’Indice di Efficienza Energetica che dovrebbe passare dall’attuale 1,10 a 0,90.

Ma c’è un problema: la stragrande maggioranza dei dispositivi di ultima generazione, per intenderci quei “gioiellini” che consentono un’esperienza visiva senza pari, non potranno mai funzionare ad un EEI di 0,90. 

L’allarme della 8K Association, ecco le Smart TV che verranno vietate

È la 8K Association a spiegare in maniera molto semplice quali sono le conseguenze pratiche della nuova direttiva Ecodesign.

Secondo quanto sostenuto dall’associazione – della quale fanno parte colossi come Panasonic, Amazon, Samsung e TLC solo per citarne alcuni – sono a maggior rischio tutte le Smart TV con risoluzione 8K così come quelle con funzionamento tecnologico a micro LED

In pratica tutti i dispositivi più innovativi che regalano al fruitore un’elevata qualità delle immagini. Perché questo?

Perché, per spiegarla semplice, a garantire l’ottima esperienza di fruizione delle immagini è anche e soprattutto la risoluzione del display. Una TV 8K ha una risoluzione decisamente migliore di un display 4K perché contiene più pixel. E, il maggior numero di pixel contenuti, è legato anche alle dimensioni dello schermo. Ossia schermo più grande, più pixel da contenere e quindi da illuminare e chip più potenti per gestirne l’articolato funzionamento. 

Il numero di pixel di una Smart TV 4K è di circa 8,3 milioni mentre sono 33 milioni i pixel di una TV 8K!

E qui sta il nocciolo della questione. Per rimanere entro il nuovo limite EEI di 0,90 le Smart TV 8K dovranno consumare meno ma per consumare meno non potranno offrire la stessa risoluzione con le attuali dimensioni dello schermo. Tradotto: meno qualità oppure dimensioni ridotte.  

Ecco alcuni esempi di Smart TV 8K che verranno vietate:

  • Samsung QE65QN900B Smart TV 65″ 8K Neo QLED.
  • LG 86QNED996PB Smart TV 86″ 8K QNED.
  • LG 75QNED966PA Smart TV 75″ 8K QNED.
  • Samsung QE65QN800A Smart TV 65″ 8K.
  • LG NanoCell 75NANO966PA Smart TV 75″ 8K.

Le conseguenze della direttiva Ecodesign, cosa succederà?

Gli scenari che si aprono sono sostanzialmente due: la modifica – molto improbabile – della direttiva, oppure la ricerca di soluzioni da parte di produttori per evitare qualcosa di impossibile: il ritiro dal mercato dei modelli in questione. 

Se per la modifica della direttiva c’è tempo fino al 25 dicembre 2021, come detto poc’anzi, è davvero poco probabile che ciò avvenga. 

Quindi, non rimarrebbe che limitare la luminosità delle Smart TV incriminate che, è facile pensare, potrebbero venire poi sbloccate in maniera forzata dagli utilizzatori.

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